DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
sam altman al world economic forum di davos
ALTMAN (OPENAI), DEEPSEEK NOTEVOLE PER IL SUO PREZZO
(ANSA) - "R1 di DeepSeek è un modello notevole, soprattutto per quello che può offrire a quel prezzo. Continueremo ovviamente a offrire modelli migliori. Rinvigorisce avere un nuovo competitor". Lo afferma Sam Altman, l'amministratore delegato di OpenAI, la startup a cui fa capo ChatGPT. "Continueremo a eseguire la nostra roadmap per la ricerca", ha aggiunto Altman.
NVIDIA, DEEPSEEK UN ECCELLENTE PROGRESSO PER L'IA
(ANSA) - "Un eccellente progresso" per l'intelligenza artificiale. Nvidia definisce così DeepSeek, il cui "lavoro mostra come i nuovi modelli possono essere creati, facendo leva su quelli disponibili e nel rispetto dei controlli all'export" imposti.
LIANG, STAR DELL'IA CHE PIACE AL REGIME DI PECHINO
(AGI/EFE) - DeepSeek, l'ultima alternativa cinese nel mondo dell'intelligenza artificiale, ha provocato un terremoto nel settore tecnologico mondiale. E questo ha spostato l'attenzione sul suo fondatore, l'imprenditore quarantenne Liang Wenfeng, che e' gia' stato descritto come il "nuovo volto" dell'IA in Cina.
Liang, nato nel 1985 nella provincia sud-orientale del Guangdong, si e' trasferito nella regione orientale dello Zhejiang per studiare elettronica. All'universita' si e' immerso nel campo della visione artificiale, un segmento dell'intelligenza artificiale che addestra i computer ad acquisire e interpretare informazioni attraverso dati di immagini e video.
E, insieme a un gruppo di colleghi, ha anche iniziato a esplorare le possibilita' offerte dall'intelligenza artificiale per automatizzare gli investimenti in borsa, cosa che lo ha portato a diventare il co-fondatore di High-Flyer Quant nel 2015, destinata a diventare uno dei maggiori hedge fund cinesi.
Gestita con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, l'azienda ha moltiplicato i suoi asset di oltre 10 volte in quattro anni, passando da 1 miliardo di yuan (132 milioni di euro) nel 2016 a piu' di 10 miliardi di yuan (1,322 miliardi di euro) nel 2019, sottolinea il quotidiano di Hong Kong South China Morning Post.
Nell'aprile 2023, High-Flyer Quant ha affermato di aver investito "una grande percentuale" dei suoi profitti per costruire "infrastrutture leader" nell'intelligenza artificiale e condurre ricerche su larga scala. Prima che gli Stati Uniti imponessero restrizioni alle vendite di chip in Cina, l'azienda di Liang era riuscita a procurarsi piu' di 10.000 processori Nvidia H800 per addestrare modelli avanzati di intelligenza artificiale.
Cosi', nel 2023 ha lanciato DeepSeek, che nelle ultime settimane ha suscitato scalpore in seguito al lancio del modello V3, il cui sviluppo sarebbe durato solo due mesi e sarebbe costato meno di 6 milioni di dollari. Successivamente, il 20 gennaio, ha lanciato R1, la versione attualmente scaricata in tutto il mondo.
In una recente intervista con The China Academy, Liang ha detto di essere "molto sorpreso" dal successo di DeepSeek: "Non avevamo intenzione di essere dirompenti, e' successo per caso". "Il nostro principio non e' ne' vendere in perdita ne' cercare profitti eccessivi. Il nostro attuale modello di prezzi ci da' un modesto margine di profitto al di sopra dei nostri costi", ha detto Liang, che ha negato che i suoi prezzi bassi - il 95% piu' economici del modello attuale - siano uno svantaggio ma semplicemente una strategia per attrarre clienti.
CON DEEPSEEK LA CINA VINCE LA PRIMA BATTAGLIA SULLA TECNOLOGIA DELL'IA
Estratto dell’articolo di Giulia Pompili per “il Foglio”
[…] Dietro alla notizia del crollo delle azioni tech c’è uno dei momenti più importanti della competizione tecnologica tra America e Cina, e più in generale tra occidente e Cina, quello che in molti in questi giorni stanno chiamando “il momento Sputnik” dell’intelligenza artificiale.
Perché se Pechino è riuscita a produrre e perfezionare una tecnologia simile a quella occidentale, senza bisogno dei giganteschi investimenti delle Big Tech per lo più americane, e nonostante le limitazioni e i divieti firmati negli ultimi cinque anni dall’ex Amministrazione americana di Joe Biden […], allora potremmo essere al punto di non ritorno profetizzato da diversi studiosi di questioni tecnologiche.
Rebecca Liao, imprenditrice tech che ha lavorato nell’Amministrazione Biden, anche nella stesura del Chips Act, ha scritto lunedì su X che fino a qualche tempo fa “pensavamo che se fossimo riusciti a impedire alla Cina di avere i semiconduttori più all’avanguardia, la Cina non avrebbe mai avuto la potenza di calcolo necessaria per sviluppare i migliori prodotti di IA”.
E invece a quanto pare è successo il contrario, e la lezione da imparare è che “l’unico modo per competere è competere. Cioè investire nel settore tecnologico e restare attrattivi per i talenti”.
[…] Kai-Fu Lee, ex capo di Google Cina e considerato un guru nel settore dell’IA, autore del libro “AI Superpowers”, aveva previsto che in futuro l’America e i suoi alleati guideranno il mondo nelle innovazioni, “ma la Cina sarà migliore e più veloce nell’ingegneria”, soprattutto quando le sue risorse sono limitate. Lo può fare anche grazie al suo sistema autoritario e alla spinta del Partito comunista cinese al dominio tecnologico.
[…] I vincoli imposti dalla politica hanno aiutato gli scienziati a essere più creativi, e a fare qualcosa che finora non era stato fatto: rendere l’IA meno energivora, un altro problema gigantesco menzionato anche dal nuovo presidente americano Donald Trump mentre annunciava investimenti sulla produzione energetica anche inquinante per star dietro all’innovazione tecnologica. Insomma, meno microchip e tecnologie necessarie (per questo il crollo delle azioni di Nvidia) e meno carbone, acqua ed emissioni.
Sembra la storia di un successo tecnologico, ma per la politica internazionale è un problema di sicurezza, e lo è anche per la libertà di base scientifica. La censura di base imposta a una piattaforma come DeepSeek non è di primaria importanza per un utilizzatore finale […].
Per meglio dire: se la tecnologia DeepSeek serve all’azienda del sud-est asiatico per implementare il suo servizio clienti, non avrà grande rilevanza sapere se quella stessa tecnologia censura le domande riguardanti piazza Tiananmen oppure considera Taiwan “parte inalienabile della Cina”. […]
donald trump larry ellison data center e energia per sostenere l intelligenza artificiale
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