FINMECCANICA BLOCCATA DAL CONFLITTO TUTTO PD: LETTA-PANSA VUOLE VENDERE LE CONTROLLATE, ZANONATO-BERSANI LO FERMA

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1. FINMECCANICA PANSA SPINGE LE CESSIONI MA IL GOVERNO FRENA
Antonio Risolo per "il Giornale"

Ristrutturazione del gruppo, dismissioni, crescita sui nuovi mercati. Sono i temi caldi sul tavolo della conferenza stampa di Finmeccanica all'Air Show di Le Bourget (Parigi).

I nuovi contratti, per cominciare. Le commesse, attraverso le controllate AgustaWestland e Selex Es, ammontano a 240 milioni. Si tratta di 20 elicotteri di nuova generazione (200 milioni) e di sistemi di controllo e sicurezza per l'Aviazione civile del Kuwait (40 milioni). L'annuncio è stato dato dallo stesso ad, Alessandro Pansa.

Più complesso, e controverso, il tema dismissioni. «Stiamo lavorando - dice Pansa - tenendo conto che il tema di Finmeccanica non è quello di vendere degli attivi per raccogliere soldi e pagare il debito in eccesso, ma di individuare un perimetro di attività consistenti e logiche dal punto di vista della complementarietà degli asset e della visione che gli investimenti hanno». Fermo restando che l'aeronautica e la difesa «sono e restano il core business di Finmeccanica».

Chiara la risposta alle dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico in visita al salone, Flavio Zanonato, che poco prima aveva detto: «Non esiste solo la possibilità di dismissioni, ma anche la possibilità di trovare partner per sviluppare prodotti e mercati».

Secondo Pansa, tuttavia, «i matrimoni devono essere fatti sapendo chi conosci e credo che rispetto a un anno fa Finmeccanica sia assai più consapevole delle sue opportunità, dei problemi, delle strutture e degli obiettivi rispetto a qualsiasi iniziativa strategica, che a me non è stata sollecitata. Io non ho nulla contro gli asset italiani venduti agli stranieri. Gli investimenti esteri sono i benvenuti. Ma non lamentiamoci se non arrivano. C'è sempre qualcuno pronto ad alzare dighe del Vajont».

Poi l'ad ha illustrato il piano del gruppo e le aree d'azione: governance, ristrutturazione del business e strategie. Pansa ha precisato subito che «la governance è una cosa che deve essere riadattata ogni giorno», mentre per il business è necessario «avere un approccio sui nuovi mercati che stanno cambiando: un terzo degli investimenti totali della Difesa sono passati dal mondo occidentale a Paesi come Cina, Brasile, Turchia, Arabia Saudita. Intendiamo investire in queste aree per migliorare la nostra presenza. Quando si dice che l'aeronautica e la difesa di Finmeccanica siano un moloch, una parte singola, e che niente stia cambiando, si dice una cosa sbagliata. Per affrontare questi fenomeni bisogna saper rimodellare la strategia».

Finmeccanica, intanto, intende crescere in Avio Space. «C'è interesse a investire nello spazio - continua Pansa -. Abbiamo opportunità e opzioni. Una potrebbe essere la parte dei lanciatori Avio, di cui abbiamo attualmente il 15%».

Infine il capitolo Sukhoi, ovvero la partnership di Finmeccanica con i russi per il Superjet 100: «È difficile e insoddisfacente da molti punti di vista - conclude Pansa - Finmeccanica deve sfruttare l'opportunità di operare sul segmento degli aerei con meno di 100 posti. Non possiamo restare fuori da un segmento così importante per l'aeronautica del futuro».


2. FINMECCANICA: GIORDO, PARTNERSHIP ALENIA-SUKHOI STRATEGICA
(ANSA) - "Noi continuiamo ad essere soddisfatti di questo programma, continuiamo a ritenerlo strategico dal punto di vista industriale, tecnologico e di occupazione nell'area di Venezia". Lo ha detto l'ad di Alenia Aermacchi parlando della partnership con i russi di Sukhoi in Superjet, sollecitato a margine del Salone dell'aeronautica di Le Bourget dopo che l'ad di Finmeccanica Alessandro Pansa ieri ha definito la collaborazione "insoddisfacente".

