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Carlotta Scozzari per Dagospia
La Borsa americana ha da poco raggiunto nuovi massimi? Qualcuno agita già lo spettro di una bolla che sta prendendo forma? E chi se ne importa. Potrebbero quasi rispondere così alla spinosa questione sull'azionario statunitense (uno dei temi del momento sui mercati finanziari) gli esperti di Goldman Sachs Sharmin Mossavar-Rahmani e Brett Nelson.
I due, infatti, hanno appena raccomandato ai clienti facoltosi della propria divisione di "private wealth" (bisogna avere almeno 10 milioni di dollari da affidare alla gestione), che hanno un approccio orientato al lungo termine, di mantenere il proprio investimento in azioni del mercato a stelle e strisce. Di vendere, insomma, non si parla minimamente.
E ciò per più di una ragione. Ad esempio, secondo i due esperti di Goldman Sachs "l'attuale contesto di politica monetaria caratterizzato da tassi di interesse nulli rende la liquidità e il reddito fisso in generale molto meno interessanti di quanto lo siano stati negli ultimi anni; cosa che, di converso, aumenta l'interesse verso le azioni".
Senza contare, poi, che "il rischio di sbagliare quando si sottopesano le azioni americane è molto elevato". E per non parlare del fatto che per fare scattare le vendite sull'azionario serve un fattore scatenante, di cui al momento, a detta di Mossavar-Rahmani e Nelson, non c'è traccia.
Certo, questo non significa che continuare a puntare sulla Borsa a stelle e strisce non comporti alcun rischio. Innanzi tutto, c'è il problema dell'economia americana, in fase di stagnazione e a rischio recessione. Poi, mettono in guardia i due esperti finanziari, c'è la questione della banca centrale americana, la Fed, il cui "tapering", vale a dire l'uscita dalle politiche che hanno inondato i mercati di liquidità , sembra essere "di disturbo più di quanto avremmo anticipato".
Non va poi dimenticata la crisi del debito sovrano dei paesi più deboli dell'Eurozona, ancora in corso. Ciononostante, però, è il senso del discorso, è più pericoloso stare fuori dall'azionario statunitense che non mantenere l'investimento.
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