DRAGHI PROMETTE: “PRONTI A TUTTO PER L’EURO”, E LE BORSE IMPAZZISCONO: MILANO +5,6%, SPREAD CROLLA A 475 - ARRIVA SUBITO LAGARDE A ROVINARE LA FESTA: “IL RISCHIO NUMERO 1 È IL BINOMIO DEFICIT-DEBITO AMERICANO” - FISCO, ACCORDO ANTIEVASIONE CON 5 PAESI (VIRTUOSI) - AUTO, MARPIONNE: “È UN BAGNO DI SANGUE SUI PREZZI E SUI MARGINI” - INSIDER TRADING: SI DIMETTE L’AD DI NOMURA, GIGANTE GIAPPONESE - MONDADORI, UTILE IN CALO - LLOYDS IN PERDITA…

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1 - BORSA: DRAGHI METTE IL TURBO AI LISTINI, MILANO E MADRID SUPER A +5,6%
Radiocor - Mario Draghi mette il turbo alle Borse europee con Milano e Madrid superstar con rialzi superiori al 5%. Dopo le parole del presidente della Bce, che ha chiarito come l'euro verra' salvato a ogni costo, un'ondata di acquisti e' affluita sui listini e in particolare sui titoli finanziari, duramente penalizzati nei giorni scorsi. Cosi', a Piazza Affari, dove l'Ftse Mib e' balzato del 5,62%, le migliori - oltre a Mediaset (+9,6%) - sono Mps, Generali e Unicredit, tutte con rialzi superiori al 9%.

Recuperano terreno anche le utility con A2A (+7,4%) ed Enel Green Power (+6%) mentre tra i titoli meno brillanti spiccano Fiat (+0,9%), che sconta il momento difficile per l'auto europea, Tenaris (+2,1%) e Telecom Italia (+2,8%) dopo lo stop della cedola e il taglio dei target di Telefonica. Sul resto del listino pagano dazio Hera (-5,2%) dopo il via libera all'aggregazione con Acegas-Aps e ancora Fondiaria Sai (-5,8%). In forte calo lo spread Btp-Bund, attorno a 475 punti base, mentre l'eu ro e' a un passo da quota 1,23 dollari, per la precisione a 1,229. Avanza il petrolio, con il Wti che si attesta a 89,59 dollari al barile.

2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND STABILE SOTTO 480 PUNTI BASE
(LaPresse) - Dopo essere sceso di oltre 40 punti si attesta a 476 lo spread tra Btp e Bund a 10 anni nel tardo pomeriggio di scambi, con il rendimento dei decennali italiani sul mercato secondario al 6,08%.

3 - BORSA, EUROPA: LONDRA +1,36%, FRANCOFORTE +2,75%, PARIGI +4,07%
(LaPresse) - Chiusura positiva per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra sale dell'1,36% a 5.573,16 punti, il Dax di Francoforte avanza del 2,75% a 6.582,96 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento del 4,07% a 3.207,12 punti. Ad Atene il Ftse Athex 20 perde invece lo 0,64% a 208,14 punti.

4 - OSSIGENO DI DRAGHI,PRONTI A TUTTO PER EURO
Sandro Verginelli per l'ANSA - Se i mercati avevano bisogno di una boccata d'ossigeno, di una ventata di fiducia ecco qua il messaggio 'forte e chiaro' arrivato dalla Lancester House di Londra, dal presidente della Bce, Mario Draghi. Poche parole ma più incisive di un'iniezione di liquidità della Bce ("Siamo pronti a tutto per salvare l'euro") che sono riuscite nel miracolo di rafforzare i mercati e depotenziare lo spread , sceso sotto i 500 punti nel giro di 10 minuti dai 520 dell'apertura, per attestarsi sui 480 punti alle 13.10. Anche le borsa, subito balzata da +0,60% ad un +2% per poi segnare un avanzamento del 3.75% attorno alle 13.15.

Sarà stato lo 'spirito' olimpico che aleggia sulla capitale britannica a poco più di 24 ore dall'inaugurazione dei Giochi o forse la necessità di mandare segnali alla speculazione galoppante degli ultimi giorni, tant'é che il presidente della Bce è riuscito nell'intento. Ospite del premier britannico David Cameron, insieme ai colleghi della Banca d'Inghilterra, Mervin King, della Banca del Messico Agustin Carstens e del Brasile, Alexandre Tombini, il numero uno dell'Eurotower ha ricordato "i progressi straordinari compiuti dall'area euro negli ultmi sei mesi", un periodo turbolento che ha messo a dura prova la tenuta del sistema che ora - è il massaggio che parte da Londra all'indirizzo di Bruxelles e dei Paesi big dell'eurozona - dovra marciare più fore ma soprattutto "più unito".

