FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
1 - BAZOLI E NAPOLITANO, 80ENNI "RICHIAMATI" CONTROVOGLIA
Bankomat per Dagospia
Quando una importante Istituzione e' caratterizzata da alcuni problemi evidenti: il primo azionista che non esercita il ruolo, azionisti più piccoli molto determinati, più o meno palesi veti incrociati, e problemi ad accordarsi subito sul governo dell'organizzazione.
Ecco, allora in questi casi per comporre le varie anime e le molte poltrone, benché il presidente ottuagenario sia anche disponibile se non addirittura ansioso di ritirarsi non puoi che chiedergli a mani giunte un ulteriore mandato. Meglio così, perché il Paese ha bisogno di sostegno immediato ed il Presidente in fondo non ha al momento alternative credibili per onestà e senso dell'Istituzione. No, non parlo di Napolitano, intendevo Giovanni Bazoli in Intesasanpaolo.
2 - INTESA SANPAOLO CONFERMA BAZOLI MA I FONDI ESTERI VOTANO CONTRO
Andrea Greco per "la Repubblica"
Anche Intesa Sanpaolo rinnova il suo presidente, Giovanni Bazoli. Ora la banca deve darsi un governo triennale, e per le rifiniture si è presa un'altra settimana. Il 29 si riunirà il nuovo consiglio di sorveglianza, per esaminare l'accordo in chiusura e formare il comitato nomine, che entro uno o due giorni partorirà il Consiglio di gestione.
Dopo molti confronti con la Banca d'Italia, i manager e il presidente paiono orientati a una gestione snella a 9 membri, di cui 4 manager: 2 operativi - l'ad Enrico Cucchiani e uno tra il capo della rete Giuseppe Castagna e il leader del corporate Gaetano Miccichè - e 2 controller (che dovrebbero essere il Cfo Carlo Messina e il capo dei rischi Bruno Picca). A completare l'organo i due vicepresidenti Sala e Costa - che la vigilanza gradirebbe con deleghe operative - le due quote rosa Filippi e Ferrara e il nuovo presidente della gestione, Gian Maria Gros-Pietro.
L'assemblea ieri si è svolta senza sorprese, con l'approvazione del bilancio 2012 con 1,6 miliardi di utili, la cedola da 5 centesimi e la conferma di Bazoli per altri tre anni. Tuttavia solo il 62% dei presenti ha votato per Bazoli, perchè i fondi esteri registrati tramite lo studio Trevisan - circa il 26% del capitale - hanno trovato poco trasparente il metodo di scelta e presentazione della nomina di Bazoli e dei due vicepresidenti, Mario Bertolissi e Gianfranco Carbonato.
Il presidente ha risposto alla domanda di un azionista che chiedeva se tanta longevità fosse un bene per la banca. «Sono contrario alla teoria della rottamazione,
che oggi è tanto di moda ha detto il banchiere bresciano ma è ragionevole qui chiedersi se un mandato conferito a chi ha 80 anni possa non essere eseguito con sufficiente impegno, mettendo a rischio la banca». Bazoli ha aggiunto: «In principio ero orientato in senso negativo, per considerazioni di tranquillità personale. Ma poi per pressanti insistenze dei principali azionisti e dell'ad mi sono reso disponibile».
Insieme a Bazoli entrano nel Cds 18 membri, 11 (più lui) scelti dalla lista di Compagnia Sanpaolo e fondazione Cariplo, 5 dagli enti minori Cariparo, Carifirenze e Carisbo, due dal mercato.
A causa del pasticcio compiuto da Assogestioni - che ha subito le pressioni dei gestori di Intesa Sanpaolo per estromettere dalla lista di minoranza Vincenzo Cariello, avvocato dello studio Chiomenti loro inviso - i fondi esteri hanno votato o contro tutte le liste (12,5%) o per quella delle fondazioni minori, che ha così nominato un consigliere in più. La Consob ha inviato una raccomandata al Cds di Ca' de Sass chiedendo se il comportamento dei suoi gestori non configurasse il collegamento tra la lista di maggioranza e quella Assogestioni. Il consiglio, riunito ieri mattina, ha replicato per lettera rispondendo di no.
GIOVANNI BAZOLI FOTO ANSA ENRICO CUCCHIANI GIOVANNI BAZOLI logo intesa san paoloIL PRESIDENTE DELLA CONSOB GIUSEPPE VEGASIgnazio Visco Mario Bertolissi gianfranco carbonato jpeg
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