DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
1.BORSA: EUROPA TIENE NONOSTANTE ACCORDO SU GRECIA IN BILICO, +0,6% MILANO
Radiocor - Le Borse europee hanno chiuso in rialzo, nonostante l'incertezza sull'accordo tra Eurogruppo e Atene a meno di 24 ore dalla riunione dei ministri Ue delle Finanze. Oggi il Governo di Alexis Tsipras ha presentato la richiesta formale di estendere di sei mesi gli aiuti europei, garantendo al tempo stesso stabilita' dei conti. Ma la Germania ha subito espresso un giudizio negativo.
Nonostante l'indice Ftse Mib abbia piu' volte cambiato la direzione di marcia, alla fine ha chiuso in progresso dello 0,6%. A Piazza Affari sono state gettonate le azioni di Mps (+4,7%), mentre il mercato continua a interrogarsi sull'interesse di fondi in vista dell'operazione sul capitale da 3 miliardi di euro. Sono andate bene anche le banche popolari nell'attesa della riforma.
In rialzo le Fca (+3,89%), mentre sono scivolate del 4,1% le Tenaris, penalizzate dalle prospettive fosche per i conti di quest'anno. Sono andate giu' anche le Te lecom (-1,25%) nell'attesa dei numeri del 2014 e del piano industriali che saranno pubblicati domani. Sul fronte dei cambi l'euro vale (1,136 ieri) e uu yen (135,4). Il dollaro-yen si attesta a (119,1). Il petrolio (wti) perde il 3,4% attestandosi a 50,30 dollari al barile.
2.GRECIA: S&P, SE ESCE DA EURO RISCHIO CONTAGIO LIMITATO
Radiocor - 'Un'uscita della Grecia dall'eurozona sarebbe quasi certamente accompagnata da un default sui pagamenti da parte della Grecia sia sui suoi debiti pubblici che su quelli commerciali' ma sarebbe 'finanziariamente rischiosa per i suoi partner europei di quanto non sarebbe stato nel 2012'. E' quanto scrivono gli esperti di S&P in un rapporto diffuso oggi in cui sottolinea come i rischi di contagio siano ora limitati perche' in questi tre anni da una parte e' stata rafforzata l'architettura europea e dall'altra parte si e' avuta una riduzione marcata dei legami finanziari tra la Grecia e il resto dell'eurozona. 'Di conseguenza - si legge nel rapporto - un Grexit potrebbe non portare immediatamente a un impatto negativo sui rating per altri paesi sovrani'.
3.BANCA ETRURIA: COMMISSARIO SORA TRA INDAGATI IN VICENDA CARIM
Radiocor - C'e' anche Riccardo Sora tra i 26 indagati che hanno ricevuto dalla Guardia di Finanza di Rimini l'avviso di conclusione delle indagini preliminari relative alla gestione dell'ex Cassa di Risparmio di Rimini. Sora, all'epoca commissario straordinario di Carim e nominato non piu' tardi dello scorso 11 febbraio commissario di Banca Etruria, secondo quanto risulta a Radiocor e' indagato, insieme all'altro ex commissario Piernicola Carollo e agli ex componenti di cda e collegio sindacale dell'istituto, per indebita restituzione di conferimenti in concorso.
Gli ex membri di cda e collegio sindacale sono indagati anche per associazione a delinquere finalizzata al falso in bilancio e a false comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori. Le indagini riguardano il bilancio 2009 e la prima semestrale 2010. Carim e' stata poi commissariata nell'ottobre 2010, ma secondo la Procura di Rimini anche dopo l'avvio della g estione commissariale l'istituto ha continuato ad acquistare azioni proprie secondo modalita' non ritenute corrette e che, appunto, configurerebbero il reato di indebita restituzione di conferimenti in concorso.
Quanto all'ipotesi di reato per cui e' indagato anche Sora, la Guardia di Finanza sottolinea in un comunicato che 'immediatamente dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del provvedimento di commissariamento emanato dalla Banca d'Italia, alcuni azionisti, apprendendo della sottocapitalizzazione della banca hanno venduto le azioni Carim di cui erano proprietari prevedendo una diminuzione del loro valore, all'epoca fissato in circa 21 euro. Al fine di evitare che il prezzo delle azioni diminuisse eccessivamente, Carim ha proceduto all'acquisto di azioni proprie ad un prezzo maggiorato, posto che l'offerta non incontrava piu' la domanda'.
In questo contesto, scrivono i militari, 'e' stato rilevato un utilizzo fraudolento del sistema di prenotazione per la cessione e l'assegnazione di azioni Banca Carim che, come da autorizzazione della Consob doveva fungere da mero punto di incon tro tra la domanda e l'offerta del mercato azionario senza interferenza da parte dell'istituto medesimo'.
