ANTITRUST-EVERINO, ER MEJO DER COLOSSEO - PER LA GIOIA DI ALEDANNO E DIEGUITO ANCHE L´ANTITRUST DICE SÌ AL RESTAURO A PALLINI DEL COLOSSEO: PRIMA LA CRITICA, POI (“DOPO CHIARIMENTI FORNITI DALL’AMMINISTRAZIONE”) SI RAVVEDE E NON RILEVA “PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ” E ADDIRITTURA “SI RACCOMANDA” CHE PER EVENTUALI NUOVE SPONSORIZZAZIONI “SI ADOTTI LA NUOVA PROCEDURA” (QUELLA PRIVATA AUMM-AUMM) - ANCORA IN BALLO IL RICORSO DEL CODACONS AL TAR: RINVIATO AL 9 MAGGIO L’ASCOLO DELLE PARTI…

Paolo Boccacci per "la Repubblica - Edizione Roma"

Della Valle e il restauro del Colosseo, l´Antitrust fa marcia indietro. Due cartelle e mezzo di un nuovo parere, dopo quello critico stilato in precedenza, e l´Authority, «dopo i chiarimenti forniti dall´amministrazione», dà il via libera all´operazione. Ammette che «la procedura ad evidenza pubblica condotta nella prima fase ha rispettato i principi di trasparenza, par condicio e tutela della concorrenza concludendosi con due offerte giudicate inappropriate e dunque non accettate.

Ciò ha determinato il passaggio alla successiva fase di procedura negoziata, scelta che appare ragionevole alla luce del fatto che la precedente gara pubblica non aveva raggiunto lo scopo». Così «in conclusione non si rilevano profili di illegittimità nella procedura così come complessivamente condotta per la conclusione del contratto di sponsorizzazione». E addirittura: «si raccomanda» che per eventuali nuove sponsorizzazioni «si adotti la nuova procedura».

Una carta forte per il fronte che difende l´"operazione Tod´s" e in particolare una vittoria per l´attuale sottosegretario ai Beni Culturali Roberto Cecchi, che, in qualità di commissario all´area archeologica, aveva tessuto i fili della procedura che poi ha portato alla vittoria di Della Valle con l´offerta di 25 milioni di euro.

Ma la sfida non si è conclusa e prosegue con l´esposto del Codacons al Tar del Lazio contro la sponsorizzazione. Ieri la prima sezione del Tribunale amministrativo ha disposto il rinvio al 9 maggio della discussione. Alla base della decisione, la presenza di "motivi aggiunti" presentati dalle parti e i diversi pareri delle varie autorità preposte, dall´Antitrust a l´Autorità di vigilanza sui contratti pubblici.

Ma anche la richiesta del Codacons di far ascoltare dal tribunale testimonianze del sindaco Alemanno, del ministro per i Beni Culturali Ornaghi e di Della Valle. «Non ho niente da aggiungere, è già tutto in mano alla magistratura» commenta Cecchi «Aspettiamo con serenità e tranquillità».

In precedenza, dopo un primo parere negativo dell´Antitrust, a favore della sponsorizzazione di Mr. Tod´s si era schierata l´Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, che aveva affermato che il contratto per il restauro con Della Valle «non appare in contrasto con i principi di legalità, buon andamento e trasparenza dell´azione amministrativa».

E questo perché, trattandosi di sponsorizzazione, «non trova applicazione la normativa» ben più stringente «sugli appalti di lavori pubblici». A spostare l´ago della bilancia, secondo il Garante, sarebbe stato il recente decreto "Semplifica-Italia" che confermerebbe la bontà dell´intesa.

 

DIEGO DELLA VALLE ROBERTO CECCHIGIANNI ALEMANNO E DIEGO DELLA VALLE AL COLOSSEO Restauratori al ColosseoLORENZO ORNAGHI