DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”
Francia e Germania si uniscono all'appello dell'Italia e del Ppe per chiedere alla Commissione europea un colpo di spugna sulle multe che i costruttori di automobili dovranno pagare nel sempre più probabile caso di uno sforamento dei limiti di emissioni di CO2.
Parigi e Berlino non hanno sottoscritto il non-paper sull'automotive che il governo Meloni ha stilato in tandem con quello della Repubblica Ceca, nel quale si chiede un significativo cambio di rotta, ma su un punto sono d'accordo e ieri hanno recapitato un messaggio molto chiaro all'esecutivo Ue: bisogna intervenire per scongiurare le sanzioni alle case automobilistiche che per il prossimo anno potrebbero ammontare a circa 15 miliardi di euro.
matteo salvini - foto lapresse
Il confronto è andato in scena durante la riunione del Consiglio Ue Trasporti, durante il quale i Paesi firmatari del non-paper hanno chiesto di sollevare il tema nella sessione "varie ed eventuali". […]
Ha preso la parola anche il nuovo commissario Ue ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas: il greco ha confermato che Ursula von der Leyen avvierà al più presto un dialogo strategico con il settore in prima persona, ma ha ribadito che toccherà a lui continuare a lavorare a un piano d'azione strategico per l'automotive. Per questo ha annunciato che inizierà a incontrare le parti interessate «già a partire dalla prossima settimana».
«Noi sosteniamo la transizione – ha messo le mani avanti il ministro tedesco Volker Wissing –, ma queste sanzioni rendono difficile per l'industria fare investimenti. Saremmo molto grati alla Commissione se portasse avanti una revisione per introdurre flessibilità sulle multe».
Nonostante la crisi politica a Parigi, il rappresentante francese ha voluto comunque mettere in chiaro la posizione del Paese, che difficilmente cambierà con il nuovo governo: «Visto il rallentamento del mercato elettrico», la Commissione deve presentare delle «soluzioni per permettere ai produttori che si sono impegnati a pieno sul fronte dell'elettrificazione di non dover pagare le multe».
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ursula von der leyen votazione al parlamento europeo sui commissari
L'ipotesi è quella di un "congelamento modulato" delle multe, non di una sanatoria generalizzata, per andare incontro ai costruttori che più hanno investito nell'elettrico, esattamente come chiede la Francia. Decisamente più ambiziosa la richiesta avanzata dalla Repubblica Ceca che vuole «eliminare completamente» le sanzioni oppure, in subordine, congelarle e far slittare i target da uno a tre anni.
Al Consiglio di ieri ha partecipato il ministro Matteo Salvini, che ha accolto la presa di posizione franco-tedesca sulle multe, ma ha sottolineato una significativa sfumatura. Il rappresentante francese ha infatti chiarito che Parigi sostiene «a pieno l'obiettivo di elettrificazione al 100% dal 2035, nel quale le aziende hanno già iniziato a investire».
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transizione ecologica - auto elettrica
Per Salvini «è incredibile che ci siano Paesi come la Francia che vogliono andare verso il burrone come se non fosse successo nulla. Anche la Germania – ha riconosciuto il leghista – si sta avvicinando a una posizione di buonsenso sull'auto elettrica e confido nel commissario greco che ha capito che rischiamo il disastro».
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