DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI…
Vittoria Puledda per “la Repubblica”
Autogrill sprofonda in Borsa (-13,32%) dopo aver annunciato che la società si appresta a chiedere 600 milioni al mercato (l'assemblea dei soci ci sarà il 25 febbraio) per «supportare i futuri investimenti e cogliere eventuali opportunità di acquisizione».
A fine agosto il gruppo aveva registrato un calo del fatturato del 55,7%.
«Dopo un 2020 che ci ha visti impegnati a minimizzare l'impatto negativo della pandemia - ha spiegato l'ad Gianmario Tondato - oggi iniziamo un percorso di rafforzamento patrimoniale per assicurarci maggiore flessibilità finanziaria e per cogliere eventuali opportunità che potrebbero presentarsi».
In occasione della semestrale Autogrill aveva comunicato di aver raggiunto con le banche finanziatrici un accordo per sospendere la verifica dei parametri finanziari per 15 mesi; più di recente ha sottoscritto un contratto di finanziamento da 300 milioni assistito da garanzia Sace.
Il principale socio, Edizione della famiglia Benetton, ha dichiarato che non farà mancare il suo sostegno alla scelta del gruppo, fornendo alla sua controllata Schema34 le necessarie risorse per seguire l'aumento.
L'altra preziosa società del gruppo Benetton, Aspi, ha presentato ieri al mercato il piano industriale al 2024, con un focus importante sulla digitalizzazione e sulla mobilità sostenibile (avvio in febbraio delle istallazioni di colonnine elettriche di ricarica ad alto voltaggio su tutta la rete nazionale).
La società, che prevede di assumere 2.900 persone entro il 2024, effettuerà investimenti per 6,1 miliardi (+110% rispetto al precedente piano) mentre il totale delle spese di manutenzione passa da 1,6 a 2,5 miliardi.
IL VIDEO DI TONINELLI SU BENETTON E AUTOSTRADE
L'attenzione su Aspi tuttavia resta concentrata sul futuro assetto azionario e sull'approvazione del Pef. Il Cipe dovrebbe dare il via libera entro breve ma fino a quel momento restano sospesi circa 7 miliardi di progetti esecutivi, depositati al ministero, ha spiegato l'ad Roberto Tomasi.
Il tema si intreccia strettamente con l'ormai annosa vicenda della vendita di Aspi. In data room sono state caricate 2,2 milioni di pagine di documenti, relative al 94,5% dei quesiti del consorzio Cdp-Blackstone- Macquarie.
Lo scorso 12 gennaio, per il consorzio, mancava però ancora il 70% delle informazioni richieste; secondo fonti vicine al consorzio tuttora la documentazione sarebbe lacunosa. La tempistica fissata a suo tempo prevedeva che entro fine mese dovesse concludersi la due diligence; ora si tratterà di vedere se si riuscirà a recuperare il ritardo.
Ieri Tomasi ha sottolineato che la valorizzazione della società va fatta in modo trasparente e a prezzi di mercato, sostenendo indirettamente che la strada maestra è quella dell'Ipo.
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