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AVVISATE LA LAGARDE CHE QUI SALTA TUTTO. ANZI, SALTA IL TETTO – IL RIALZO DEI TASSI PORTATO AVANTI DALLA BCE CAUSA DANNI: 200MILA FAMIGLIE ITALIANE CON UN MUTUO A TASSO VARIABILE NON SONO RIUSCITE A RIMBORSARE UNA O PIÙ RATE NELL’ULTIMO ANNO – DA GENNAIO 2022 A OGGI LE RATE SONO CRESCIUTE FINO AL 65%, CON UN AGGRAVIO COMPLESSIVO DI OLTRE 3.100 EURO – PER BANKITALIA GLI INTERESSI SUI PRESTITI PER ACQUISTARE CASA HA RAGGIUNTO IL 4,72%, UN LIVELLO MAI COSÌ ALTO DA 15 ANNI…

Estratto dell’articolo di Marcello Astorri per “il Giornale”

 

MUTUI CASA

Il rialzo dei tassi più veloce nella storia della Banca centrale europea non poteva non lasciare danni dietro di sé. A tal punto che quasi 200mila famiglie italiane con un mutuo a tasso variabile non sono riuscite a rimborsare una o più rate nell’ultimo anno. A fotografare questa situazione è un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Reserach e Norstat che ha messo in luce come, proprio a causa dell’aumento dei tassi, da gennaio 2022 a oggi le rate sono cresciute fino al 65%, con un aggravio complessivo di oltre 3.100 euro.

 

christine lagarde 4

Un altro indice della febbre da tassi emerge dal bollettino di Bankitalia: a ottobre, infatti, il livello raggiunto dagli interessi sui prestiti per acquistare casa ha raggiunto il 4,72% (si parla di Taeg, il tasso comprensivo delle spese accessorie), in aumento dal 4,65% di settembre. Un livello simile, sottolinea l’Unione nazionale dei consumatori, non si vedeva dal gennaio del 2009, in piena crisi, quanto il Taeg era arrivato a quota 4,91 per cento.

 

La buona notizia, tuttavia, è che l’istituto guidato da Christine Lagarde - a causa di un’economia ferma e di un’inflazione in calo – potrebbe arrivare a tagliare i tassi prima rispetto alle precedenti attese degli analisti che vedevano un’inversione di tendenza solo nella seconda metà del 2024.

 

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La speranza, quindi, è che la Bce possa muoversi secondo le previsioni dei mercati. Ma non è certo. Bisogna ricordare che molti falchi all’interno del direttivo Bce escludono categoricamente tagli dei tassi nel primo trimestre del 2024. E se così fosse la situazione potrebbe aggravarsi: sempre secondo l’indagine, infatti, tra chi ha un tasso variabile quasi 1 su 2 ha dichiarato che potrebbe avere seri problemi con i pagamenti se le rate rimarranno a lungo su questi livelli. E più di 90mila famiglie di sicuro non riuscirebbero a rimborsare le rate.

MUTUI

 

Il 21% dei rispondenti al sondaggio di Facile.it con un mutuo variabile ha rinegoziato le condizioni con la propria banca, mentre poco meno del 7% ha optato per una surroga. Il 6,4% ha estinto parzialmente il mutuo, altri hanno allungato la durata del finanziamento (4%) per abbassare le rate. Il 27,9% dei mutuatari, invece, ha provato rinegoziare il mutuo, ma senza successo.

 

A patire i tassi alti (4,5% quello di riferimento Bce) sono anche le imprese, per le quali un prestito costa il 5,46% annuo (dal 5,35% di settembre). E i finanziamenti per importi fino a un milione, vale a dire quelli che potrebbero chiedere le piccole e medie imprese, addirittura sono collocati sul mercato con interessi al 5,95 per cento. […]

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