"L'euro è irreversibile e la Bce è pronta a fare tutto il necessario per salvare la moneta unica", il preambolo di Draghi che ha ripetuto ancora una volta come "l'area euro è più forte di quanto non le venga riconosciuto" ed "é impensabile immaginare la possibilità che un Paese possa uscire dall'eurozona". I firewall (lo scudo antispeculazione), ha aggiunto, "sono pronti a funzionare meglio che in passato", però è necessario uscirne dalla frammentazione finanziaria", arrivare ad una vera unione bancaria, finanziaria e fiscale, anche perché - ha lamentato Draghi - il mercato interbancario tra i vari Paesi non sta funzionando al meglio".

Comunque, prima o poi, "si arriverà alla condivisione della sovranità nazionale Ue". Un invito, tra l'altro, chesto in presa diretta al presidente della Bce dall'ad di Vodafone, Vittorio Colao, ospite della ristrettissima platea della Lancester House. Il manager italiano, al termine dell'intervento di Draghi, lo ha bonariamente provocato chiedendo a se non fosse l'ora di dire "forte e chiaro" che solo "l'unione politica in Europa è in grado di placare i mercati". Diplomatica ma realistica la risposta di Draghi che ha sostenuto che "ora le cose si stanno muovendo molto rapidamente".

Il problema di fondo, o meglio il retaggio che la crisi si porta dietro, ha aggiunto, "é che negli ultimi 10 anni, sia a livello nazionale che a livello europeo, i governi non hanno fatto nulla". Aprendo i lavori della conferenza, blindatissima, anche in qualità di padrone di casa, il premier britannico David Cameron, si era mostrato altrettanto fiducioso nello scacciare i fantasmi della crisi (che ha intaccato anche il Pil nazionale, -0,7% nel II trimestre): "Dallo scoppio della crisi - ha ricordato - il mondo è cresciuto del 20%. Ma non l'Europa. I paesi europei che ce la faranno saranno quelli che prenderanno scelte difficili per tenere sotto controllo il debito". "Da parte nostra - ha concluso - stiamo portando a termine il riordino del suo sistema finanziario, a cominciare dal taglio del deficit".

5 - LAGARDE, RISCHIO NUMERO 1 E' DEFICIT-DEBITO USA
(ANSA) - Il primo rischio nei confronti dell'economia mondiale è la doppietta "deficit-debito" degli USA. Lo ha detto il numero uno del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, alla Global Investment Conference di Londra.

"In USA - ha proseguito Lagarde - non ci sono però 17 governi e 17 corti supreme, quindi dovrebbe essere più facile gestire questo problema". Il numero uno dell'FMI ha poi indicato nei "prezzi del petrolio" un altro rischio alla crescita mondiale. Riguardo all'euro, Lagarde ha affermato che Mario Draghi "ha già detto abbastanza".

6 - CAMERON,GOVERNO GB RIORDINA SISTEMA, TAGLIERA' DEFICIT
(ANSA) - Il governo britannico sta portando a termine il riordino del suo sistema finanziario, a cominciare dal taglio del deficit. Così il premier britannico David Cameron che ha aperto la Global Investmnt Conference a Londra, dove sono anche attesi gli interventi del presidente della Bce, Mario Draghi, e del direttore del Fmi, Christine Lagarde.

7 - MOSCOVICI: OPZIONE INTERVENTI BCE ED EFSF NON SIA LETTERA MORTA
(LaPresse/AP) - "Questa dimensione di intervento sul mercato non dovrebbe rimanere lettera morta". Lo ha affermato il ministro all'Economia della Francia, Pierre Moscovici, a proposito della possibilità che Bce e fondo salva-Stati Efsf acquistino titoli di Stato. "L'opzione va approfondita", ha aggiunto Moscovici che ha chiesto ieri insieme con il suo omologo spagnolo, Luis de Guindos, di accelerare sull'attuazione delle decisioni dell'ultimo vertice Ue.

8 - FISCO, ACCORDO ITALIA CON 5 PAESI SU MODELLO LOTTA EVASIONE
(LaPresse) - Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti hanno definito un modello di accordo intergovernativo con il comune obiettivo di intensificare la lotta all'evasione fiscale internazionale e di adottare l'approccio degli statunitense per lo scambio di informazioni. E' quanto si legge in un comunicato del ministero dell'Economia, che sottolinea che l'intesa è finalizzata all'applicazione del Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA).

"Il Modello - spiega il Mef - costituisce una tappa importante nel contrasto all'evasione fiscale internazionale mediante lo scambio automatico di informazioni. Infatti, in base agli accordi bilaterali che verranno stipulati sulla base di tale modello, verranno scambiate a livello statale su base automatica, ai sensi delle vigenti convezioni contro le doppie imposizioni, in entrambe le direzioni (da e verso gli Stati Uniti), determinate informazioni che le istituzioni finanziarie forniranno alle rispettive autorità fiscali". In questo modo, aggiunge via XX Settembre, "verrà eliminata la necessità per le istituzioni finanziarie interessate di dovere ricorrere a singoli accordi di natura contrattuale con le autorità fiscali statunitensi".

