DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL…
1.BORSA: GREGGIO SOTTO 30$ E CINA PROVOCANO UN VENERDI' NERO, -3% MILANO
Radiocor - Venerdi' nero per i mercati finanziari europei. L'ennesimo tonfo di Shanghai, entrata tecnicamente in una fase 'orso' vista la correzione superiore al 20% dai massimi di dicembre, e le vendite consistenti sul petrolio arrivato al test dei 30 dollari (-4,9% il Brent marzo a 29,38 dollari al barile, -5,3% il Wti marzo a 30,4), ma anche su altri metalli pesanti (il rame ha aggiornato ancora i minimi da sei anni e mezzo), hanno alimentato una nuova fuga dal rischio e in particolare dall'azionario.
renzi alla quotazione ferrari alla borsa di milano
L'indice Eurostoxx50 ha perso il 2,8%, Francoforte ha ceduto il 2,5% e Parigi il 2,4%. Milano ha fatto peggio con un -3,07% che ha portato il Ftse Mib praticamente ai livelli dei primi giorni del 2015. In sole due settimane il principale indice di Piazza Affari ha e' arretrato del 10,4%, quasi annullando l'intera performance del 2015 (+13,6%). Minerari, energia e banche i settori piu' colpiti in Europa. Ancora male comunque l'auto d opo il pesante giovedi' per il comparto innescato dalla bufera 'dieselgate' abbattutasi su Renault (-3,7% oggi) e dal caso dei concessionari Usa per Fca (-2,8%)
A Milano, e' tornata la pressione su Mps (-6,7%), male Yoox (-6,5% che sui dodici mesi resta il titolo del Ftse Mib con piu' spazio per le prese di beneficio) e nel settore petrolifero Tenaris (-6,3%), Saipem(-5,7%) e Eni (-3,5%). L'euro ha recuperato quota 1,09 ed e' trattato a 1,0945 (1,0878 ieri sera). Acquisti sul decennale Usa arrivato anche a toccare rendimenti sotto il 2%. Balzo dell'1,8% per l'oro a 1093 dollari l'oncia.
2.BORSA: MILANO, IN 2 SETTIMANE (-10,4%) QUASI BRUCIATI GUADAGNI 2015
Radiocor - Un anno (quasi) azzerato in due settimane. L'inizio da incubo di Piazza Affari e delle Borse globali ha quasi annullato i guadagni realizzati da Milano nell'intero anno passato (+13% circa) e riportato il Ftse Mib ai livelli dei primi giorni del 2015. Da inizio 2016, il principale indice della Borsa milanese e' arretrato del 10,38% attestandosi a 19.195 punti, minimo da un anno esatto. Questa performance ha ridotto di circa 46 miliardi di euro la capitalizzazione del paniere delle blue chip che al 30 dicembre scorso si attestava a 450 miliardi.
3.TELECOM: VIVENDI HA COMPRATO SUL MERCATO UN ULTERIORE 0,8% E VA AL 21,4%
Radiocor - Vivendi a fine anno ha comprato nuove azioni di Telecom Italia. Con dieci operazioni di acquisto eseguite tra il 16 e il 30 dicembre 2015, il gruppo di Oltralpe, ha rilevato in totale 116,1 milioni di azioni, per un controvalore di 134,1 milioni di euro. Si tratta dello 0,86% circa del capitale di Telecom Italia che porta la quota di Vivendi al 21,4%. Le operazioni sono emerse dalle comunicazioni sull'internal dealing di Borsa Italiana.
4.PIL: BANKITALIA, +0,8% NEL 2015, +1,5% IN 2016-'17 MA AUMENTANO RISCHI
Radiocor - In Italia la ripresa 'prosegue gradualmente' e il Pil dovrebbe essere cresciuto dello 0,8% nel 2015, risultato cui si arriva con un +0,2% nel quarto trimestre. Lo stima la Banca d'Italia nel Bollettino Economico. Alla spinta delle esportazioni, che dopo quattro anni di traino risentono della debolezza dei mercati extraeuropei, si sta sostituendo quella della domanda interna. Via Nazionale prevede che la ripresa 'acquisti vigore' nel 2016 con un aumento del Pil dell'1,5%. L'anno successivo la crescita proseguirebbe 'con intensita' simile'.
Le previsioni sono in linea con quelle di luglio ma cambia il contributo dei diversi fattori: meno spinta dall'export e piu' dall'interno. C'e' anche il contributo delle misure espansive della Legge di Stabilita'. I rischi per la crescita 'sono pero' orientati prevalentemente al ribasso' osserva la Banca d'Italia e la causa e' il quadro internazionale: rallentamento della Cina e te nsioni g eopolitiche che potrebbero ripercuotersi sulla fiducia di famiglie e imprese.
5.BANCHE: PADOAN, CHIESTO A BRUXELLES CHIARIMENTO RAPIDO SU 'BAD BANK'
Radiocor - Il governo italiano ha chiesto all'Antitrust europeo di 'fare piu' presto possibile'. Lo ha detto il ministro dell'economia Pier Caro Padoan riferendosi al dossier 'bad bank'. Padoan preferisce parlare non di 'bad bank' ma di 'meccanismo di garanzia per agevolare l'avvio degli scambi sui crediti bancari in sofferenza'. Il ministro, richiesto di indicare se si aspetta un chiarimento con la Commissione nei prossimi quindici giorni, ha aggiunto che il 'dossier' va chiuso perche' 'va avanti da un po' di tempo e perche' e' importante che ci sia uno strumento operative per la pulizia dei bilanci delle banche'.
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6.GOVERNO: PADOAN A JUNCKER, NESSUNA VOLONTA' DI OFFENDERE COMMISSIONE
Radiocor - 'Il governo italiano non ha alcuna intenzione di offendere qualcuno, la Commissione e i suoi membri, al di la' di quanto emerge i rapporti restano cordiali e costruttivi'. Questa la risposta del governo al presidente della Commissione Jean Claude Juncker, espresso dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. La risposta e' stata concordata tra Padoan e lo stesso premier Matteo Renzi dopo una telefonata avvenuta in mattina mentre era in corso la riunione Ecofin.
Il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan ha osservato inoltre che 'certamente e' stata la Commissione europea a introdurre le clausole di flessibilita' nelle regole sui bilanci pubblici con una comunicazione, ma ricordo che si e' arrivati a tale importante decisione anche in seguito al dibattito che e' stato sviluppato durante la presidenza italiana della Ue' . 'La fl essibilita' chiesta dall'Italia sulle regole di bilancio - ha infine sottolineato - e' totalmente in linea con la comunicazione della Commissione europea, riteniamo di avere tutti i numeri perche' sia riconosciuta'.
7.INTESA SANPAOLO: GROS-PIETRO, DISPONIBILE A PRESIDENZA SE LO CHIEDONO
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Radiocor - L'attuale presidente del consiglio di gestione di Intesa San Paolo, Gian Maria Gros-Pietro, si dice disponibile a restare alla presidenza della banca in vista del ritorno al sistema monistico dalla governance duale con l'adozione del nuovo Statuto. 'Si c'e', se lo chiedono' ha risposto Gros-Pietro interpellato a margine di una lezione ai Lincei sulla disponibilita' a restare alla presidenza. Nei giorni scorsi il nome dell'attuale presidente del consiglio di gestione e' stato inserito nella rosa di nomi dei possibili candidati per la prossima presidenza.
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