LA BORSA DI MILANO TONFA (-1,35%), UNICA IN EUROPA - SPREAD IN RIALZO A 248 - FIAT: 1 MLD A MIRAFIORI. MA PRIMA ALTRA CASSA INTEGRAZIONE

1. BORSA: MILANO PAGA INCERTEZZA POLITICA, UNICA PIAZZA NEGATIVA IN UE - IL FTSE MIB CHIUDE IN CALO DELL'1,35%
Radiocor - Milano realizza la peggiore performance in Europa e chiude con un calo dell'1,35% una seduta vissuta all'insegna del nervosismo. Positive invece le altre piazza europee, nonostante i timori sul fronte siriano. A penalizzare Piazza Affari, che in giornata e' arrivata a perdere fino al 2%, sono le incertezze politiche e la prospettiva di nuove elezioni, se l'attuale governo Letta dovesse perdere l'appoggio della coalizione guidata da Silvio Berlusconi.

In rialzo lo spread a quota 248 punti base, con le banche che hanno segnato flessioni significative: Bper, Banco Popolare e Mediobanca hanno perso oltre il 3%. In forte ribasso anche A2a (-3,3%) e Mediaset (-2,10%). Telecom ha invece limitato le perdite sul finale di seduta, dopo il -3% segnato in mattinata: il titolo, reduce da un rally del 18% in cinque sedute, ha perso lo 0,6% in scia a un report di Ubs.

La banca d'affari ritiene 'insostenibili' i fondamentali della societa', vede come 'probabile' un aumento di capitale di 5-7 miliardi nei prossimi 6-12 mesi e 'quasi inevitabile' nel medio termine. Ha chiuso invece in netta controtendenza Finmeccanica (+4% circa), premiata dalle indiscrezioni sulla cessione dell'americana Drs, operazione auspicata dal governo italiano e da voci sul raggiungimento dell'accordo per la cessione di una quota in Ansaldo Energia, operazione a cui mancherebbe pero' ancora l'ok del mondo politico. Sul fronte valutario, l'euro tratta in rialzo sopra quota 1,32 (1,3182 ieri sera) e a 131,425 yen. Petrolio in calo dello 0,88% a 107,58 dollari al barile.

2. FIAT, UN MILIARDO DI INVESTIMENTI PER SUV MASERATI A MIRAFIORI
(Reuters) - La Fiat ha confermato ai sindacati l'impegno a investire in Italia circa 1 miliardo per produrre il suv Maserati a Mirafiori. La produzione partirà entro il 2014 e, in attesa che il sito venga ristrutturato, l'azienda chiederà nuova cassa integrazione.
E' quanto è emerso dall'incontro di stamani a Roma fra l'Ad di Fiat, Sergio Marchionne, e le organizzazioni dei lavoratori che hanno firmato il contratto aziendale.

"Abbiamo raggiunto un accordo con Fiat che ha deciso di sbloccare gli investimenti per Mirafiori dove verrà prodotto il Suv della Maserati. Il lavoro sugli impianti partirà nelle prossime settimane e l'avvio della produzione ci sarà entro il 2014", ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, al termine della riunione, aggiungendo che "chiaramente servirà ancora cassa integrazione per il periodo di ammodernamento degli impianti".
A Mirafiori il periodo di cassa integrazione straordinaria scade a fine settembre.
Le anticipazioni di Angeletti sono poi state confermate in un comunicato congiunto azienda-sindacati.

Il segretario della Fim-Cisl, Giuseppe Farina, ha detto che l'investimento a Mirafiori sarà "appena sotto 1 miliardo". Il nuovo modello dovrebbe arrivare sul mercato nel 2015 e quindi la preserie andare in produzione nella seconda metà del 2014.
Roberto Di Maulo del Fismic ha riferito che Fiat "ci ha confermato l'intenzione di procedere alla creazione del polo del lusso mettendo in un'unica struttura societaria gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco".

Nel verbale della riunione sottoscritto oggi si dice che il gruppo ha confemato il "piano di investimenti in Italia", anche se per il momento non si è sbilanciata sulle prospettive degli altri stabilimenti: "Una cosa alla volta, oggi c'è Mirafiori, poi verranno gli altri", ha detto Angeletti ai giornalisti.
Sempre a Mirafiori si dovrebbe produrre il suv a marchio Alfa Romeo e a Cassino un nuovo modello della casa del biscione.