"Non definirei la collaborazione insoddisfacente, anzi, il risultato di oggi della consegna del primo aereo ad una compagnia occidentale come Interjet è l'esempio del fatto che abbiamo raggiunto risultati importanti", ha detto Giordo. "Dobbiamo avere una maggiore integrazione tra le due strutture di programmi, stiamo passando da una fase di sviluppo del primo prodotto ad una produzione di serie", ha proseguito, sottolineando che "pian piano stiamo raggiungendo un understanding". Giordo ha quindi evidenziato che "se c'é un Paese da prendere come esempio sul piano degli investimenti nel campo dell'aeronautica è la Russia, che vuole crescere nell'aviazione commerciale".

3. AEREI: AERMACCHI-DASSAULT-CASSIDIAN PER VELIVOLO EUROPEO
(ANSA) -
Eads Cassidian, Dassault Aviation e Alenia Aermacchi (una società Finmeccanica), avendo una visione comune sull'attuale situazione in Europa per quanto riguarda i velivoli non pilotati di classe Male (Medium-Altitude Long-Endurance), auspicano il lancio di un programma europeo. E' quanto si legge in una nota congiunta. Un programma Male europeo, spiegano le tre società, "sarebbe in grado di rispondere ai nuovi requisiti delle forze armate europeo e, grazie ad una condivisione del finanziamento per la ricerca e lo sviluppo del nuovo sistema, di ottimizzare nel contempo la difficile situazione dei budget della difesa.

Questo nuovo programma consentirebbe inoltre di individuare, fin dal suo lancio, le soluzioni per ottemperare ai requisiti fondamentali per la certificazione dei droni e garantirne l'operatività, in sicurezza, negli spazi aerei europei. Sovranità europea, indipendenza nella gestione di informazione e intelligence sarebbero garantiti, offrendo allo stesso tempo un sistema in grado di resistere a potenziali cyber attacchi".

Il programma, si legge ancora, "garantirebbe inoltre la promozione e lo sviluppo di importanti tecnologie contribuendo a sostenere competenze chiave e posti di lavoro altamente qualificati in ambito europeo. Eads Cassidian, Dassault Aviation e Alenia Aermacchi dichiarano di essere pronti a coordinarsi su questo programma supportando le esigenze di sicurezza dei rispettivi governi e delle forze armate europee".


4. FINMECCANICA: ATR, ORDINE DA 2,1 MLD DOLLARI CON NAC
(ANSA) - Atr, joint venture paritetica tra Alenia Aermacchi e Eads, ha ricevuto un ordine dalla compagnia Nord Aviation Capital (Nac) per 90 aerei Atr 600 S, di cui 35 ordini fermi, per un valore di 2.1 miliardi di dollari. L'accordo, che è stato annunciato al Salone Aeronautico Le Bourget, prevede anche che le due aziende lavorino insieme per i prossimi sei anni.

L'ordine della compagnia danese Nac é per 90 Atr600s, di cui 35 ordini fermi per 30 Atr72-600 e 5 Atr42-600. Il contratto prevede anche delle opzioni. Con questo ordine Nac, che attualmente possiede la più grande flotta di Atr nel mondo con oltre 100 velivoli, porterà il proprio portafoglio a superare i 150 velivoli entro il 2016. "L'ordine di Nac - ha commentato l'ad di Atr Filippo Bagnato - è la prova indiscutibile di un ritorno al futuro per gli aerei a elica e della fiducia del mercato nel nostro prodotto".

5. FINMECCANICA:ATR;BAGNATO,SEMESTRE RECORD,CONFERMATI TARGET
(ANSA) -
E' stato un primo semestre con ordini record per Atr, la società paritetica tra Alenia Aermacchi e Eads, che ha annunciato oggi un maxi ordine da Nac per 2,1 miliardi di dollari. Lo ha indicato l'ad di Atr Filippo Bagnato, in occasione del Salone aerospaziale di Le Bourget. "Di solito arriviamo a questo appuntamento e quindi a metà anno con ordini per 50 aerei. Quest'anno invece - ha detto - siamo arrivati a oltre 100". La società conferma quindi i target annunciati a inizio anno in materia di consegna per il 2013 (80 aeromobili) e 2014 (90), con un fatturato al 2014 di 2 miliardi di dollari e un portafoglio ordini di 250 aerei.

 

ALESSANDRO PANSAALESSANDRO PANSA giuseppe ZAMPINIFLAVIO ZANONATOGiuseppe-GiordoSEDE FINMECCANICA FINMECCANICAFilippo Bagnato