“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Roberta Amoruso per "il Messaggero"
Sulla bozza del nuovo statuto Bankitalia c'è ancora «qualcosa che non convince», ammette il governatore, Ignazio Visco. E comunque ci penserà una clausola di condizionalità a rendere le nuove regole (al vaglio dell'assemblea di Via Nazionale il 23 dicembre) «subordinate» al voto parlamentare sul decreto Imu. Ma non si dica che la rivalutazione delle quote di Bankitalia è un regalo alle banche, lascia intendere il governatore nel corso di un'audizione al senato.
Perchè l'operazione «non serve agli istituti per superare la revisione della qualità dell'attivo della Bce» che farà riferimento ai bilancio al 31 dicembre 2013. Insomma, se l'effetto immediato sarà certamente quello di far arrivare il gettito al Tesoro, solo più in là , nel corso del 2014, potrà arrivare il rafforzamento patrimoniale utile a superare meglio invece la fase 2, gli stress test della Banca centrale fissati a ottobre 2014.
Senza contare che gli effetti sul patrimonio «dipenderanno dalla classificazione delle quote. Va da sè, poi, che i proventi delle dismissioni delle partecipazioni in eccesso rispetto al 5% (Intesa ha il 42,4% e Unicredit il 22,1%) debbano andare a «favore del credito», auspica il governatore.
Sono altri, invece, i risultati certi della mossa decisa dal governo sulle partecipazioni in Via Nazionale. Perchè si tratta di un'operazione che «toglie ambiguità sui diritti economici legati alle quote», chiarisce subito Visco. Ma elimina anche «l'erronea percezione» di un'influenza da parte delle grandi banche», pur preservando «l'autonomia, l'indipendenza e l'autorevolezza di Bankitalia».
Risulta poi «rafforzato» l'assetto di governo della Banca, visto che vengono superate le incertezze del precedente quadro normativo». Il nuovo assetto dello statuto permette poi l'ingresso di banche, assicurazioni e fondi pensione europei, che passeranno al «vaglio» del Consiglio Superiore».
Quanto ai vantaggi per il patrimonio delle banche che rivaluteranno le quote, come già detto, gli effetti potrebbe essere «graduali, con un aumento lento fino al 2017, o veloci se le quote venissero riconosciute come nuovo strumento finanziario» spiega ancora Visco. In quest'ultimo caso, «le attività valutate al fair value», precisa il governatore potranno essere incluse al 100% nel capitale di qualità migliore (quello sotto i riflettori Bce). Se invece saranno classificate tra le attività disponibili alla vendita le plusvalenze conseguite e non realizzate saranno escluse per il 2014 dal capitale Cet1.
In ballo c'è un miglioramento di mezzo punto percentuale del coefficiente di patrimonializzazione. E i rilievi di Bce e Bundesbank sul provvedimento? Ben vengano «dei contributi al miglioramento», dice Visco, ma «non sono vincolanti». Le banche, però, non ci stanno («dalla Legge di stabilità e dal decreto Imu arrivano arrivano oneri aggiuntivi per 3 miliardi», dice l'Abi, che chiede un dividendo adeguato legato alle quote.
mpsIgnazio Visco visco ignazio bankitalialogo intesa san paoloEUROTOWER BCEUNICREDIT
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