'Tale attivita' - conclude la nota - ha comportato un illegittimo acquisto da parte di Banca Carim di azioni proprie ad un prezzo sovradimensionato rispetto a quello che sarebbe stato determinato senza la falsa rappresentazione della situazione finanziaria e patrimoniale della banca in precedenza descritta, con una conseguente indebita restituzione di conferimenti nei confronti di alcuni soci (quelli che avevano venduto le proprie azione all'Istituto stesso), per un importo complessivo quantificato in circa 10,3 milioni, configurando cosi' l'ipotesi di reato di indebita restituzione di conferimenti'.
4.FISCO: DLGS DELEGA NON A CONSIGLIO MINISTRI DOMANI PER ASSENZA PADOAN
matteo renzi pier carlo padoan
Radiocor - I Dlgs della delega fiscale attesi al Consiglio dei ministri di domani saranno esaminati in una successiva riunione del Governo. Lo si apprende da fonti dell'Esecutivo. Lo slittamento e' dovuto all'assenza del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che domani volera' a Bruxelles per partecipare all'Eurogruppo straordinario sulla Grecia.
5.SAIPEM: CORTE APPELLO CONFERMA CONFISCA 24,5 MLN IN PROCESSO NIGERIA
Radiocor - La seconda sezione penale della Corte d'appello di Milano ha confermato la condanna a una multa di 600mila euro e alla confisca di 24,5 milioni di euro per Saipem, nel processo di secondo grado sul presunto pagamento di tangenti in Nigeria. Saipem e' imputata in virtu' della legge 231/2001 sulla responsabilita' amministrativa degli enti, in relazione al reato di corruzione internazionale che era contestato a ex manager Sanmprogetti (societa' poi confluita in Saipem - gruppo Eni), dichiarato nel frattempo prescritto nei confronti degli imputati persone fisiche. La sentenza di primo grado era stata emessa dalla quarta sezione del tribunale di Milano l'11 luglio 2013. Le motivazioni della sentenza di appello saranno pubblicate in 90 giorni.
6.DL ILVA: SI' SENATO ALLA FIDUCIA CON 151 SI', PASSA ALLA CAMERA
Radiocor - L'Aula del Senato ha approvato con 151 si' e 114 no la questione di fiducia posta dal Governo sul maxi-emendamento interamente sostitutivo del decreto legge sull'Ilva. Tra i senatori che non hanno partecipato al voto, il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il testo dell'Esecutivo incorpora tutte le modifiche introdotte dalle commissioni Ambiente e Industria di Palazzo Madama. Il provvedimento, che passa ora alla Camera, deve essere convertito in legge entro il 6 marzo. Tra le novita' introdotte al Senato un rafforzamento delle misure per assicurare l'arrivo di risorse dirette in primo luogo al risanamento ambientale oltre che a garantire la prosecuzione dell'attivita' produttiva e disposizioni a tutela dell'indotto a partire da autotrasporto e Pmi.
7.BPM: PONZELLINI RINVIATO A GIUDIZIO, PROCESSO AL VIA IL 16 GIUGNO
Radiocor - Massimo Ponzellini, ex presidente della Banca Popolare di Milano, e' stato rinviato a giudizio dal Gup Alessandra Simion, nell'ambito del procedimento su alcuni finanziamenti sospetti concessi dall'istituto. Il processo iniziera' il 16 giugno prossimo davanti i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano. Oltre a Ponzellini, sono state rinviate a giudizio altre 13 persone. Le accuse nei loro confronti sono - a vario titolo - associazione per delinquere, appropriazione indebita, infedelta' a seguito di dazione o promessa di utilita', infedelta' patrimoniale.
8.BORSA: TIMEDIA SOSPESA, IN ARRIVO DELISTING E INCORPORAZIONE IN TELECOM
Radiocor - Sospese in Borsa le azioni Telecom Italia Media in attesa di comunicazioni ufficiali che dovrebbero riguardare un'offerta agli azionisti per il ritiro della societa' dal listino. Come anticipato da Radiocor a meta' gennaio, Telecom Italia sta lavorando da qualche mese al delisting della controllata delle frequenze televisive (di cui detiene il 78%) attraverso una possibile offerta di scambio sul flottante del 22%. Ai prezzi di chiusura di ieri, Telecom Italia Media ha una capitalizzazione di Borsa di 108 milioni per un prezzo per azione di 1,05 euro sostanzialmente allineato al titolo della casa madre Telecom (1,043 oggi).
marco patuano ad telecom italia
Le Timedia risparmio hanno terminato la seduta di ieri a 0,626 euro. Oggi e' in calendario il consiglio di amministrazione di Telecom Italia per l'approvazione dei conti 2014 e del business plan 2015-17 ed e' probabile che l'operazione di delisting sia all'esame dei consiglieri per il varo defini tivo. Telecom Italia Media e' la media company di Telecom Italia in cui fino a due anni erano concentrate le attivita' televisive del gruppo tlc. Gli asset sono stati via via dismessi prima con l'assegnazione al gruppo Cairo di La7 e La7d, poi con la vendita a Viacom della quota di maggioranza di Mtv.
