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Luigi Grassia per "la Stampa"
Nella lotta fra l'aereo e il treno ieri sono state le ferrovie a vincere un round. La compagnia Air France ha deciso di cancellare la sua linea fra Parigi e Strasburgo, visto che su quella tratta l'aereo non riesce più a competere con il treno ad Alta velocità ; anzi, non ci è mai riuscito da quando il Tgv ha lanciato il guanto di sfida.
«Sui tragitti che comportano meno di tre ore di treno ad Alta velocità non possiamo combattere», ha spiegato un portavoce, aggiungendo che «la nostra rotta Parigi-Strasburgo è in deficit strutturale fin dall'arrivo del Tgv nel 2007». Un colpo al cerchio e uno alla botte: la direzione dell'Air France ha anche deciso di aprire un nuovo collegamento Strasburgo-Roma a partire dal prossimo autunno, ma lì i treni superveloci non sono in grado di fare concorrenza.
La Francia fatta a esagono sembra avere una geografia completamente diversa dallo stivale italiano, però se ci si limita a osservare lo scheletro delle linee ferroviarie al Alta velocità i due Paesi sono sorprendentemente simili, quindi è possibile che il destino dell'uno riveli qualcosa su quello dell'altro.
Tutti e due questi scheletri disegnano una T che in Italia da Torino arriverà a Venezia (e oltre) e da Milano punta verso Salerno, mentre in Francia l'asse Ovest-Est va da Rennes a Strasburgo passando per Parigi, e l'asse Nord-Sud dalla stessa Parigi punta su Lione e poi prosegue fino a Marsiglia. Ebbene in corrispondenza degli estremi di questa T in Francia le rotte aeree si sono trovate sotto pressione.
Il vantaggio di viaggiare da centro città a centro città , evitando tragitti in auto per e dall'aeroporto e i check-in, rende attraente il treno ad Alta velocità sulle tratte medie. Questo vale anche da noi, come considerazione generale. Eppure in Italia, sorpresa, l'aereo sembra non soffrire: anzi, c'è la fila delle compagnie che vogliono volare fra Milano e Roma, nonostante l'offerta ferroviaria ottima e abbondante concorrente.
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