Marchionne ha lasciato la sede romana del gruppo intorno alle 13,30 senza rilasciare dichiarazioni.
Nel comunicato congiunto azienda-sindacati si dice che le organizzazioni dei lavoratori hanno "confermato il loro impegno nella difesa e nel rafforzamento dello strumento contrattuale, riconoscendo che esso rappresenta una condizione imprescindibile per l'impegno industriale della Fiat in Italia. A tale proposito esortano ancora una volta la Fiom-Cgil ad accettare le regole basilari della democrazia industriale, aderendo ad un contratto firmato dalle Organizzazioni sindacali largamente maggioritarie in Fiat".

Il titolo del gruppo torinese, che oggi incassa anche un +12% sulle vendite di agosto della controllata americana Chrysler, ha risentito però dell'andamento negativo di piazza Affari dove il clima si è annuvolato a causa dalle paure suscitate dalle continue tensioni politiche e dall'aggravarsi della situazione in Siria. Dopo aver aperto in calo, alle 15,53 segnava -32,99%.

IL SILENZIO DI LANDINI
Nei giorni scorsi l'Ad Marchionne, dopo aver annunciato che avrebbe riaperto alla Fiom gli stabilimenti riconoscendo i diritti previsti dallo statuto dei lavoratori alle organizzazioni sindacali, aveva anche ribadito che la politica degli investimenti in Italia restava condizionata dalla bisogno di certezze in termini di rappresentanza e esigibilità dei contratti.
La Fiom, oggi non invitata all'incontro, per ora non ha voluto commentare gli avvenimenti. Domani il segretario Maurizio Landini sarà a Torino con i delegati locali.

3. RYANAIR LANCIA UN PROFIT WARNING E PRECIPITA IN BORSA
(LaPresse/AP) - Ryanair lancia un 'profit warning' e accusa pesantemente in Borsa. Il ceo della compagnia irlandese, Michael O'Leary, ha sottolineato nel corso di una conference call che il gruppo faticherà a raggiungere il suo obiettivo di vendite per la fascia bassa di prezzo, pari a 570 milioni di euro per l'anno fiscale che termina a marzo.

Il titolo ha reagito con un tonfo di quasi il 15% a 5,78 euro. E' dal 2004 che Ryanair non mette in dubbio i propri risultati con un profit warning. O'Leary ha spiegato che la compagnia aerea ha sofferto nel periodo settembre-novembre dello scorso anno una più agguerrita concorrenza nei mercati chiave inglese, spagnolo e scandinavo.

4. AGCOM: SI DIMETTE IL COMMISSARIO MAURIZIO DECINA
(ASCA) - Maurizio Decina si e' dimesso da commissario dell'Agcom. Decina - informa un comunicato dell'Autorita' - ha rassegnato oggi ''le proprie irrevocabili dimissioni da commissario dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni. La decisione e' motivata esclusivamente da gravi motivi personali e, nel comunicarla al presidente e ai commissari dell'autorita', il prof decina ha tenuto a sottolineare'' che ''confermo il mio forte sostegno alle decisioni prese dal nuovo consiglio dell'Agcom, in particolare per quanto riguarda: le frequenze televisive, i prezzi del rame e della fibra, nonche' il diritto d'autore online''.

Il presidente Cardano e i commissari dell'autorita' nell'esprimere il loro profondo rammarico per ''l'inattesa decisione e la loro sincera solidarieta' umana al professor Decina, hanno sottolineato, oltre all'importanza del rpezioso contributo tecnico-professionale fornito nell'attivita' svolta dal consiglio, la lealta', l'indipendenza e il grande senso istituzionale che hanno sempre contraddistinto l'operato del professor Decina''.

5. ALITALIA, ANPAC RINVIA SCIOPERO DEL 6 SETTEMBRE AL 18 OTTOBRE
(LaPresse) - Anpac, "in ottemperanza alle indicazioni della Commissione di Garanzia", comunica che il previsto sciopero di 24 ore per il giorno 6 settembre dei piloti di Alitalia Cityliner è stato cancellato. Lo rieferisce l'organizzazione. "Permanendo intatte le problematiche alla base dello sciopero", prosegue l'Anpac, lo stesso sarà posticipato al 18 ottobre e sarà di 24 ore.

