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Giuliano Balestreri e Sara Bennewitz
L'icona del punk anni '70 abbandona l'immagine grunge di Anarchy in the Uk per indossare il cappello del lusso. La famiglia Griggs, proprietaria dei Dr. Martens, ha infatti accettato l'offerta da 300 milioni di sterline del fondo di private equity Permira. Lo stesso che nel 2007 rilevò Valentino dalla famiglia Marzotto prima di cederlo nell'estate 2012 al Qatar e che ancora oggi ha in portafoglio Hugo Boss.
Un salto notevole per le scarpe indossate dai Sex Pistols e dagli Who, ma d'altra parte la trasformazione era già in corso da qualche anno quando dopo gli anfibi sono arrivate le scarpe "da passeggio" e i Dr. Martens hanno iniziato ad apparire anche ai piedi delle star: da Emma Watson a Rihanna.
E così, nonostante l'età e piccole crisi periodiche, gli anfibi con le cuciture gialle continuano a vendere bene. Lo scorso anno il gruppo ha fatturato 110 milioni di sterline (poco meno di 130 milioni di euro) per un utile pre-tasse oltre i 13 milioni (15 milioni di euro). Una quota della cessione andrà anche agli eredi dei fondatori: i tedeschi Klaus Maertens e il suo socio Herbert Funck.
Fu il primo, dottore dell'esercito tedesco durante la Seconda Guerra mondiale (da qui il nome Dottor Martens), a inventare gli scarponcini con la suola ad aria perché quelli in dotazione erano troppo scomodi per il suo piede malandato. Il successo, però, arrivò solo dopo l'incontro con il lussemburghese Funck, che spinse le vendite e attirò l'attenzione di Griggs nel 1960.
Adesso per gli anfibi più celebri del mondo si apre una nuova fase. I piani di Permira sono ambiziosi e passano per un rilancio del marchio a livello internazionale con l'obiettivo di conquistare anche il mercato asiatico. Magari sfruttando l'immagine di attori e cantanti che non riescono a fare a meno dei Dr. Martens.
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