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Paolo Mastrolilli per "La Stampa"
Sono le Rolls Royce o le Ferrari dei titoli in borsa, con la differenza che molti dei loro nomi restano ignoti al grande pubblico, perché costano così tanto da non rientrare nemmeno nella lista dei sogni. Parliamo delle azioni più costose sul mercato, che fanno a gara per toccare le stelle.
Venerdì abbiamo visto il balzo di Google, che poco dopo l'apertura delle contrattazioni ha guadagnato il 13% del suo valore, toccando il record di 1.007,40 dollari per titolo. La domanda cresce grazie al passaggio verso i gadget mobili, la compagnia ha decine di progetti interessanti, e lo scampato pericolo della crisi del debito ha aiutato in generale i mercati a riprendere la corsa, che da mesi sta portando gli indici Dow Jones, Nasdaq e Standard & Poor's su livelli record.
Per quanto straordinaria, però, Google non è sola. Anzi, ci sono compagnie concorrenti che riescono persino a batterla. La più nota e più solida è la Berkshire Hathaway, che venerdì ha chiuso con un valore di 175.400 dollari per azione. Avete letto bene: per sedersi al tavolo di Warren Buffett, anche con un solo titolo, bisogna investire una cifra che in diversi mercati basterebbe a comprare una casa. La Berkshire è una compagnia di investimenti, che non produce nulla di suo, a parte la ricchezza guadagnata da chi ha la fortuna di farne parte.
Buffett è felice di tenerne il prezzo così alto, non solo perché è una prova del suo successo, ma anche perché la mette al riparo dalla volatilità delle aziende soggette alle operazioni speculative. Cifre del genere, per una sola azione, le possono spendere in genere solo i grandi investitori istituzionali, che fanno scelte di lungo termine.
Pochi comuni mortali, però, avranno sentito parlare della Seaboard, una conglomerata del Kansas che si occupa di prodotti alimentari, energia e trasporti. Non è da tutti, infatti, pagare 2.827 dollari per un solo titolo, come il mercato richiedeva venerdì sera.
Discorso simile per la Nvr di Reston, in Virginia, che costruisce case singole di lusso, e poi offre anche i mutui per acquistarle. Ultima valutazione di una sua azione: 931 dollari.
Nel gruppo di testa delle Ferrari di borsa ci sono molte aziende più note, legate soprattutto al settore tecnologico: Priceline, che richiede 1.048 dollari per azione; Apple, che venerdì era a quota 508; o più indietro Netflix. Curiosamente un titolo della Washington Post Company, da cui Jeff Bezos ha appena rilevato il quotidiano che aveva scoperto lo scandalo Watergate, vale quasi il doppio di uno di Amazon, che pure lo ha reso ricco e gli ha consentito di lanciarsi nell'editoria.
Toccano le stelle anche parecchie azioni di aziende mediche e farmaceutiche, tipo Intuitive Surgical, Regeneron Pharmaceuticals e Biogen Idec. Ma in cima alle classifiche ci sono pure catene di ristoranti, come Chipotle Mexican Grill, o le carte di credito Mastercard.
I titoli di queste aziende valgono un occhio perché rappresentano realtà solide, ma anche perché sono diventati un rifugio per gli investitori. Alcune compagnie a volte offrono degli "split", cioé dividono il prezzo delle loro azioni, per renderle più accessibili e farle salire ancora, ma le più esclusive guardano solo alla clientela istituzionale dei grandi fondi, che garantisce risorse e stabilità . E' inutile persino sognare, dunque: queste esclusive Ferrari della borsa non cercano neppure acquirenti.
WARREN BUFFETTGOOGLE BORSAPRESA IN GIRO DEI GOOGLE GLASS Netflix Building JEFF BEZOS CON KINDLE FIRE HD E KINDLE FIRE HD 8.9
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