DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Michele Arnese per www.startmag.it
Non erano solo rumors giornalistici quelli raccontati giorni fa da Start Magazine su sbuffi e malumori nel Movimento 5 Stelle e nella Lega sul nome di Massimo Sarmi come amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti (la madre di tutte le partite sulle nomine pubbliche, è stata definita).
Oltre ad essere stato spiazzato lo stesso leghista Giancarlo Giorgetti (come svelato da Start), anche nel Movimento capeggiato da Luigi Di Maio (come scritto da Start) si nutrivano perplessità sull’ex numero uno di Poste Italiane.
Oggi una conferma di quelle voci è giunta direttamente da un esponente di spicco dei Pentastellati: Massimo Sarmi “non mi sembra il cambiamento”, ha detto papale papale il deputato dei Cinque Stelle, Stefano Buffagni, parlamentare che segue da vicino la questione delle nomine nelle controllate del Tesoro. Sarmi, ha aggiunto parlando della Lega, “è un nome che a loro piace perché ci hanno già lavorato”.
Ma la vera novità della giornata è un’altra: sono le parole di gradimento di Buffagni per il vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, un tecnico apprezzato a livello istituzionale senza sponsorizzazioni politiche. Nelle ultime ore sia nella Lega che nel Movimento 5 Stelle – secondo le indiscrezioni raccolte da Start Magazine – stanno crescendo i consensi per una figura come Scannapieco, già al Tesoro con dg Mario Draghi durante il governo Ciampi. Scannapieco, così, comporrebbe dunque il vertice di Cdp con Massimo Tononi alla presidenza su indicazione delle fondazioni azioniste di Cdp che per statuto designano appunto il presidente.
STEFANO BUFFAGNI LUIGI DI MAIO
Infatti a chi gli chiedeva se il nome possa essere quello di Dario Scannapieco, l’esponente di spicco del Movimento 5 Stelle molto vicino anche a Davide Casaleggio ha risposto: “Vediamo se si è candidato. Faremo le valutazioni. E’ una persona molto preparata ma, prima di tutto, bisogna capire qual è l’obiettivo per noi e quali sono i punti nevralgici della Cassa”.
Il 16 giugno è il termine per la presentazione delle liste per il rinnovo dei vertici della Cassa depositi e prestiti: il 20 è in programma l’assemblea. Il M5S – ha aggiunto Buffagni – parla anche con le fondazioni, perché “siamo consapevoli dei paletti previsti dal contratto di governo e che ci sia un socio di minoranza da rispettare, ma rispetto al passato c’è una maggioranza forte”.
Per Cdp “serve un board che funzioni. C’è un po’ bisogno di cambiamento, non si può avere sempre le stesse persone, dobbiamo formare una classe di manager nuovi, 40enni, e 50enni”, ha chiarito Buffagni. “Abbiamo delle seconde linee di livello – ha proseguito -, forse è il caso che nei prossimi anni salgano un po’. Non possono essere sempre i 70enni a rilanciare il Paese”.
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