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Carlo Festa per “Il Sole 24 Ore”
Le Ferrovie dello Stato procedono verso la privatizzazione. «Nel primo semestre 2016 penso potrà essere conclusa la privatizzazione di fatto di Ferrovie dello Stato» ha indicato l’amministratore delegato del gruppo Michele Elia, a margine della presentazione del nuovo collegamento veloce con Fiumicino.
In vista della nuova riunione, prevista oggi, della task force per la privatizzazione, Elia ha detto che «si sta proseguendo secondo il calendario stabilito, affrontando il tema del quadro regolatorio. Il 2015 sarà l’anno in cui si lavorerà in modo duro per mettere a punto tutto e dare chiarezza».
Uno dei nodi sul tavolo resta comunque il perimetro della privatizzazione: in caso di quotazione in Borsa a Piazza Affari si dovrà quindi decidere se collocare tutto il gruppo Fs o soltanto una parte di esso, come ad esempio l’Alta Velocità che rimane l’attività più redditizia. Altro nodo riguarda la rete di Fs, cioè l’infrastruttura gestita da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi).
Ma ci sono altri dossier delle Ferrovie che dovrebbero entrare nel vivo all’inizio del prossimo anno. A proposito della cessione della rete elettrica di Fs a Terna, Elia ha anche confermato che l’obiettivo era «fare un accordo entro l’anno e partire entro giugno: stiamo lavorando, ce la facciamo. I soggetti coinvolti sono Autorità dell’energia, Terna, il ministero e noi e si sta lavorando tutti insieme».
Ferrovie sta avviando in parallelo anche la vendita di Grandi Stazioni, la società che gestisce il network commerciale delle maggiori stazioni italiane: «Stiamo lavorando, andiamo avanti» ha detto Elia. A chi gli chiedeva infine della possibile cessione della rete telefonica di Fs, Elia ha chiarito che non è vendibile perché si tratta di «una rete dedicata esclusivamente alle Ferrovie, non ha fini commerciali, ma è legata alla sicurezza della comunicazione ferroviaria».
Oggi ci sarà intanto un nuovo incontro al ministero dell’Economia sulla privatizzazione delle Fs, dove sarà presente anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Proprio il ministro dei Trasporti ha spiegato che «Fs sarà sempre controllata dallo Stato in quanto strategica. Siamo aperti al mercato, ma dovremo entrare nel merito di ogni passaggio e quindi stare attenti alle differenze tra gestione della rete e dei servizi. Inoltre c’è il tema della riduzione del debito pubblico attraverso le dismissioni. L’obiettivo che ci siamo prefissati è fine 2015, inizio 2016. Ogni passaggio richiede impegno. Certo vendere Grandi Stazioni è molto più semplice della collocazione del gruppo Fs».
Riguardo alla privatizzazione dell’Enav Lupi ha invece indicato che il Governo «sta aspettando l’approvazione del contratto di programma da parte della Corte dei Conti. Il Cipe - ha detto Lupi lo ha approvato, ora manca l’ok della Corte dei Conti. Il contratto di programma è il core business della società: una volta definito quello, ci occuperemo di individuare il management più adeguato per portare la società sul mercato». Lupi non ha però indicato una tempistica per l’operazione: «Spero quanto prima», ha detto soltanto.
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