
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
Milano accelera al ribasso. L'indice FTSE MIB cede oltre un punto percentuale, facendo peggio delle altre Borse europee che pure sono deboli nonostante nella notte Wall Street abbia chiuso in rialzo, incoraggiata dai dati trimestrali di Citigroup, e nonostante anche Tokyo abbia guadagnato lo 0,6%.
Le banche italiane appesantiscono l'indice milanese (sovrappesato sui titoli del credito) accentuando i ribassi dopo che il Banco espirito Santo ha portato il ribasso odierno al 20% (ieri ha perso il 7,5% e la settimana scorsa il 35%). Ieri il maggiore azionista del Banco Espirito Santo (Bes), la holding Espirito Santo Financial Group dell'omonima famiglia portoghese, ha annunciato di aver ridotto la sua partecipazione nell'istituto dal 24,99% al 20,1% del capitale, per onorare le scadenze del suo debito.
Le difficoltà della holding portoghese la scorsa settimana hanno creato forte nervosismo su tutti i mercati europei, facendo tornare lo spettro di una crisi bancaria. La Banca centrale portoghese, intanto, ha fatto convocare il cda di Bes domenica sera per cooptare nuovi vertici in vista dell'assemblea del prossimo 31 luglio.
I dati macro non confortano. Dopo il calo della produzione industriale nell'Eurozona a maggio (-1,1%, il ribasso più forte da quasi due anni), cala anche l'indice Zew, quello che misura la fiducia degli investitori in Germania , sceso a luglio a 27,1 punti dopo che, a giugno, si era registrata una flessione a 29,8 punti rispetto ai 33,1 punti del precedente mese di maggio.
IN ATTESA DEI MARKET MOVER AMERICANI
Oltreoceano sarà annunciato l'andamento delle vendite al dettaglio di giugno, e nel pomeriggio gli investitori attendono le indicazioni che darà la numero uno della Federal Reserve, Janet Yellen, davanti al Parlamento Usa. Sulle prime battute Milano cede lo 0,22%, Parigi lo 0,15% e Francoforte lo 0,2%. Se Madrid va giù dello 0,65%, Londra cede lo 0,15%.
VALUTE
Sul fronte valutario, l'euro passa di mano a 1,3605 dollari (ieri a 1,3627 dollari) e a 138,21 yen, mentre il dollaro-yen si attesta a 101,58 (cambio euro/dollaro e convertitore di valute). Il petrolio (wti) è stabile a 100,82 dollari al barile.
SPREAD
È stabile lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp benchmark italiano (Isin IT0005001547) e il Bund tedesco vale 167 punti base, in linea con la chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è in lieve calo al 2,86% (dal 2,88 di ieri). In leggera flessione, rispetto a ieri, anche lo spread tra Bonos e Bund che vale 155 punti base (dai 158 di ieri) con un rendimento dei titoli spagnoli pari al 2,75% (dal 2,78 di ieri) (i tassi dei bond dell'Eurozona).
IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO
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