6. DDL STABILITA': SACCOMANNI A MINISTRI, SPESE AUTO-COMPENSATE, STOP TASSE
Radiocor - Ogni richiesta di spesa nell'ambito della preparazione della prossima Legge di stabilita' dovra' essere auto-compensata, ministero su ministero, e non dovra' aumentare la pressione fiscale. Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni stringe i tempi sulla manovra 2014-2016, dettando un timing serrato in linea con gli impegni europei, e con una lettera inviata a fine agosto a tutti i colleghi ministri, apprende Radiocor, chiede di comunicare a Via XX Settembre tutte le proposte d'intervento non oltre martedi' 10 settembre.

Gli impegni con la Ue prevedono, infatti, entro il 15 ottobre l'invio del quadro programmatico aggiornato e indicazioni dettagliate sui provvedimenti della Manovra (Documento programmatico di bilancio). Le proposte dei ministri, in caso di maggiori oneri, dovranno essere corredate da 'misure compensative', dunque coperte con risorse provenienti dallo stesso dicastero.

'E' imprenscindibile - scrive il ministro - il mantenimento d egli impegni assunti in ambito europeo con riferimento al conseguimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica. E' necessario confermare questo orientamento, al fine di rafforzare e rendere maggiormente sostenibili nel medio periodo gli sforzi finora compiuti'. La direttiva del ministro e' in continuita' con quelle gia' diramate gli scorsi anni, in vista della Manovra annuale. Le proposte dei vari ministri passeranno anche al vaglio di 'compatibilita' con l'obiettivo di non incrementare la pressione fiscale'. Il lavoro sulla Legge di stabilita' entrera' nel vivo la prossima settimana con l'obiettivo di arrivare al varo a Palazzo Chigi per meta' ottobre.

7. HARMONT & BLAINE: IN BORSA ENTRO TRE ANNI CON RICAVI OLTRE 200 MILIONI
Radiocor - Harmont & Blaine, azienda di abbigliamento sportivo nota per il marchio del bassotto, e' alla ricerca di un socio finanziario che permetta al gruppo di investire 70-100 milioni sui mercati esteri, triplicare il fatturato dai 70 milioni di quest'anno a oltre 200 milioni a fine 2016 e agevolare il passaggio generazionale. Con l'obiettivo di quotarsi in borsa alla fine del triennio.

E' quanto ha spiegato a Radiocor l'amministratore delegato di Harmont & Blaine, Domenico Menniti, che controlla e gestisce l'azienda insieme ai fratelli Enzo, Paolo e Massimo. Il nuovo azionista, che avra' una quota intorno al 25% e dovrebbe entrare nel capitale entro febbraio 2014, non dovra' apportare solo capitali ma dovra' essere 'un facilitatore', ad esempio 'un partner con un'esperienza su alcuni mercati specifici, Usa in primis', ha sottolineato Menniti.

La societa' punta infatti al 'rafforzamento in Medio Oriente, Stati Uniti ed Europa: in Usa, Regno Unito, Germania e Francia apriremo 4-5 societa' di diritto estero, che gestiremo direttamente in loco'. Il piano della societa' prevede nel 2016 un ebitda oltre il 24%, dal 18-19% quest'anno (13% nel 2012) e un utile netto all'11-12%: obiettivi che 'possono sembrare difficili, ma che raggiungeremo grazie all'iniezione di capitale e al rafforzamento della nostra struttura all'estero. Abbiamo l'obbligo di fermare la crescita in Italia e portare il rapporto Italia/estero dall'attuale 80-20% al 40%-60', ha spiegato l'ad di Harmont & Blaine.

8. PIL: TESORO TAGLIERA' STIMA 2013, RIPRESA NEL IV TRIMESTRE E 2014
Radiocor - Il Tesoro si appresta a rivedere al ribasso la stima del Pil 2013 (dal -1,3% attuale), ma conferma il ritorno alla crescita nel quarto trimestre e 'prospettive favorevoli per il 2014'. Lo si legge nella Relazione trasmessa oggi al Parlamento dal Governo dopo il passaggio al Consiglio dei ministri del 28 agosto. La Relazione, anticipata stamattina dal Sole 24 Ore, rinvia per il quadro programmatico aggiornato alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza che sara' pronta entro il 20 settembre.

