![francesco milleri andrea orcel goldman sachs](/img/patch/02-2025/francesco-milleri-andrea-orcel-goldman-sachs-2096314_600_q50.webp)
"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL…
Francesco Bonazzi per il Secolo XIX di oggi
L'ascolto delle telefonate tra i due mediatori svizzeri di Finmeccanica, Guido Ralph Haschke e Carlo Gerosa, offre uno spaccato interessante dei rapporti di forza nel colosso pubblico della difesa. Un gruppo dove Giuseppe Orsi è l'amministratore delegato, "ma chi comanda è Amedeo Caporaletti".
Haschke, intercettato il 17 aprile scorso, spiega che in AgustaWestland, anche dopo l'ascesa di Orsi al ruolo di ad della holding capogruppo, comanda sempre "il Fanciullo", ovvero Amedeo Caporaletti. "Ma ha 81 anni, Caporaletti", gli obietta quasi incredulo Gerosa. "Sì, in Agusta all'altro hanno lasciato le deleghe commerciali, ma la verità di fatto è che chi comanda è esclusivamente Caporaletti, punto e basta", gli ribatte Haschke. "E il rapporto tra Caporaletti e Orsi com'è, chi comanda?", vuol sapere Gerosa. "Comanda Caporaletti", afferma convinto l'uomo che ha intermediato la commessa di elicotteri in India, madre di tutti i pasticci giudiziari della gestione Orsi.
Si tratta di una commessa del 2010 da 560 milioni di dollari e sulla quale i pm di Napoli, che nel frattempo hanno passato le carte per competenza a Busto Arsizio, ritengono che siano state pagate mazzette per 51 milioni. In particolare, il grande accusatore di Orsi risulta essere per il momento Lorenzo Borgogni, ex direttore delle relazioni esterne ai tempi della gestione di Pier Francesco Guarguaglini.
A verbale Borgogni, a sua volta allontanato dall'azienda con l'accusa di aver gestito fondi in modo scorretto, ha dichiarato che l'ascesa di Orsi sarebbe avvenuta grazie alla Lega Nord, "comprata" con 10 milioni di tangenti. Un'accusa respinta con forza tanto da Orsi, quanto da Finmeccanica e Lega Nord.
Nel rapporto firmato a luglio dal Noe dei carabinieri, però, si legge: "Sono risultate di interesse una serie di intercettazioni ambientali effettuate sull'Audi A6 in uso ad Haschke, tra lui, Gerosa Carlo, l'ingegner Spagnolini (manager di Agusta) e altri soggetti, da cui emerge un preciso disegno criminoso convergente nell'affare della vendita degli elicotteri, svelando pattuizioni, strategie e ruoli di tutti i partecipanti".
"Così come emerge l'accordo tra Haschke e Spagnolini - continuano gli inquirenti - riferito poi da Haschke a Gerosa, che quando sarà convocato per rogatoria per rendere interrogatorio, riferirà papale papale le stesse cose già riferite da Spagnolini ai pm di Napoli (il 26 novembre 2011)". Con Gerosa che ci aggiunge un personale autogol: "I giudici di Napoli non si sono sbagliati".
Il fatto di essere coinvolti in un'inchiesta italiana, piena di veleni e di implicazioni politiche, fa perdere le staffe più di una volta ai due mediatori svizzeri, abituati alla massima discrezione e indispettiti per le perquisizioni a raffica subite nelle sedi delle loro società a Lugano.
E così succede che, mentre vanno al ristorante in macchina, Gerosa definisca Orsi "uno s. mai visto" e Haschke rincari la dose: "E anche una testa di c.". Insomma, non esattamente due persone sulle quali il capo di Finmeccanica sembri poter ancora contare. Inoltre si raccontano che Spagnolini, ex braccio destro di Orsi in AgustaWestland, "non è affatto entusiasta di Orsi, anzi!".
"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL…
DAGOREPORT - GIORGIA MELONI SOGNA IL FILOTTO ELETTORALE PORTANDO IL PAESE A ELEZIONI ANTICIPATE?…
DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER…
FLASH! - TRA I FRATELLI D’ITALIA SERPEGGIA UN TERRORE: CHE OLTRE AI MESSAGGINI PRO-FASCISMO E AI…
DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA…
PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15…