In TiMedia resta ora solo la partecipazione del 70% di Persidera, jv delle frequenze televisive creata nel 2014 con il gruppo L'Espresso. Per quest'ultima attivita' era sta avviata in autunno una procedura di cessione poi sospesa a causa di offerte non soddisfacenti. Con il ritiro del titolo da Piazza Affari sara' direttamente Telecom a detenere la quota di controllo di Persidera. Per TiMedia si tratterebbe dell'addio al listino dopo dodici anni.
9.L'OCSE VEDE BENE IL PIL ITALIA: PECCATO ABBIA SEMPRE SBAGLIATO
Rossana Prezioso | Trend Online – Realismo? Fiducia? Ottimismo o addirittura visioni da sostanze psicotrope? Considerando quanto siamo abituati a sentire sull’Italia verrebbe da pensare all’ultima ipotesi, se non fosse che a parlare è l’Ocse . Organismo senza dubbio affidabile ma che ultimamente, come tutti gli altri, ha prestato il fianco a molte, troppe, previsioni sbagliate. Previsioni, e relativi errori, che sono costati cari, oltre 300 miliardi . Ma produciamo con ordine
Cosa dice l'Ocse sull'Italia?
Partiamo prima di tutto da quanto previsto oggi e dagli annunci odierni dell’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo: nello specifico si parla di un rialzo delle stime sul Pil italiano, fatta salva la piccola postilla delle riforme sul lavoro e dall’aumento della competitività e della produttività. E sia. Ma anche volendo essere realistici, quanto potrà essere efficace l’azione di governo, affinché venga raggiunto il target fissato dall’Ocse stessa e cioè un +6% di Pil in 10 anni?
Ancora di più se il segretario generale Angel Gurria, per il 2015 prevede un +0,4%, e per il 2016 parla di +1,3%? Il nodo gordiano arriva da quelle “circostanze generali” da lui citate (circostanze generali quanto esterne e quindi non sempre governabili) e che fanno salire quello 0,4% magicamente allo 0,6%. Ottimismo che si moltiplica come anche l’effetto delle riforme del primo ministro italiano, deus ex machina che, non si sa come, riuscirà a trovare la forza e la coesione del governo , magari a colpi di fiducia, per riuscire a portare fuori dalla stasi la nazione e la sua economia con oltre 340mila nuovi posti di lavoro in 5 anni. Sempre parola di Ocse.
Disoccupazione che è in positivo... di niente
Una mano santa contro quella disoccupazione che per il 2015 è vista in miglioramento di appena lo 0,1%, un numero proprio sul confine e che sembra essere stato messo lì solo per poter affermare che la l’Italia riuscirà, tecnicamente a migliorare la situazione del lavoro , quando invece basterebbe un niente per far rientrare il tutto in territorio negativo. Ma sempre meglio, per qualcuno, di uno un’immobilità del dato se non addirittura di un peggioramento. Secondo le stime Ocse dovremo attendere il 2016 per riuscire a scendere sotto il 12% con un traguardo che toccherà l’11,8%.
Festeggiamo! Un attimo, ma prima…
MATTEO RENZI E PIERCARLO PADOAN
Prima vediamo però quanto è affidabile il giudizio dell’Ocse . Dati i precedenti sarebbe meglio frenare gli entusiasmi. Infatti la stessa Ocse , per sua ammissione riconosce di aver fatto in passato vari errori di valutazione. In particolare nel sovrastimare il Pil dell'area euro e, cosa ancora più grave, aver sottovalutato l’impatto delle varie politiche di austerità, le stesse che sono al centro dell’annosa questione greca.
Qualche esempio? Dal 2007 al 2013, il Pil italiano avrebbe dovuto registrate un +1,6% mentre, a conti fatti, adesso si aggira a oltre 10 punti percentuali in meno rispetto a quanto previsto. Non solo, ma se in sette anni sono stati fatti sbagli per oltre 300 miliardi di euro, ciò che fa riflettere è un dato sostanziale: per sei anni consecutivi, si è ripetuto sempre lo stesso errore, la sovrastima delle proiezioni per l’anno successivo.
E se fosse anche questo il caso? A questo punto impossibile non pensare a quanto dichiarato non più di 5 giorni fa da Danilo Barbi, Segretario confederale della Cgil,secondo cui “la metodologia di calcolo viene piegata dalle contingenze politiche[… ]questo 'ottimismo per l'anno dopo' nasconde l'intento di ostacolare un dibattito sulle alternative necessarie circa la politica economica?”
Errori che hanno inficiato non solo sulla valutazione della crisi e quindi sulla scelta delle strategie per difendersi da essa, ma soprattutto nel capire e considerare la ripresa, i suoi tempi e la qualità/quantità della stessa. Inutile dire che, partendo proprio dal concetto di austerità i primi (e più gravi) errori commessi, sono stati quelli fatti nei confronti delle nazioni economicamente più vulnerabili. Come noi sappiamo. E’ vero che errare è umano, ma non dobbiamo dimenticare che perseverare è diabolico.
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