DONALD D’ARABIA – IL PRINCIPE SAUDITA, BIN SALMAN, SARÀ RICEVUTO DA TRUMP DOMANI ALLA CASA BIANCA. IN PROGRAMMA CI SONO ACCORDI SULLA SICUREZZA, SUI CHIP PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E TECNOLOGIA NUCLEARE (MA ANCHE GLI AFFARI DELLA TRUMP ORGANIZATION) – I SAUDITI VOGLIONO DAGLI USA 48 CACCIA F35, MA NETANYAHU HA CHIESTO A TRUMP DI PORRE COME CONDIZIONE PER LA VENDITA DEI JET LA NORMALIZZAZIONE DEI RAPPORTI CON ISRAELE – IL TYCOON PUNTA A FAR ENTRARE RIAD NEGLI ACCORDI DI ABRAMO MA BIN SALMAN PRETENDE “UN CAMMINO IRREVERSIBILE” VERSO LO STATO PALESTINESE…

Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

trump bin salman riad

La visita, martedì, del principe saudita Mohammed bin Salman alla Casa Bianca avviene dopo settimane di discussioni tra i due Paesi. In programma ci sono accordi sulla sicurezza, sui chip per l’Intelligenza artificiale e tecnologia nucleare. [...]

I sauditi dovrebbero riuscire a portare a casa martedì un patto per la difesa, non un vero trattato che dovrebbe passare dal Senato, ma garanzie simili a quelle date al Qatar due mesi fa con un ordine esecutivo (revocabile da futuri presidenti). Il principe Mbs lo considera cruciale per la sua Visione 2030, la trasformazione del regno per diversificare l’economia dal petrolio e aprirla a investimenti stranieri.

I sauditi vogliono anche 48 caccia F35 e ci sono segnali che Trump voglia venderli (costano 100 milioni di dollari l’uno), ma secondo il sito Axios Israele (al momento l’unico Paese della regione ad avere gli F35) vuole che la normalizzazione con lo Stato ebraico venga posta come condizione per la vendita ai sauditi.

DONALD TRUMP - MOHAMMED BIN SALMAN - MEME BY VUKIC

Trump ha detto al principe Mbs che, con la fine della guerra a Gaza, si aspetta che Riad inizi la normalizzazione con Israele. «Spero che l’Arabia saudita entrerà abbastanza presto negli Accordi di Abramo», ha detto ai giornalisti. Ma il problema principale resta la richiesta saudita di «un cammino credibile, irreversibile e con tempi definiti» verso lo Stato palestinese, cosa che Netanyahu ha rifiutato.

Sarà la prima volta che Mbs visita gli Stati Uniti dopo l’uccisione del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi nel consolato saudita di Istanbul, approvata — secondo l’intelligence Usa — dal principe 40enne [...]

I sauditi vogliono importare chip per l’intelligenza artificiale da Nvidia e Advanced Micro Devices; Washington ha ristretto dal 2023 le esportazioni per i timori sui legami tra Riad e Cina (preoccupazione sollevata in un rapporto di intelligence del Pentagono anche per la vendita di F35).

jamal khashoggi

A maggio, quando Trump visitò Riad, tra gli accordi annunciati per 600 milioni era inclusa la creazione di «data center» nel regno. Ma sei mesi dopo non sono arrivate ancora le licenze per i chip (che invece gli Emirati hanno da poco avuto) [...]

Un altro tema è l’energia atomica: Riad vuole costruire reattori nucleari, ma un accordo bilaterale richiede la ratifica del Congresso. Nel terzo trimestre il Public Investment Fund (Pif), fondo di investimento pubblico saudita e principale veicolo per i piani di diversificazione dell’economia di Mbs, ha ulteriormente ridotto la partecipazione in molte posizioni in azioni statunitensi mentre aumenta gli investimenti infrastrutturali in patria.

Il valore del portafoglio del Pif in titoli americani è sceso a 19,4 miliardi di dollari, il 18% in meno rispetto al periodo precedente. Il Pif è comunque il principale investitore nel gruppo che acquisirà Electronic Arts (videogiochi) insieme ad Affinity Partners (del genero di Trump da poco tornato a fare da consigliere per il Medio Oriente, Jared Kushner). I prezzi più bassi del petrolio negli ultimi anni hanno danneggiato le finanze di Riad (ma aiutato Trump riducendo il costo della benzina).

BIN SALABIM - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Alcuni progetti commerciali promossi dall’amministrazione Trump erano già in ballo prima della sua rielezione, scrive il New York Times . Alla fine del 2024 il ramo internazionale di una azienda immobiliare saudita, Dar Global, era già in affari con la Trump Organization e ora stanno pianificando altri due progetti nel regno, due a Riad e una torre a Gedda, col marchio Trump (la licenza del nome porta milioni di dollari alla famiglia del presidente).

Ora la Trump Organization tratta per acquisire una proprietà in uno dei progetti sauditi del Pif per la trasformazione della storica città di Diriyah in destinazione di lusso, con hotel, negozi e uffici.

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