BRUXELLES IN-AUDIT-A! - LA COMMISSIONE EUROPEA PREPARA L’ASSALTO ALLE SOCIETÀ DI REVISIONE CONTABILE: IL PIANO VOLUTO DA MICHEL BARNIER (VERRÀ SVELATO A NOVEMBRE) PROMETTE DI RIVOLUZIONARE L’INDUSTRIA DELL’AUDIT, PICCONANDO L’OLIGOPOLIO DELLE “BIG 4” (DELOITTE&TOUCHE, ERNST&YOUNG, PRICEWATERHOUSE COOPERS E KPMG) - FINE DELLE ATTIVITÀ SLEGATE DALLA REVISIONE DEI CONTI E SPAZIO ANCHE ALLE COMPAGNIE PIÙ PICCOLE - MA LA STRADA È TUTTA IN SALITA…

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Dagoreport dal "Financial Times" - http://www.ft.com/intl/world

Le "Big Four" dell'audit sotto attacco. L'annunciata stretta sulle società di revisione contabile da parte di Bruxelles si avvicina e promette di spezzare l'impenetrabile oligopolio rappresentato da Deloitte&Touche, Ernst&Young, Pricewaterhouse Coopers e Kpmg, che con quote di mercato spesso superiori al 90% (in Gran Bretagna arrivano al 99%) fanno e disfanno gli audit delle società quotate in Borsa nella schiacciante maggioranza dei 27 paesi dell'Unione europea.

Secondo i piani, che verranno svelati a novembre, promossi dal commissario Ue a Mercato unico e Servizi finanziari Michel Barnier, le compagnie con bilanci superiori a un miliardo di euro sarebbero costrette a rivolgersi a due società di revisioni dei conti, di cui almeno una non facente parte delle "Grandi Quattro".

Le società dell'audit, inoltre, non potranno lavorare con una stessa grande società per più di nove anni (ci sono casi di multinazionali che hanno avuto lo stesso revisore dei conti per oltre un secolo). Un modo per garantire una rotazione voluta da Bernier per favorire l'indipendenza e stimolare la concorrenza.

Ma non finisce qua: Bruxelles vuole imporre regole più severe riguardo alle attività altre svolte dalle società di audit oltre alla revisione dei conti. La Commissione europea le ritiene "una fonte di conflitto d'interesse". Così recita il piano Ue: "Le compagnie di audit di una certa dimensione non dovrebbero offrire servizi non connessi alla loro funzione di revisione legale" come le consulenze.

Un provvedimento che andrebbe a colpire le "Big Four" nel profondo e ristrutturerebbe in maniera più radicale di quanto ci si aspettasse l'industria dell'audit. Oggi le attività non legate al ruolo di revisori contabili rappresentano i due terzi del fatturato delle "Grandi Quattro". Ma la sfida di Barnier è tutt'altro che facile e ha bisogno del consenso di Paesi membri e Parlamento europeo.

 

Deloitte