Viene confermato l'obiettivo di deficit/Pil al 3% quest'anno, mentre nel biennio 2014-2015 e' atteso un peggioramento di 0,7 punti percentuali. Il Prodotto 'dovrebbe stabilizzarsi - si legge nel testo trasmesso alle Camere - a partire dal terzo trimestre, segnalando l'uscita dell'economia dalla recessione. Si vanno progressivamente rafforzando le attese di un ritorno alla crescita nel quarto trimestre e di una piu' decisa inversione di tendenza d ella congiuntura economica'. Il Governo conta anche sull'effetto positivo che avranno lo sblocco di risorse per il pagamento dei debiti Pa, le misure del decreto Imu e quelle a sostegno del settore immobiliare: effetto che sara' considerato, appunto, nell'Aggiornamento in preparazione.

9. FINMECCANICA: NESSUN ACCORDO CON DOOSAN PER VENDITA ANSALDO ENERGIA
Radiocor - Non c'e' ancora alcun accordo preliminare tra Finmeccanica e Doosan per la vendita di Ansaldo Energia, detenuta al 55% dalla holding e al 45% dal fondo Usa First Reserve Corporation, come riportato da indiscrezioni di stampa. Lo apprende Radiocor da diverse fonti le quali, pur confermando l'interesse noto da tempo dell'azienda coreana nei confronti di Ansaldo Energia, rimarcano come non sia stata presa ancora nessuna decisione sul futuro della societa' energetica di Finmeccanica.

Questo perche' l'ultima parola spetta al Governo, che ancora non ha preso una decisione definitiva e che comunque sembrerebbe piu' orientato a mantenere in mani italiane il controllo degli asset civili che Finmeccanica vuole cedere anche per ridurre l'indebitamento. Sabato il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, in un incontro a Genova, ha ribadito ai sindacati la sua contrarieta' alla cessione di questi asset, aprendo alla possibilita' di una cosiddetta 'Finmeccanica 2' a controllo nazionale, nella quale riunirli per poi magari aprirsi a delle partnership.

Sindacati incontrati venerdi' nel capoluogo ligure anche d al presidente del Consiglio Enrico Letta, il quale ha detto loro che un'eventuale vendita sarebbe prima da discutere con i vertici di Finmeccanica e di Ansaldo Energia, aggiungendo anche di avere 'grande rispetto per i vertici dell'azienda genovese'. Vertici di Ansaldo Energia che sono notoriamente contrari alla vendita. Piu' in generale Letta ha parlato piu' volte della necessita' per l'Italia di tornare a fare attivamente politica industriale e ha mostrato apprezzamento per le esortazioni in tal senso arrivate da Confindustria e sindacati nel documento comune per rilanciare la crescita sottoscritto lunedi' scorso e rivolto al Governo.

10. FIAT: VENDITE USA CHRYSLER +12%, MIGLIOR AGOSTO DAL 2007
Radiocor - Il mese scorso sono proseguite a passo veloce le vendite di Chrysler Group negli Stati Uniti: il colosso di Detroit, parte del gruppo Fiat , ha registrato un rialzo delle immatricolazioni pari al 12% a 165.552 unita' dalle 148.472 dello stesso periodo dell'anno scorso, facendo segnare il miglior agosto dal 2007 e il 41esimo mese consecutivo di aumenti delle vendite. Buona performance per i marchi Chrysler, Jeep, Dodge, Ram Truck e Fiat, che hanno registrato aumenti delle vendite su base annuale.

11. DEBITI PA: TESORO, A OGGI PAGATI 7,2 MILIARDI AI CREDITORI
Radiocor - Le procedure per velocizzare il decreto 'sblocca debiti' continuano 'a spingere liquidita' nel sistema degli enti pubblici, che a loro volta procedono al pagamento dei rispettivi creditori: secondo il monitoraggio del ministero dell'Economia, al 4 settembre risulta che siano stati messi a disposizione degli enti pubblici debitori 17,9 miliardi (il 90% dei 20 miliardi stanziati) e che questi abbiano provveduto a pagare ai propri creditori debiti scaduti per un importo pari a 7,2 miliardi (36% dell'importo stanziato)'. Inoltre risulta che i 4,2 miliardi messi a disposizione delle Regioni per il comparto sanitario siano in questi giorni in pagamento ai creditori.

 

FRANCO BERNABEFinmeccanicaLOGO ANSALDOMARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANN mirafioriLANDINImichael o leary ad RyanairMAURIZIO DECINAsaccomanni, alfano e lettaLogo "Chrysler"alitalia logo passeggeroALITALIA