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IL “CONCERTO” HA SVEGLIATO L’OPPOSIZIONE – IL PD CHIEDE LO STOP ALLA RIFORMA DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA, VOLUTA DAL GOVERNO, CHE “ALLENTA LE REGOLE PER ACCERTARE IL CONCERTO TRA SOCI NELLE OPERAZIONI DI MERCATO”, CHE RENDEREBBE PIÙ DIFFICILE INDIVIDUARE PATTI “OCCULTI” COME QUELLO SU MPS-MEDIOBANCA. LA VERITÀ È CHE L’ACCORDO PER LA SCALATA A PIAZZETTA CUCCIA ERA SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, COME RILEVA BRUNO TABACCI: “ERA GIÀ TUTTO VISIBILE. LA SPINTA DELLA MAGGIORANZA, L'UTILIZZO DEL GOLDEN POWER E LA RIFORMA DEL TESTO UNICO. SONO AZIONI DA REPUBBLICA DELLE BANANE. IL GOVERNO È STATO ARBITRO? NO, HA GIOCATO LA PARTITA…”

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GIANCARLO GIORGETTI E FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE (FOTOMONTAGGIO)

1. L'OPPOSIZIONE ALZA IL TIRO SUL GOVERNO "STOP ALLE NORME SUI PATTI OCCULTI"

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

Non solo l'informativa urgente di Giancarlo Giorgetti in Parlamento. I nuovi elementi sul Mef che emergono dalle carte dell'inchiesta sulla scalata di Mps a Mediobanca spingono il Pd ad alzare il pressing sul governo.

 

Un'altra richiesta è già pronta. Recita così: via la norma che ha riscritto la definizione di «persone che agiscono di concerto». Nel mirino dei dem finisce la riforma del Testo unico della finanza che «allenta le regole per accertare il concerto tra soci nelle operazioni di mercato».

 

elly schlein - foto lapresse

La questione è solo apparentemente tecnica: il passaggio dalle presunzioni assolute a quelle relative permetterà ai soci, per la prima volta, di dimostrare che non esiste un'azione coordinata. Di fatto gli interessati potranno fornire una prova contraria, un'opzione che oggi non è ammessa.

 

E questo - denunciano i dem - ridurrà anche le tutele per gli azionisti di minoranza, oltre «a indebolire la capacità di vigilanza delle autorità».

 

Le nuove regole entreranno in vigore solo dopo l'approvazione definitiva del decreto legislativo che le contiene, ma per il partito guidato da Elly Schlein è la prova di un certo modo di fare dell'esecutivo.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - FRANCESCO MILLERI

«Significa rendere più difficile individuare accordi occulti», scrivono in una nota il responsabile economico del partito, Antonio Misiani, insieme a Cristina Tajani e Virginio Merola, capigruppo nelle commissioni Finanze di Senato e Camera.

 

Dal canto loro, fonti del Mef precisano che la riforma del Tuf «si è limitata ad allineare la disciplina» alla direttiva Ue sulle Opa, «in linea con i principali ordinamenti europei». […]

 

A incalzare il governo sono anche i 5 stelle. Lo fanno con il senatore Mario Turco: «Pretendiamo […] risposte immediate alle nostre interrogazioni e chiediamo che la commissione d'inchiesta sulle banche dedichi priorità assoluta a questa vicenda». Gli attacchi vengono rigettati dall'esecutivo. Il vicepremier Antonio Tajani esprime «massima fiducia nel ministro Giorgetti» […].

 

bruno tabacci 1

2. TABACCI "SUBITO CHIARO CHE NON ERANO ARBITRI MA GIOCAVANO LA PARTITA"

Estratto dell’articolo di Francesco Manacorda per “la Repubblica”

 

«Mai un governo si era permesso di entrare in termini così plateali su una vicenda bancaria. Qui non siamo più all'idea di avere una banca e di controllarla, ma si vuole controllare il sistema nel suo complesso».

 

No, Bruno Tabacci, oggi deputato del pd e alla sua settima legislatura, non sta parlando dopo gli avvisi di garanzia a Caltagirone, Milleri e Lovaglio. Le sue parole sono in un'interrogazione parlamentare dello scorso giugno.

 

luigi lovaglio

Tabacci, aveva la palla di vetro […]?

«Non c'è niente da scherzare perché questa vicenda è un danno grave per il paese. Avevo semplicemente tutti gli elementi a disposizione per capire quello che stava accadendo, a partire dalle modalità del collocamento di quel 15% di Mps da parte del governo. Ma erano elementi chiari a tutti. Solo che io l'ho detto quando nessuno parlava.

Adesso vedo che qualcuno si è svegliato».

 

Immagino che il suo giudizio, dopo l'iniziativa dei pm, non cambi.

«Le ripeto, era già tutto chiaro e visibile. Non solo le modalità di vendita di quella quota di Mps, ma anche ciò che c'è stato prima e dopo.

antonio misiani

 

La spinta della maggioranza, a partire dalle modifiche alle norme sulle liste per il consiglio presentate dai cda, l'utilizzo del golden power per bloccare Unicredit su Banco-Bpm e, adesso, la riforma del Testo unico della finanza che porta la soglia per l'Opa obbligatoria dal 25 al 30%. Sono azioni da repubblica delle banane che mandano un messaggio preciso agli investitori. E oggi la situazione è addirittura peggio di quella del 2005, quando c'erano i "furbetti del quartierino"».

 

Perché?

MPS MEDIOBANCA

«Perché in quel caso ci furono almeno le dimissioni del governatore della Banca d'Italia. Questa volta, mi chiedo, ad esempio, perché la Consob non ha potuto fare quello che doveva fare? A me risulta che ci siano state anche pressioni sul suo presidente. Il governo è stato arbitro? No, ha giocato la partita. E questo non va bene».

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MEDIOBANCA MONTEBASCHI - VIGNETTA BY ROLI PER IL GIORNALONE - LA STAMPA

 

[…]