LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…
Francesco Spini per "la Stampa"
Il calcio non ha portato i risultati sperati, i voucher del governo non sono arrivati. Gli astri, per Tim, non si sono allineati. Così il cda dell'ex monopolista del telefono in una riunione fiume come non se ne vedevano da tempo, descritta come assai tesa e animata, e terminata in tarda serata, ha preso atto di un terzo trimestre molto difficile, con una sorta di «profit warning» sull'intero 2021 che non darà i risultati previsti in precedenza.
I francesi di Vivendi, primi azionisti col 23,8%, anche a termine riunione mostrano tutto il loro disappunto. Ma andiamo con ordine. Prendendo i soli risultati organici (al netto cioè delle partite non ricorrenti) i ricavi nel terzo trimestre scendono del 2,1% rispetto a un anno fa a 3,83 miliardi, i margini (ebitda) scivolano del 5,9%, dell'8,3% per quanto riguarda il business domestico.
I nove mesi si chiudono così con ricavi in calo dello 0,4% (che diventano -2,2% nel dato contabile) a 11,4 miliardi. L'ebitda scende del 4,4% (del 14,1% nel dato contabile), l'utile operativo scivola del 12,9% a livello organico, del 39,5% sul dato contabile. Alla fine l'utile al 30 settembre passa da 1,17 miliardi a 22 milioni di euro, che sarebbe pari a 342 milioni senza le partite non ricorrenti (che si confronta con 870 milioni di un anno fa).
Dato positivo il debito, che scende di 1,2 miliardi rispetto a fine 2020, a 22,49 miliardi. Viene però rivista al ribasso la guidance, ovvero le stime per il 2021. In particolare i ricavi organici di servizi sono previsti in discesa tra l'1 e il 3% (non più stabili o in leggera discesa come in precedenza); il margine operativo lordo organico viene previsto ora in decremento tra il 4 al 6%. Ovviamente anche i ricavi domestici non saranno stabili ma in discesa tra l'1 e il 3%.
Una situazione che preoccupa non poco il principale azionista di quella che una volta si chiamava Telecom Italia, ossia Vivendi. Fonti vicine alla media company francese riferiscono che il gruppo ha preso atto del fatto che l'attuale andamento dei risultati non è in linea con le aspettative. La stessa fonte riferisce che tuttavia Vivendi si impegna a essere investitore di lungo termine e in quanto tale è determinato a partecipare e contribuire al successo di Tim negli anni.
Vivendi intende accompagnare Tim nel raggiungimento dei suoi obiettivi, in partnership con le istituzioni italiane, nella misura in cui il gruppo potrà contribuire più in generale all'economia italiana come partner di lungo termine. Insomma, l'allarme è rosso, l'impegno invece resta. L'ex monopolista del telefono, guidato dall'ad Luigi Gubitosi, cerca di correre ai ripari. Nel corso del cda si è discusso, in vista della preparazione del piano strategico, di «possibili iniziative di riorganizzazione del gruppo che mirino a valorizzare gli asset e business aziendali». Se ne occuperà l'ad, proseguendo nell'analisi.
bollore de puyfontaine assemblea vivendibollore e de puyfontaine assemblea vivendi
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY…
DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN…
DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA…
DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI –…
DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON…