ANCHE PARIGI HA IL SUO CDB - IL “DE BENEDETTI FRANCESE”, IL GANZO MATTHIEU PIGASSE, HA CAPITO CHE CON I GIORNALI NON SI FANNO SOLDI MA SI PUNTELLA IL POTERE: ECCO PERCHÉ VUOLE “LIBÉRATION” - PIGASSE POSSIEDE GIÀ IL SETTIMANALE “INROCKUPTIBLES”, IL 15% DELL’HUFFINGTON POST FRANCESE E, INSIEME A XAVIER NIEL E PIERRE BERGÉ, HA LA MAGGIORANZA DE “LE MONDE” - CON LO STRAPOTERE NEI MEDIA HA GIOCO FACILE NEL FARE L’EMINENZA GRIGIA DI HOLLANDE…

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David Carretta per "il Foglio"

Bruxelles. Citizen Kein, Rupert Murdoch o Carlo De Benedetti? Oppure l'eminenza grigia che, tra conflitti di interesse e reti di influenza, tira le fila della presidenza Hollande? Matthieu Pigasse, banchiere ed editore, starebbe trattando con Edouard de Rothschild l'acquisto di Libération, lo storico quotidiano della sinistra francese che, solo qualche giorno fa, invitava il "ricco coglione" Bernard Arnault a "togliersi dai piedi" ("Casse-toi riche con!"), dopo la sua richiesta di ottenere la cittadinanza belga per un eventuale esilio fiscale.

L'indiscrezione della LettreA - pubblicazione ben informata sui dietro le quinte del potere economico e politico in Francia - non è stata confermata da Pigasse. Ma già da qualche mese circola la voce di un interessamento per Libé. Il padrone della banca Lazard in Francia si è scoperto appassionato dell'editoria. Il primo sfizio è stato il settimanale Inrockuptibles. Poi, nel 2010, si è associato a Xavier Niel (proprietario dell'operatore delle telecomunicazioni Free) e Pierre Bergé (imprenditore del lusso) per acquisire la maggioranza del Monde.

Alla fine dello scorso anno, ha comprato il 15 per cento della versione francese dell'Huffington Post, di cui il Monde detiene il 34 per cento. Per diventare proprietario di Libé - del ricchissimo Edouard de Rothschild e degli eredi di Carlo Caracciolo - Pigasse dovrebbe sborsare dai 20 ai 25 milioni di euro, dicono i beninformati.

Più qualche altro milione per stabilizzare i conti di un giornale che, sotto la direzione di Nicolas Demorand e grazie all'interesse per le presidenziali, è riuscito a rilanciare le vendite. Per Pigasse i media non sono soltanto una passione, semmai lo strumento con cui esercitare la propria influenza e rafforzare la rete di potere.

La direzione editoriale dell'Huffington Post è andata ad Anne Sinclair, ex moglie di Dominique Strauss- Kahn, di cui Pigasse era stato consigliere al ministero delle Finanze alla fine degli anni Novanta. Alla guida degli Inrockuptibles è stata paracadutata Audrey Pulvar, compagna del ministro socialista al Rilancio produttivo Arnaud Montebourg, licenziata dalla televisione pubblica per evidente conflitto di interesse. Per gestire sia il sito sia il settimanale, Pigasse aveva scelto un ex consigliere di Lionel Jospin, David Kessler.

Salvo vederselo "soffiare" dall'Eliseo, dove Kessler è diventato il consigliere sui media di François Hollande. Pigasse è "terribile per la stampa francese", spiega sul suo blog Jean Quatremer, corrispondente a Bruxelles di Libération: il banchiere socialista dice "brutalmente ai giornalisti che è chi possiede i soldi a decidere", a prescindere da deontologia e indipendenza. Anche la destra ha i suoi influenti industriali- editori: Serge Dassault per il Figaro e Martin Bouygues per Tf1.

Secondo Quatremer, la "attitudine disinvolta" di Pigasse sorprende "un po' di più da parte di un uomo di sinistra". Quanto a linea editoriale, gli uomini e le donne di Pigasse si definiscono liberi e indipendenti. Ma, a ben guardare, l'Huffington Post sembra un bollettino della propaganda socialista, mentre gli Inrockuptibles appaiono meno incorruttibili della precedente gestione.

Anche la linea dell'Eliseo sulla crisi della zona euro potrebbe essere influenzata da Pigasse: nei consessi europei, Hollande è uno dei grandi difensori della Grecia, il cui governo è consigliato dalla banca Lazard. Quanto a gratitudine, i socialisti non lesinano. Lazard ha ottenuto dal ministero dell'Economia, senza gara d'appalto, il mandato di consigliare il governo nella creazione della Banca pubblica di investimento voluta con forza da Hollande.

Ieri il Point ha svelato che il 26 luglio, quindici giorni dopo aver nominato la Pulvar direttrice degli Inrockuptibles, Pigasse aveva incontrato a Bercy il ministro del Rilancio produttivo Montebourg. Dopo altre due settimane, Lazard ha ottenuto il mandato per la Banca pubblica di investimento. Ma la firma potrebbe anche essere quella del ministro delle Finanze, Pierre Moscovici, altra personalità legata a Strauss-Kahn e - come ha scritto il Point - vecchio amico di Pigasse.

 

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