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TRUMP DICHIARA GUERRA ALL’UNIONE EUROPEA: DAL PRIMO GIUGNO GLI STATI UNITI IMPORRANNO TARIFFE AL 50% PER GLI STATI DELL’UE. AVVISATE LA “PONTIERA” GIORGIA MELONI, CHE SI ERA AUTO-CELEBRATA COME MEDIATRICE TRA BRUXELLES E WASHINGTON – IL TYCOON: “LE DISCUSSIONI NON PORTANO A NULLA. LE LORO BARRIERE COMMERCIALI HANNO PORTATO A UN DEFICIT COMMERCIALE DI OLTRE 250 MILIARDI ALL'ANNO” - GLI EUROPEI SI PORTANO AVANTI E SONO PRONTI A SPALANCARE LE PORTE AI CINESI: STAMANI IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, HA PARLATO CON XI JINPING...

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I DAZI DI DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

DAZI: TRUMP, TARIFFE AL 50% PER UE DA GIUGNO, DISCUSSIONI NON PORTANO A NULLA

(LaPresse) - "L'Unione Europea, che è stata costituita con l'obiettivo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in materia di commercio, si è rivelata molto difficile da affrontare.

 

Le loro potenti barriere commerciali, le imposte sull'Iva, le ridicole sanzioni alle imprese, le barriere commerciali non monetarie, le manipolazioni monetarie, le cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane e altro ancora hanno portato a un deficit commerciale con gli Stati Uniti di oltre 250.000.000 di dollari all'anno, una cifra del tutto inaccettabile".

 

ursula von der leyen volodymyr zelensky

Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un post su Truth, affermando che "le nostre discussioni con loro non stanno portando a nulla. Pertanto, raccomando l'introduzione di un dazio del 50% sull'Unione Europea a partire dal 1° giugno 2025".

 

"Non è previsto alcun dazio se il prodotto è costruito o fabbricato negli Stati Uniti. Grazie per l'attenzione dedicata a questa questione!", ha aggiunto. 

 

Dazi, FT: Ue e Usa troppo lontani e si parlano solo con lettere

(askanews) - Stati Uniti e Unione europea "restano troppo lontani" nelle trattative sui dazi commerciali e negli scambi di comunicazioni scritte avute finora hanno compiuto "pochi progressi concreti".

 

TELECINESI - MEME BY EMILIANO CARLI

Lo riporta il Financial Times, citando diverse fonti anonime vicine alle trattative, iniziate dopo che l'amministrazione Trump ha deciso una tregua di 90 giorni sui nuovi dazi "reciproci".

 

Una terza fonte, che viene accreditata di essere aggiornata sulle interazioni tra le parti, si dice "non ottimista" sul raggiungimento di un accordo prima della scadenza del termine. "Scambiarsi lettere non è fare progressi - afferma questa fonte -. Non stanno andando da nessuna parte".

 

Secondo il quotidiano finanziario, i delegati Usa stanno premendo sull'Ue affinché "riduca in maniera unilaterale i suoi dazi sui beni importati dagli Usa", con una mossa equivalente a quella decisa al Regno Unito.

 

Gli Usa sono insoddisfatti che ad oggi l'Ue si sia limitata ad offrire una riduzione parallela dei dazi e che non intende mettere su un tavolo negoziale anche la sua proposta di Digital tax.

 

Maros sefcovic

Un appuntamento chiave, e in questo caso non a colpi di missive ma faccia a faccia, è previsto a giugno, a Parigi, tra il rappresentante al Commercio degli Stati Uniti, Jamieson Lee Greer e il Commissario Ue responsabile del Commercio, Maros Sefcovic.

 

Vista la località non si possono quindi escludere "incursioni" del padrone di casa, il presidente francese Emmanuel Macron. In caso di mancato accordo Washington potrebbe riattivare il dazi supplementari al 20%, oltre a quelli base del 10% ancora in vigore sull'import dalla Ue, salvo acciaio, alluminio e componenti per le auto, su cui i dazi Usa salgono al 25%

Maros Sefcovic - foto lapresse

il video del ministero degli esteri cinese contro i dazi di trump 3

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