usa e cina lottano per la conquista del mondo con l intelligenza artificiale e l ue pensa ai tappi di plastica

CINA E USA SI CONTENDONO IL DOMINIO GLOBALE. E L’EUROPA PENSA AI TAPPI DI PLASTICA – IL FUTURO DEL MONDO È IN MANO A PECHINO E WASHINGTON, DOVE I COLOSSI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE POSSONO CONTARE SU INVESTIMENTI ED ENERGIA PRESSOCHÉ ILLIMITATA. E L’UE? STA A GUARDARE: REGOLAMENTA, DISCUTE, SI INTERROGA SUI PROBLEMI ETICI, E STA PERDENDO IL TRENO DELLA TECNOLOGIA CHE DEFINIRÀ IL MONDO NEI PROSSIMI CENTO ANNI. POI CI CHIEDIAMO PERCHÉ TRUMP CI UMILIA SUI DAZI…

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Estratto dell’articolo di Rosario Cerra per https://www.huffingtonpost.it/

 

la partita dell ia la giocano usa e cina 1

L’intelligenza artificiale non è solo un fenomeno tecnologico. È una trasformazione infrastrutturale profonda, che ridisegna i rapporti di forza globali. E come ogni infrastruttura critica, ha bisogno di una fonte primaria: l’energia.

 

I modelli di nuova generazione, da GPT-5 a Gemini Ultra, richiedono potenze di calcolo crescenti, sistemi avanzati di raffreddamento, architetture distribuite su scala planetaria. Ma soprattutto, richiedono elettricità. Molta elettricità. […]

 

USA E CINA LOTTANO PER LA CONQUISTA DEL MONDO CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE E L UE PENSA AI TAPPI DI PLASTICA

I numeri descrivono una realtà ineludibile. L'Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) […] stima che il consumo globale dei data center, che nel 2022 era di 460 TWh, potrebbe superare i 1.000 terawattora (TWh) entro il 2026. Si tratta di un volume pari al consumo energetico dell'intero Giappone. Secondo l'AIE, l'AI generativa potrebbe rappresentare da sola quasi il 10% di questo consumo entro il 2026.

 

Questa nuova geografia del potere è già operativa: Stati Uniti e Cina stanno costruendo le fondamenta materiali dell’intelligenza del futuro. Washington promuove un vero e proprio “AI Industrial Act”, articolato su innovazione, energia e sicurezza nazionale. Pechino punta invece su velocità, implementazione e assenza di vincoli ideologici. […]

 

LA RESA DI URSULA VON DER LEYEN A DONALD TRUMP SUI DAZI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

L’Europa, invece, osserva da lontano. Regolamenta (senza più la forza innovatrice e persuasiva del GDPR), discute, si interroga. Ma è chiaramente fuori dalla stanza dei bottoni. Troppo lenta, troppo frammentata, troppo focalizzata su dimensioni astratte (etica, trasparenza, accountability) e troppo poco visceralmente consapevole della realtà industriale che sostiene la rivoluzione in corso.

 

Il paradosso è evidente: mentre Bruxelles lancia con enfasi un piano da oltre 20 miliardi di euro per costruire gigafabbriche dell’intelligenza artificiale, nessuno sembra in grado di rispondere chiaramente alla domanda cruciale: da dove verrà l’energia per alimentarle?

 

IL SIGNOR QUINDICIPERCENTO - DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - MEME BY EMILIANO CARLI

Allo stato attuale in Europa servono in media dai 3 ai 5 anni per connettere un grande data center alla rete elettrica. I ritardi autorizzativi, la congestione della rete, l’assenza di una visione infrastrutturale integrata costringono gli operatori a delocalizzare verso hub secondari, a costruire impianti ridondanti, a rinunciare alla scala.

 

Intanto, gli Stati Uniti pianificano. Goldman Sachs prevede un aumento del 165% della domanda energetica dei data center americani entro il 2030. Ma quell’aumento è governato, finanziato, abilitato da politiche industriali che mettono insieme attori pubblici e privati. […] In Europa, invece, ci si limita a inseguire l’onda, senza un disegno complessivo, senza strumenti adeguati, senza una cultura del tempo e della velocità.

 

Il rischio è duplice. Da un lato, l’irrilevanza industriale: se l’AI si svilupperà e implementerà altrove, perderemo competenze, attrattività e margini di manovra. Dall’altro, l’ipocrisia ecologica: senza un piano energetico serio, finiremo per affidarci a fonti sporche o a soluzioni di facciata, contraddicendo gli obiettivi climatici che abbiamo fissato con orgoglio.

 

URSULA VON DER LEYEN - DONALD TRUMP

[…]  Serve un piano ambizioso e concreto per l’AI infrastrutturale europeo, al pari del Green Deal. […]

 

Occorre semplificare le autorizzazioni per i data center a basso impatto, favorire lo sviluppo di tecnologie di raffreddamento e di chip ad alta efficienza, istituire una rete pubblico-privata che coordini investimenti strategici in energia, rete e calcolo.

 

Occorre imporre trasparenza energetica agli operatori, promuovere una fiscalità incentivante per i progetti coerenti con gli obiettivi di neutralità carbonica, costruire alleanze industriali in chiave competitiva in grado di sviluppare soluzioni europee nel campo dell’AI sostenibile.

 

data center - intelligenza artificiale

L’AI è il nuovo teatro del potere. E non c’è sovranità tecnologica senza sovranità energetica. Il futuro dell’intelligenza artificiale non sarà deciso nei convegni o nei codici etici, ma nelle centrali elettriche, nei laboratori di chip e nei tavoli strategici dove si disegnano le grandi infrastrutture. Chi domina queste filiere […] scrive le regole dell’economia e della politica di domani. L’Europa ha le risorse, le competenze e il capitale industriale per esserci. Ma deve agire ora. […]

data center - intelligenza artificialeUrsula von der leyen e donald trump a Turnberry in Scozia - foto lapressedata center e energia per sostenere l intelligenza artificiale URSULA VON DER LEYEN - DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA