DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Rosario Dimito per “Il Messaggero”
Il cantiere dell'opv della nuova tranche di Poste italiane, dopo l'ipo del 27 ottobre 2015, è in piena attività. Da domenica scorsa i manager delle 11 banche scelte dal Tesoro come global coordinator, lavorano ininterrottamente al tavolo con Camillo Greco, cfo del gruppo guidato da Matteo Del Fante, con Ubs Europe e White & Case, advisor del Mef che possiede il 65%, di cui il 29,26% diretto, il 35% tramite Cdp.
Il tempo stringe perché la finestra dovrebbe aprirsi lunedì 21: c'è un filing on going con la Consob e la prossima settimana dovrebbe esserci il deposito formale del prospetto. Allo stato non dovrebbero nascere intoppi per l'ok da intralciare la road map.
giancarlo giorgetti in conferenza stampa 5
Finora pur mancando meno di due settimane, secondo quanto ricostruito da fonti vicine al dossier, si sarebbero consolidati alcuni orientamenti. Il prezzo delle azioni. Siccome il titolo viene trattato giornalmente in Borsa, l'orientamento degli istituti condiviso dal top management e dal venditore, sarebbe quello di lasciare che il range che dovrebbe essere fissato venerdì 25, sia orientato dal mercato. Ieri il titolo ha chiuso a 12,66%, (- 0,43%), a fronte di un indicatore di prezzo medio degli ultimi sei mesi, abbastanza in linea: 12,26 euro.
Non dovrebbe esserci né sconto né premio per l'offerta di vendita di cui una fetta molto ampia destinata al pubblico retail che è rappresentato dai clienti dei 12.755 uffici postali sparsi sul territorio nazionale. [...]
MATTARELLA PAROLIN GIORGETTI VESPA LA RUSSA DEL FANTE
Per dare maggiore ampiezza a questa offerta, è stata prevista la novità di questa operazione, la prima privatizzazione (da luglio 2016) che coinvolge anche i piccoli risparmiatori: sarà la prima offerta pubblica di vendita di una società pubblica in versione digitale, con l'Internet banking. Per venire incontro alle esigenze dei risparmiatori, ci sarebbe la convergenza di indicare il lotto minimo in 250 pezzi, anche se questo punto è ancora oggetto di confronto fra le banche, Poste e Tesoro.
Lo sconto invece sarà riservato al pacchetto destinato ai 120 mila circa dipendenti: si sta valutando di concedere loro la stessa facoltà di altri collocamenti, cioè di utilizzare il tfr.
Assieme al valore di riferimento, il tavolo avrebbe individuato la quota del 13,5% circa da immettere sul mercato per un controvalore di 2,2 miliardi da destinare alla riduzione del debito pubblico, diluendo il Mef al 51,5% circa. Lo Stato intende mantenere il 50% più una azione, ma lascia un pacchetto a disposizione della green shoe, che è la facoltà per l'emittente di aumentare la dimensione dell'offerta in modo da rispondere in modo adeguato alla domanda di titoli da parte degli investitori. [...]
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