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“DALLA MANOVRA NON CI SARANNO VARIAZIONI SIGNIFICATIVE DELLA DISEGUAGLIANZA NELLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO” – SECONDO BANKITALIA, LA RIDUZIONE DELL’ALIQUOTA IRPEF FAVORISCE PRINCIPALMENTE I NUCLEI DEI DUE QUINTI PIÙ ALTI DELLA DISTRIBUZIONE, CON AUMENTI MODESTI DI REDDITO – LA DETASSAZIONE SALARIALE? “È IMPROPRIO ASSEGNARE AL BILANCIO PUBBLICO IL COMPITO DI RECUPERARE IL POTERE D’ACQUISTO PERDUTO” – LA STRONCATURA DELLA ROTTAMAZIONE BY SALVINI: “UNO STRUMENTO CHE IN PASSATO NON HA ACCRESCIUTO L’EFFICACIA NEL RECUPERO DI GETTITO”

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Estratto dell’articolo di Sara Tirrito per www.lastampa.it

 

FABRIZIO BALASSONE - BANKITALIA

Le misure contenute nel ddl bilancio «si può stimare che non comportino variazioni significative della disuguaglianza nella distribuzione del reddito disponibile equivalente tra le famiglie».

 

Sono le parole del vicecapo del Dipartimento di Economia e statistica della Banca d’Italia, Fabrizio Balassone, in audizione in Senato. Secondo via Nazionale, la riduzione dell’aliquota Irpef favorisce principalmente i nuclei dei due quinti più alti della distribuzione, con aumenti percentualmente modesti del reddito disponibile.

 

GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

Gli interventi di assistenza sociale si concentrano sui primi due quinti delle famiglie, ma anche in questo caso l'effetto resta contenuto.

 

Nell’intervento in aula, Balassone ha spiegato che le modifiche al calcolo Isee, in particolare, potrebbero alterare l’accesso a servizi razionati come asili nido e mense scolastiche, favorendo famiglie numerose e proprietarie di casa a scapito di quelle più giovani e straniere.

 

Sulla detassazione salariale, Bankitalia è netta: «È improprio assegnare al bilancio pubblico il compito di recuperare il potere d’acquisto perduto dai lavoratori, soprattutto quando la redditività delle imprese può consentire che questo avvenga attraverso la contrattazione».

 

giorgia meloni e il pizzo di stato - vignetta by emiliano carli

La crescita dei salari reali, sottolinea l'istituto, deve essere sostenuta da un sistema di relazioni industriali funzionante e dal rilancio della produttività del lavoro, calata di oltre un punto percentuale dalla fine del 2019.

 

Evasione fiscale: la rottamazione non funziona

Il vicecapo del Dipartimento Economia e Statistica Fabrizio Balassone ha lanciato un allarme su alcune misure presenti nel ddl bilancio in materia di fisco: «L’evasione fiscale, come noto, danneggia la crescita e produce iniquità, sfavorendo le imprese e i cittadini onesti».

 

La manovra prevede una nuova rottamazione, ma si tratta di «uno strumento che in passato non ha accresciuto l’efficacia nel recupero di gettito».

 

Venendo ai numeri, la nuova definizione agevolata comporta una perdita di gettito stimata in 1,5 miliardi nel 2026 e 0,5 miliardi in media nei due anni successivi.

 

I dati dell’Agenzia delle Entrate mostrano che al marzo scorso i pagamenti effettuati sulle precedenti rottamazioni erano circa la metà di quanto dovuto. «Problemi di riscossione analoghi potrebbero manifestarsi anche con la procedura prevista dalla nuova definizione agevolata», ha avvertito Balassone. […]

voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresseil governo come fa sbaglia - vignetta by ellekappagiorgia meloni giancarlo giorgetti antonio tajani foto lapressegiorgia meloni e giancarlo giorgetti - question time alla camera giorgia meloni giancarlo giorgetti foto lapresse