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DOPO QUOTIDIANI E TV, CAIRO VUOLE COMPERE LE PALLE AL CAV PURE NEI LIBRI - PRONTA AL LANCIO “SOLFERINO 26”, L’ANTI MONDADORI - DOPO LA VENDITA DELLA RIZZOLI LIBRI A SEGRATE, URBANETTO PREPARA IL RITORNO NEL SETTORE CON UN ALTRO MARCHIO - DUBBI SUL BRAND: LA REDAZIONE DEL "CORRIERE" E’ IN VIA SOLFERINO 28. AL 26 C’E’ LA FONDAZIONE...

 

Paolo Bianchi per Libero Quotidiano

 

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Novità nel Magico mondo dell' editoria libraria. Le nostre fonti la chiamano "Solferino 26". Aperta la discussione sul nome, ma è certo che Urbano Cairo, probabilmente l' editore più dinamico d' Italia, vara un nuovo bastimento da far galleggiare sulle acque infide (e a volte stagnanti) di un settore affollatissimo e dove le battaglie navali sono quotidiane. E comunque, riorganizza la propria flotta.

 

Nel gruppo, che fa capo alla società madre Cairo Communication, da un decennio c' è posto anche per i libri, con un catalogo partito con titoli commerciali, sia di narrativa italiana e straniera, sia di saggistica, e poi ampliatosi anche a proposte più letterarie e di ricerca. Vendite da alta classifica per l' annuale oroscopo di Paolo Fox, per dire, ma anche una bella selezione di autori italiani e stranieri. Senza contare i cataloghi d' arte e i libri illustrati, per esempio l' annuale Catalogo dell' Arte Moderna, un classico, prodotto sotto il marchio dell' Editoriale Giorgio Mondadori.

 

IL MARCHIO

libreria rizzoli new york imageslibreria rizzoli new york images

Già. Perché qui sta un punto. L' attenzione che Cairo ha sempre dedicato ai nomi, ai brand. Per esempio, quando acquisì l' Editoriale Giorgio Mondadori nel 1999, mantenne marchi e loghi che, nell' ambito delle riviste illustrate di settore (Airone, Bell' Italia, Bell' Europa, Arte, eccetera) offrivano una garanzia per i lettori. Non cedette insomma alla vanità di etichettare ogni cosa col proprio nome, sapendo che ne avrebbe avuto vantaggio dal punto di vista del marketing. Su una dozzina di altri periodici di taglio popolare lanciati in seguito (come Di Più, Diva e Donna e Giallo) è finito invece il marchio Cairoeditore con il logo a forma di occhio, un occhio che non perde mai di vista il business.

 

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Ma il 2016 è stato l' anno del colpo grosso, dell' acquisizione di Rcs Mediagroup, e quindi del Corriere della Sera, della Gazzetta dello Sport, e di una serie di periodici come Oggi e Amica, tanto per dirne un paio. La sezioni libri invece era passata a Mondadori (costituendo quella che in gergo si chiama oggi "Mondazzoli"). La nuova imbarcazione (proseguendo nella metafora navale) servirà a consolidare la presenza nel settore libri, probabilmente caratterizzando meglio i settori, aumentando la produzione, intensificando la distribuzione e sfruttando le possibilità offerte dalle cosiddette sinergie nel nuovo assetto proprietario.

 

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Che cosa stia succedendo di preciso ancora non lo sappiamo, perché progetti e modalità esecutive sono in corso, ma ieri l' editore era presente a una riunione decisiva. Una quaestio aperta è il nome della nuova entità, che in un primo tempo doveva chiamarsi "Solferino 26", a richiamare l' indirizzo milanese del Corsera. Senonché, già all' interno della casa editrice è partito qualche muso lungo.

 

Avrebbe senso chiamare un settore librario con un nome che ricorda un quotidiano, sia pure un quotidiano prestigioso, dunque un altro genere di carta stampata, perché un conto sono i giornali e un conto sono i libri? Oltretutto, anche dal punto di vista commerciale l' idea ad alcuni non piace. A parte il fatto che l' indirizzo del Corriere comprende anche il civico 28, e considerato che a ben pochi fra i lettori italiani, anche i più colti, un tale recapito potrebbe far scattare interessanti associazioni di idee, ancora non si capisce che fine farebbe invece il marchio "Cairo" che appare da dieci anni sulle copertine dei libri e che è stato senza dubbio un investimento, ormai riconosciuto da lettori e librai.

URBANO CAIROURBANO CAIRO

 

LA SEDE

C' è poi il fatto, solo apparentemente secondario, che un nome del genere porti come si suol dire sfiga, dato che la storica sede del Corrierone è stata venduta quattro anni fa (è tutto in affitto a due milioni all' anno), tanto che perfino la Gazzetta dello Sport ha già traslocato da un pezzo dal salotto buono di Brera alla meno eccitante periferia di via Rizzoli (metrò Crescenzago), a pochi metri da quello che fu l' ingresso principale della casa editrice ai bei tempi, e dove ora giace come una reliquia dimenticata il busto impolverato del fondatore Angelo Rizzoli.

Sede del Corriere della Sera in via SolferinoSede del Corriere della Sera in via Solferino

 

C' è anche la questione della disponibilità del marchio Rcs, che creerebbe però qualche confusione con Rcs Libri, cioè con il marchio librario Rizzoli, come si è detto oggi di proprietà della berlusconiana Mondadori. In pratica, ancora una volta - stavolta sui libri - Cairo si pone in contrapposizione diretta con Berlusconi. Ma nomi a parte, e mentre ciascuno si preoccupa di inopportune intrusioni dei nuovi colleghi, ci sarà da divertirsi a vedere come Cairo, il resuscitatore di aziende decotte, si giocherà la partita, anzi la naumachia, del fare e diffondere libri.