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ATTENZIONE, CADUTA MONTEPACCHI - NON C’E’ SOLO IL CASO DEUTSCHE BANK, MPS FRANA A PIAZZA AFFARI (-9,3%), IL TITOLO AL NUOVO MINIMO STORICO - PER SIENA PESA ANCHE L' INCERTEZZA SUL PIANO DI RICAPITALIZZAZIONE RENZI: AL PIÙ PRESTO L' AUMENTO DI CAPITALE

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Da “la Stampa”

 

Il premier Matteo Renzi da Bratislava si dice certo che «ci sono tutte le condizioni perché l' aumento di capitale del Monte dei Paschi si possa fare e si possa chiudere il più presto possibile». Ma il titolo Mps crolla a Piazza Affari, dove cede il 9,3% e chiude a 0,2 euro. Non c' è solo il caso Deutsche Bank, che affonda tutti i titoli del comparto bancario.

Per Siena pesa anche l' incertezza sul piano di ricapitalizzazione, con l' esclusione del diritto di opzione e la conversione dei bond subordinati, allo scopo di ridurre l' ammontare dell' aumento.

 

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Intanto , malgrado le attese del premier, slitta avanti tutto il piano di lavoro per la messa in sicurezza dell' istituto. Scontato ormai l' aumento in febbraio, la valutazione definitiva dei 27,7 miliardi di sofferenze lorde da cedere, prevista inizialmente per settembre, non arriverà prima della fine di ottobre. Oltre a Fonspa, che lavora per conto di Atlante, c' è anche Italfondiario che assiste Jp Morgan in qualità di capofila del prestito ponte per la cessione. Il prezzo provvisorio - pari al 33% del valore nominale , che scende al 27% considerando la l' iniezione di capitale di Mps nel veicolo - dovrebbe essere ritoccata al ribasso.

 

Di certo in questo fine settimana banker, legali e altri soggetti coinvolti nel piano si prederanno una pausa. Lunedì si insedierà ufficialmente il nuovo amministratore delegato Marco Morelli. Il nodo più urgente, dopo gli scossoni alla governance, è quello di individuare un successore per Massimo Tononi. Al momento non ci sarebbe una «rosa» di nomi già pronta: c' è prima da definire se andrà individuato un «interno», già in consiglio o un esterno.

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Nel primo caso i nomi sono quelli di Roberto Isolani e Antonino Turicchi. Nel secondo i nomi già circolati sono quelli di Lorenzo Bini Smaghi e Vittorio Grilli. Escluso invece Fabrizio Saccomanni per il limite di età di 70 anni presente nello statuto di Mps.

 

Ma proprio il brusco ricambio della governance resta un tema di acceso dibattito, sia nei palazzi della politica che in quelli della finanza. «Le motivazioni che hanno portato a cambiare il management del Monte dei Paschi di Siena vanno chieste al board di Mps», ha detto ancora Renzi ieri, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle dinamiche che hanno portato alle dimissione di Viola e Tononi e sul ruolo del governo nella vicenda. Secondo quanto ricostruito, decise proprio dopo una telefonata del ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan, nel caso di Viola. E in seguito alle polemiche che ne sono seguite nel caso di Tononi.

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