DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
1. DAGOREPORT - L’ALITALIA CHE VERRÀ: L’ADDIO DI AIR FRANCE, IL RICATTO (FINTO) DI ETIHAD
La Commissione Europea fa sapere oggi di aver rinviato la decisione sull’operazione Alitalia-Etihad al 17 novembre: due settimane in più per stabilire se la nuova compagnia è in regola con le norme della concorrenza e del mercato europeo. Doveva arrivare lunedì 3 novembre l’ok (eventuale) all’ingresso degli emiri di Abu Dhabi nella compagnia di bandiera italiana, e alla luce di questa scadenza, si ipotizzava il closing dell’operazione per venerdì 31 ottobre.
Invece rischia di saltare, e non solo per il dossier aperto con Bruxelles. I conti, come sempre con Alitalia, non tornano. Servono molti più soldi di quelli preventivati dagli attuali manager. Stavolta però il compratore lo sa benissimo. Oltre al capo di Etihad James Hogan, gli emiri hanno piazzato dentro Alitalia due uomini a controllare i conti, e hanno fatto una “due diligence” come si deve. Anche il nuovo amministratore delegato, Silvano Cassano, è uomo fidato di Hogan, con cui ha lavorato per anni in Hertz.
Questi emissari stanno mettendo il sale sulla coda di Del Torchio (in uscita) e degli azionisti, minacciando la necessità di iniettare più soldi rispetto ai 250 milioni approvati in estate, vista la peggiorata situazione finanziaria di Alitalia. Alla fine però, i nuovi soci non faranno saltare il banco: entrare a prezzo stracciato nel mercato europeo, e comandare (di fatto) su uno degli hub più importanti del Mediterraneo è un obiettivo che non si farebbero mai sfuggire (Malpensa servirà per i cargo). Per questo hanno accettato praticamente tutte le condizioni degli attuali azionisti, da Poste alle banche.
CAPITOLO MONTEZEMOLO
Sul ruolo dell’ex presidente Ferrari, James Hogan è d’accordo con Marchionne: è buono per tagliare i nastri e parlare in pubblico, ma non dovrà avere deleghe pesanti. Un ‘presidente di campanello’ vecchio stile, al quale potranno essere conferite le competenze minori, come l’internal audit, ma non dossier importanti e doviziosi come la comunicazione. Se a Luchino va bene così, la poltrona è sua. Ed essendo molto a corto di offerte prestigiose, ultimamente, accetterà di buon grado anche un ruolo senza veri poteri.
ADIEU LES FRANCAIS
Nelle voci incontrollate che precedono la chiusura dell’operazione Alitalia-Etihad, si parlava anche di appioppare Malpensa ad Air France, che sono interessati a creare una rete del Nord Europa. Il piano al momento non è fattibile: i conti della società transalpina sono un disastro peggiore delle previsioni, e dopo aver “perso molti soldi in Alitalia, il direttore finanziario Francois Riolacci non ha intenzione di farlo anche con l’aeroporto del varesotto: “Non c’è alcuna ambizione di seguire l’avventura di Alitalia, che resta però un partner industriale importante”.
montezemolo ad abu dhabi con Khaldoo Al Mubarak
2. ALITALIA: AF-KLM, BENE ALLEANZA CON ETIHAD MA TRATTIAMO SU SINERGIE
Radiocor - Air France-Klm sostiene l'alleanza tra Alitalia e Etihad, ma non nasconde che non sara' poi facile conciliare le sinergie dell'accordo industriale che la lega ad Alitalia e quindi le tre compagnie dovranno trovarsi al tavolo della trattative per discuterne. 'L'interesse per Air France-Klm e' che la transazione tra Alitalia e Etihad si faccia e che si possa poi trovare un accordo intelligente per conservare l'essenziale delle nostre sinergie con Alitalia o anche trovarne altre se e' possibile', ha detto il cfo di Air France-Klm Pierre Francois Riolacci nel corso di una conference call.
'Bisogna essere chiari: non e' cosi' facile da parte di Alitalia mantenere le sinergie con Air France-Klm e generare sinergie anche con Etihad. Non e' facile riconciliare le sinergie con i due gruppi. Sicuramente ci saranno discussioni che sono complicate', ha aggiunto il cfo. Da Parigi giunge la puntualizzazione che dopo l'entrata di Etihad la quota in Alitalia, ora al 7,08%, scendera' tra 0 e l'1% e 'non c'e' alcuna ambizione di seguire l'avventura' di Alitalia, che resta pero' un partner industriale importantissimo. 'Abbiamo perso molti soldi in Alitalia, ma ne abbiamo guadagnato e ne guadagniamo molto con Alitalia come partner', ha detto Riolacci.
3. ETIHAD E ALITALIA FANNO CONCESSIONI PER OTTENERE OK ANTITRUST UE
(Reuters) - Etihad Airways e Alitalia hanno offerto una serie di concessioni alla Ue nel tentativo di ottenere l'ok dell'antitrust di Bruxelles riguardo al piano della compagnia di Abu Dhabi per acquisire il 49% di Alitalia. La Commissione europea ha scritto ieri sul suo sito web che deciderà in merito entro il 17 novembre dopo aver ricevuto nuove notifiche, senza dare dettagli sul tipo di concessioni fatte.
Le due compagnie hanno fatto sapere che rinunceranno ad alcuni slot sulla rotta Roma-Belgrado per facilitare i loro concorrenti, secondo quanto riferisce una fonte a conoscenza del dossier. Un'altra fonte ha detto a Reuters in settembre che dovrebbero bastare concessioni minori per guadagnare il via libera dell'Antitrust europeo.
Etihad, detenuta dallo Stato di Abu Dhabi, ha quote di minoranza in Air Berlin, Air Seychelles, Virgin Australia, Aer Lingus, Air Serbia e Jet Airways. Il piano di salvataggio di Alitalia da 1,76 miliardi di euro include l'azionista pubblico Poste italiane.
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