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1.CRAC CIRIO: 4 ANNI A GERONZI, SENTENZA DEFINITIVA
D ALEMA LETTA GERONZI FOTO ANDREA ARRIGA
(ANSA) - Per il crac Cirio, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a quattro anni di reclusione per il banchiere Cesare Geronzi. Tre anni sono coperti da indulto. La sentenza è definitiva.
2.CRAC CIRIO: CASSAZIONE, NUOVO PROCESSO PER CRAGNOTTI
(ANSA) - Nuovo processo per l'ex patron della Cirio Sergio Cragnotti: la Cassazione ha annullato con rinvio la condanna per il crac della società in relazione al capo d'accusa più grave (la vicenda 'Bombril') per il quale aveva avuto una pena di sette anni di reclusione, diventati otto anni e otto mesi per gli altri reati contestati. Per Cragnotti "è un risultato straordinario", ha detto il difensore Massimo Krogh.
3.CRAC CIRIO:OLTRE A GERONZI CONDANNE DEFINITIVE A 6 IMPUTATI
(ANSA) - La Cassazione ha confermato quasi totalmente il verdetto del 10 aprile 2015 dalla Corte d'Appello di Roma per il crac Cirio. Solo Sergio Cragnotti ha ottenuto "l'annullamento con rinvio alla Corte d'Appello di Roma per nuovo esame del capo I lettera 'E' relativo alla vicenda 'Bombril' per la quale aveva riportato 7 anni di reclusione divenuti poi 8 anni e 8 mesi con gli altri reati".
Bombril, ha spiegato l'avvocato Massimo Krogh difensore di Cragnotti "è il capo fondamentale dal quale partivano i 7 anni di pena base, per questo è un risultato molto positivo". Definitiva invece la condanna a 4 anni di reclusione per l'ex banchiere Cesare Geronzi, per lui 3 anni sono coperti dall'indulto. Definitive inoltre le condanne per il figlio di Cragnotti, Andrea, che aveva 2 anni e 4 mesi di reclusione coperti da indulto e confermata la prescrizione per bancarotta preferenziale per gli altri due figli di Cragnotti Elisabetta e Massimo che in appello avevano ottenuto l'assoluzione per le altre imputazioni.
La Cassazione inoltre ha confermato la condanna a 3 anni e 10 mesi di reclusione per Filippo Fucile, genero di Cragnotti (anche per lui 3 anni coperti da indulto), confermata anche la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per Ettore Quadrani, consigliere di Cirio (anche per lui 3 anni coperti da indulto). Sentenza irrevocabile di condanna a 2 anni di reclusione, coperti da indulto, anche per gli ex funzionari della Banca di Roma Pietro Celestino Locati e Antonio Nottola.
4.CRAC CIRIO: DIFESA RISPARMIATORI, È GIORNO RIVINCITA
(ANSA) - "E' una sentenza molto equilibrata ed è il giorno della rivincita morale e materiale per centinaia di migliaia di risparmiatori traditi che hanno perso tutto nel crac Cirio e che oggi ricevono giustizia dallo Stato". Lo sottolinea l'avvocato Claudio Coratella che rappresenta centinaia di piccoli risparmiatori che sono arrivati fino in Cassazione rifiutando la strada delle transazioni.
"La sentenza della Cassazione prevede immediatamente l'esecutività del risarcimento per il 5% delle somme perse da ciascun risparmiatore danneggiato nel crac Cirio e per ottenerla sarà necessario aspettare il deposito delle motivazioni del verdetto. Poi si aprirà la strada, davanti al giudice civile, per chiedere il risarcimento integrale di tutti i danni subiti e lo chiederemo a tutti gli imputati che sono stati condannati", ha proseguito l'avvocato Coratella.
Inoltre, ha spiegato il legale dei piccoli risparmiatori, "il verdetto della Cassazione consente anche ai risparmiatori che hanno già chiuso con una transazione l'accordo con Unicredit e i funzionari della Banca di Roma, di chiedere al giudice civile il risarcimento danni agli altri imputati del crac Cirio che hanno ricevuto la condanna definitiva. Il popolo dei truffati dal crac dei bond con il marchio dei pomodori pelati ammonta a circa 30-40 mila risparmiatori, alcuni dei quali avevano anche acquistato azioni Cirio dai promoter bancari. Solo una parte di loro ha chiuso accordi transattivi con Unicredit.
5.CRAC CIRIO: DIFESA CRAGNOTTI, APPELLO RIESAMINERÀ TUTTO
(ANSA) - "E' un risultato molto positivo per Cragnotti e i suoi famigliari. Come difensori siamo molto soddisfatti perché la Corte d'Appello dovrà rivalutare tutta la vicenda a partire dal capo principale". Così l'avvocato Massimo Krogh che ha difeso Sergio Cragnotti e i suoi famigliari insieme ai legali Luigi Panella e Nicoletta Piergentili ha commentato il verdetto della Suprema Corte. "Dal verdetto non deriva alcun pregiudizio per i figli di Cragnotti", ha aggiunto Piergentili.
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