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1. SCONTRO AL CALOR BIANCO TRA FNSI E L’AGENZIA LAPRESSE
Scontro interno al direttivo della FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) dopo la denuncia per “concorrenza sleale” (vedi lanci a seguire) nei confronti dell’agenzia di stampa LaPresse. Nei giorni scorsi il sindacato dei giornalisti ha denunciato LaPresse con un comunicato stampa diramato a tutte le agenzie.
All’interno del comunicato veniva detto che l’azienda aveva ricattato i lavoratori ed aveva tenuto un atteggiamento discriminatorio nei confronti di alcuni dipendenti. Tale comunicato veniva subito smentito categoricamente dal CDR interno dei giornalisti di LaPresse e dallo stesso Direttore: si ribadiva che non vi era mai stato nessun ricatto né alcun atto discriminatorio e chiudeva con una frase dura del CDR “ Riteniamo quindi lesivo della dignità del CDR che la FSNI abbia tratto conclusioni senza averci consultato.”
Mai si era letto un documento cosi chiaro e duro di un sindacato interno nei confronti della FNSI, questa vicenda ora sta creando una grande spaccatura all’interno della Federazione.
In un primo momento si era deciso all’interno della FNSI di richiedere per il tramite della Fieg (che ha fatto come Ponzio Pilato) un incontro, alla fine malgrado le decisioni prese si è andati avanti con un comunicato senza verificare la veridicità dei contenuti, bastava fare una semplice telefonata al CDR o al Direttore: e se ora l’agenzia denuncia veramente il Sindacato cosa succede?
Ma chi c’è dietro tutta questa vicenda che rischia di creare un grosso problema all’interno della Federazione (mai nessun CDR era stato cosi chiaro e netto nello smentire il sindacato nazionale) e a farne le spese una delle agenzie più importanti in Italia? E perché? Ah, saperlo…
2. FNSI, DA AGENZIA LA PRESSE CONCORRENZA SLEALE
(AGI) - Roma, 16 giu. - La Federazione nazionale della stampa italiana, l'Associazione Stampa Subalpina, l'Associazione Stampa Romana e l'Associazione Lombarda dei Giornalisti chiedono l'immediata apertura di un tavolo di confronto e fanno appello alla presidenza del Consiglio dei ministri "affinche' vigili su quanto accade all'interno dell'agenzia di stampa La Presse, beneficiaria di una convenzione con il governo, per evitare il perdurare di situazioni di concorrenza sleale".
EMMA WINTER MARCO DURANTE ILARIA MARSIAJ
Il sindacato denuncia che "si e' infatti creata una situazione di palese violazione delle regole contrattuali che l'azienda ha cercato di sanare con un'inaccettabile intesa sindacale aziendale. C'e' motivo di ritenere che tale accordo non sia scaturito da una libera contrattazione tra azienda e Comitato di redazione, ma da un ricatto messo in atto nei confronti dei lavoratori.
Sono state peggiorate le condizioni dei giornalisti senza che ce ne fossero i presupposti, considerato che l'azienda e' stata protagonista di recenti acquisizioni e anche nei documenti ufficiali parla di una situazione economica florida".
E per la Fnsi e le associazioni di stampa regionali interessate dalla presenza territoriale de La Presse "ancora piu' grave e' il fatto che i lavoratori che si sono rifiutati di sottoscrivere l'accordo sono stati vittime di comportamenti professionalmente discriminatori". Fnsi e Associazioni regionali di stampa annunciano quindi che "promuoveranno tutte le azioni a tutela dei giornalisti di La Presse".
3. DI ROSA (DIRETTORE LAPRESSE): PAROLE FNSI GRAVI CHE NON LASCERÒ PASSARE
Torino, 16 giu. (LaPresse) - In merito al comunicato diffuso dalla Fnsi e ripreso da alcuni organi di informazione, questa la risposta di Antonio Di Rosa, direttore di LaPresse:
"Leggo con stupore un comunicato della FNSI e di tre associazioni regionali del sindacato giornalisti (Piemonte, Lombardia e Roma) nel quale senza neppure sentire la necessità di una preventiva verifica diretta con me o con il Cdr si lanciano accuse senza fondamento alla redazione, al direttore e alla proprietà di LaPresse.
Sfido chiunque a dimostrare che siano stati stipulati accordi collettivi aziendali ovvero, per quanto mi riguarda, che siano state poste in essere discriminazioni professionali. Nessuno ne ha mai segnalate al Cdr che non è mai venuto da me per chiedere spiegazioni. Nessuno si è mai lamentato con me di essere discriminato.
C'è una intera redazione che lo può testimoniare. Vista la gravità di quanto affermato, se qualcuno insistesse nel fare affermazioni così gravi ne dovrà rispondere in tribunale. Non lascerò passare una parola, una sola, che metta in discussione la mia onestà e correttezza professionale".
4. LA RISPOSTA DEL CDR DI LAPRESSE
Torino, 16 giu. (LaPresse) - In merito al comunicato diffuso dalla Fnsi e ripreso da alcuni organi di informazione, questa la risposta del Cdr di LaPresse:
"Il Cdr di LaPresse rileva con dispiacere che la FNSI ha diffuso oggi un comunicato non informando il Cdr stesso, che ha appreso della nota leggendola da altre agenzie, non avendolo infatti mai ricevuta. Con la presente il Comitato di redazione intende sottolineare di non aver mai ricevuto alcuna segnalazione da parte dei colleghi in merito a ricatti comportamenti discriminatori, che, qualora si fossero verificati, avrebbe con forza respinto. In merito all'accordo citato nel comunicato ricordiamo che è stato firmato individualmente da tutti i redattori eccetto uno. Riteniamo quindi lesivo della dignità del Cdr che la FNSI abbia tratto conclusioni senza averci consultato".
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