9 - AUTO, MARCHIONNE: BAGNO DI SANGUE CON POLITICA PREZZI VOLKSWAGEN
(LaPresse) - "E' un bagno di sangue sui prezzi ed è un bagno di sangue sui margini". Così l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, definisce la politica dei prezzi di Volkswagen in un'intervista all'International Herald Tribune, in cui spiega che la crisi del settore auto europeo è senza precedenti. "Non l'ho mai visto così male - ha detto Marchionne - tutte le questioni che affligono l'industria, irrisolte per un certo numero di anni, sono venute allo scoperto".

10 - GIAPPONE, AD BANCA NOMURA SI DIMETTE PER SCANDALO INSIDER TRADING
(LaPresse/AP) - Kenichi Watanabe, amministratore delegato della banca giapponese Nomura, ha rassegnato le proprie dimissioni a causa dello scandalo di insider trading che ha travolto la compagnia. L'annuncio è stato dato oggi dallo stesso Watanabe a Tokyo in conferenza stampa. Anche Takumi Shibata, altro alto dirigente della banca, ha dato le dimissioni. Il 59enne Watanabe sarà sostituito dal Koji Nagai, presidente della Nomura securities, che fa parte dell'impero bancario Nomura.

Lo scandalo è emerso in seguito all'avvio delle indagini da parte degli enti regolatori giapponesi sulla Nomura securities, per fughe di informazioni a favore dei clienti in vista delle offerte risalenti al 2010 per la compagnia energetica Inpex, per il gruppo finanziario Mizuho e per la Tepco. La Nomura ha ammesso che parte del suo personale è coinvolto nella fuga di informazioni. Watanabe abbandona dopo quattro anni in carica come amministratore delegato.

11 - MPS: DOMANI SCIOPERO NAZIONALE CONTRO NUOVO PIANO
(ANSA) - Domani sciopero in tutta Italia per i lavoratori del gruppo Montepaschi, che si asterranno dal lavoro per l'intera giornata. E' quanto proclamato dai sindacati Fisac-Cgil, Fiba-Cisl, Uilca-Uil, Ugl Credito, Dircredito e Fabi per protestare contro il piano industriale di Mps che prevede 4600 esuberi, esternalizzazioni e revisioni degli assetti salariali. I sindacati dicono no "a qualsiasi progetto di esternalizzazione di attività" e chiedono retribuzioni meno elevate per il top management. "Siamo pronti - affermano i coordinamenti Rsa in una nota - a dare il nostro contributo per il risanamento della Banca e del Gruppo, richiedendo tuttavia alla controparte condivisione dei programmi da adottare, equità nella distribuzione dei sacrifici e l'instaurazione di un rapporto reale, onesto, trasparente con i dipendenti e le organizzazioni sindacali".

12 - ILVA: CLINI, CHIEDERO' RIESAME CON MASSIMA URGENZA
(ANSA) - "Chiederò che il provvedimento di riesame avvenga con la massima urgenza". Così il ministro Clini sulle misure della magistratura per l'Ilva di Taranto. "Verrà affrontata l'emergenza - continua - per almeno 15.000 persone in seguito a iniziative della magistratura che sta procedendo al sequestro e a altre misure cautelari".
"Non possiamo permetterci di tenere le persone nell'incertezza", afferma Clini. E aggiunge: "data l'enorme rilevanza dell'intervento della magistratura, che riguarda almeno 15.000 persone, chiederò che il provvedimento del riesame avvenga con la massima urgenza". Infine Clini ricorda che "questo tavolo sarà quello che si troverà ad affrontare l'emergenza che si potrebbe venire a creare".

13 - MONDADORI, UTILE I SEMESTRE A 7,5 MLN (-67%), FATTURATO -8,5%
(LaPresse) - Arnoldo Mondadori Editore ha chiuso il primo semestre dell'anno con un utile netto consolidato a 7,5 milioni di euro, in calo del 67% rispetto ai 22,7 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio, e un fatturato a 676,2 milioni di euro, in contrazione dell'8,5% sui 738,7 milioni dei primi sei mesi del 2011.

E' quanto emerge da un nota del gruppo editoriale, che sottolinea che "nella seconda metà dell'esercizio proseguiranno le azioni di contenimento dei costi strutturali secondo nuove, ulteriori guideline individuate in questi mesi per innalzare gli obiettivi precedentemente indicati, al fine di affrontare la difficile realtà di mercato, destinata a protrarsi oltre le aspettative". Il margine operativo lordo consolidato di Mondadori è risultato di 36 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 59 milioni di euro dell'esercizio precedente. La differenza è dovuta a minori plusvalenze e a maggiori costi per ristrutturazione. La posizione finanziaria netta è passata da -335,4 milioni di euro di fine 2011 a -370 milioni di euro al 30 giugno 2012 (-399,2 milioni di euro al 30 giugno 2011).

14 - LLOYDS CHIUDE SEMESTRE CON PERDITA 676 MLN STERLINE
(LaPresse/AP) - Lloyds Banking Group ha chiuso il primo semestre del 2012 con una perdita di 676 milioni di sterline (863,7 milioni di euro), contro i 2,3 miliardi dello stesso periodo del 2011. Il gruppo appartiene per il 40% ai contribuenti britannici.

 

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