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DAGONEWS
La strada del cambiamento di proprietà nella Banca del Fucino sembra ormai segnata. La storica Banca dell‘aristocrazia papalina fondata e gestita dalla famiglia Torlonia sin dal 1923, dopo tre anni di tribolazioni e false piste, ha trovato un accordo con importanti azionisti di Igea Banca (una start up bancaria romana molto dinamica e in crescita e di cui è da poco Presidente Mauro Masi) per cui, se tutto andrà bene, entreranno a breve in posizione di controllo nel capitale del Fucino.
PAOLO VI CON ALESSANDRO TORLONIA E ASPRENO COLONNA ULTIMI ASSISTENTI AL SOGLIO PONTIFICIO
A quanto risulta a Dagospia, l’operazione, molto ben vista dalla Banca d’Italia, prevede come azionisti di riferimento: il gruppo GGG di Giorgio Girondi (industriale mantovano che produce filtri per auto con fabbriche in Cina e importanti interessi finanziari in Gran Bretagna e di cui si è recentemente parlato come un possibile acquirente dello stadio della Roma), due Fondazioni bancarie (una lombarda e una abruzzese); parteciperà all’operazione anche il Fondo Interbancario con un prestito subordinato.
I Torlonia resteranno nel gruppo con una quota di minoranza anche per preservare il brand storico; a Dagospia risulta che un esponente della famiglia sarà vice presidente nel rinnovato Istituto Fucino-Igea.
ALESSANDRO POMA MURIALDO GIUSEPPE DI PAOLAmauro masi ingrid muccitelli
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