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Da "la Stampa"
Sono il canale sportivo Espn, i parchi a tema e i resort a sostenere i conti di Disney del secondo trimestre dell'anno. Come gli scorsi tre mesi, continua invece la cattiva performance degli studi cinematografici: si sono fatti sentire i costi legati alla campagna marketing per il lancio di "The Lone Ranger".
Il film con Johnny Depp ha per ora incassato solo 87 milioni di dollari a fronte di una spesa di 250 milioni di dollari. E il direttore finanziario ha già avvertito: il prossimo trimestre la pellicola provocherà una perdita per il gruppo compresa tra i 160 e i 190 milioni di dollari. Nei tre mesi terminati lo scorso 29 giugno, Disney ha messo a segno utili per 1,85 miliardi di dollari, in crescita dell'1% rispetto a quota 1,83 miliardi dello stesso periodo del 2012.
Al netto di voci straordinarie, gli utili per azione sono passati in un anno a 1,03 dollari da 1,01 dollari, battendo le stime degli analisti che si aspettavano 1,01 dollari ad azione. I ricavi sono stati pari a 11,58 miliardi di dollari, in crescita del 4% rispetto al periodo aprile-giugno dell'anno scorso, quando si erano fermati a 11,09 miliardi. Tuttavia non battono le stime degli analisti che erano pari a 11,64 miliardi di dollari.
A fermare la crescita del colosso dell'intrattenimento pesano proprio gli studi cinematografici che hanno registrato un calo del 2% nei ricavi e del 36% degli utili. Ad arginare le perdite è stato il settore televisivo che ha registrato utili in crescita dell'8% e ricavi su del 5% grazie soprattutto alla buona performance del canale sportivo Espn.
Bene anche i parchi tematici e i resort che hanno registrato ricavi in salita del 7% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, mentre gli utili hanno segnato un +9%. Le spese dei visitatori nei parchi infatti sono nettamente cresciute grazie all'aumento dei biglietti d'ingresso e agli acquisti di alimenti e bevande. In attesa dei conti arrivati a mercati chiusi il titolo ha terminato in rialzo dell'1,56% a 67,05 dollari per azione. Nell'after-hours è arrivato a cedere l'1,94% a 65,75 dollari per azione.
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