DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Alfonso Neri per l'ANSA
berlusconi bollore vivendi mediaset
Vivendi resta nell'azionariato di Mediaset sia con il 9,9% detenuto direttamente sia con il 19% abbondante 'congelato' nella fiduciaria Simon dopo le decisioni dell'Agcom. La Borsa assiste ancora senza sussulti dopo la rinuncia al recesso e ora ai francesi restano solo le battaglie legali per cercare di contare qualcosa nel Biscione. Così lanciano cause all'estero contro la costituzione di MediaforEurope: una a Madrid contro la fusione di Mediaset Espana con la controllante italiana, l'altra in Olanda su diversi punti dello statuto di Mfe. A Milano infatti per ora è dura per Vivendi, anche se i tempi lunghi della giustizia italiana non dispiacciono ai francesi.
A cominciare dal fatto che l'udienza per la causa miliardaria per danni intentata dal Biscione non è stata fissata per sei mesi e poi è stata convocata a un anno, cioè al settembre 2020. I giudici in realtà sembrano aver capito che i duellanti alla fine potrebbero trovare un accordo, ma per ora resta aperto lo scontro che alimenta ingenti entrate per gli studi legali. L'attesa è anche per la decisione della Corte europea sul ricorso contro la legge Gasparri che impedisce a Vivendi di detenere una quota significativa sia in Tim sia in Mediaset.
VINCENT BOLLORE ARNAUD DE PUYFONTAINE
Tempi che permettono così ai francesi di giocare la partita lunga che hanno impostato in Italia anche se ora, secondo fonti concordanti, stanno preparando ricorsi in Spagna dove sono piccoli azionisti del gruppo controllato da Cologno. Anche lì potrebbero in teoria recedere dall'operazione Mfe, ma al momento è una strada molto poco battuta da qualsiasi azionista, grande o piccolo. Secondo quanto risulta all'ANSA, i recessi sia in Italia sia in Spagna sono infatti di qualche migliaio di azioni, con il risultato finale che in Italia si conoscerà tra circa una settimana per dar tempo a tutte le raccomandate di arrivare.
alessandro salem e pier silvio berlusconi
Ma la nascita di Mfe, nonostante le previste impugnazioni delle assemblee da parte dei francesi, non è in discussione e dovrebbe completarsi entro la fine dell'anno. La Borsa così aspetta, con Mediaset pesante: -1,2% a 2,72 euro, quindi ancora sotto il limite ormai non cruciale del recesso. Dopo un report negativo di Oddo sul mercato televisivo tedesco, peggio ha fatto Proseieben, della quale il Biscione detiene quasi il 10%: il gruppo con sede in Baviera ha ceduto quasi il 4%.
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