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1- FIAT: FORTE CALO IN BORSA (-5%), EFFETTO CRISI PEUGEOT
(ANSA) - Fiat pesante in Borsa dove perde il 5% in scia al tonfo di Peugeot a Parigi. Le azioni del Lingotto quotano circa 3,89 euro e sono già state protagoniste di una sospensione al ribasso. Moody's ha fatto sapere che potrebbe tagliare il rating su Psa Peugeot Citroen, considerata la difficile situazione finanziaria del gruppo automobilistico che brucia circa 200 milioni di cassa al mese. La casa transalpina ieri ha tagliato 8 mila posti di lavoro e chiuso uno stabilimento.
2- FIAT: FT,RIBALTATI RUOLI,ADESSO HA BISOGNO DI CHRYSLER
(ANSA) - Fiat guarda a Chrysler nell'ora del bisogno e così si ribaltano i ruoli tra le due case automobilistiche. E' quanto scrive oggi il Financial Times, spiegando che nel 2009 fu Fiat a soccorrere Chrysler mentre ora é la casa torinese ad aver bisogno "di una trasfusione di sangue proveniente dall'altra sponda dell'Atlantico" per cercare di risollevarsi dalla crisi in cui è precipitata. I problemi del Lingotto, sottolinea l'Ft, sono aggravati dal fatto che l'azienda dipende troppo dal mercato italiano, sia per quanto riguarda la produzione che le vendite.
Gli stabilimenti Fiat in Italia lavorano al 53% della loro capacità produttiva, la più bassa tra quelli del gruppo presenti in Europa. Inoltre su Fiat pesa anche una debolezze strutturale importante, aggiunge il quotidiano della City. E' troppo esposta su un mercato depresso come quello europeo, è quasi del tutto invisibile in Asia e anche se è adeguatamente posizionata in America Latina, su quel mercato non è tanto forte. Ma il Lingotto possiede "un asso nella manica", sottolinea l'Ft, ossia il "Nord America e Chrysler".
La casa torinese con Sergio Marchionne è riuscita a salire al 61,8% di Chrysler, arrivando all'80% può centrare il "jackpot", sbloccando il tesoro di "Chrysler e mettere le mani su 8 miliardi di euro di ricavi". E per un'azienda che "sta bruciando soldi in Europa, una cifra simile è un sogno", afferma il giornale. Infine, prosegue il quotidiano londinese, la cosa più interessante da vedere sarà fino a che punto Fiat si piegherà alle pressioni politiche, sociali e legali in Italia ed investirà nel Paese i ricavi di Chrysler. Marchionne dice che la Fiat non può continuare a fare eccezioni per il sistema Italia, "ma un giorno queste parole", conclude l'Ft, "si riveleranno o aria fritta o la dichiarazione più coraggiosa mai fatta da un imprenditore italiano".
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