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GIORGIA È ALLA FRUTTA – IL PRESIDENTE DI COLDIRETTI ETTORE PRANDINI (UN TEMPO GRANDE SOSTENITORE DELLA MELONI COL SUO BACINO DI VOTI) LANCIA UN MESSAGGIO CHIARO ALLA DUCETTA, CHE ALLA FINE DARA’ L’OK AL MERCOSUR, IL MERCATO COMUNE DELL’AMERICA MERIDIONALE: “SI CREERÀ UNA SITUAZIONE DI CONCORRENZA SLEALE CON DANNI IRREPARABILI PER LE NOSTRE IMPRESE. NELL’ACCORDO MANCANO GARANZIE SUL PRINCIPIO DI RECIPROCITÀ DEGLI STANDARD PRODUTTIVI” – LA BORDATA A URSULA VON DER LEYEN: “È LA RESPONSABILE DELLA SITUAZIONE IN CUI CI TROVIAMO, HA TAGLIATO LE RISORSE SULLA POLITICA AGRICOLA COMUNE…”

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Estratto dell’articolo di Andrea Ducci per il “Corriere della Sera”

 

ETTORE PRANDINI

Perché la proposta di accordo con il Mercosur e il Messico della Ue non la convince?

«Per una ragione semplice: l’accordo deve prevedere garanzie per il rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi. Mentre - spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti — in realtà si introducono solo clausole di salvaguardia che non funzioneranno perché non automatiche».

 

Cosa vuol dire che non sono automatiche?

«Significa che prevedono un meccanismo dove occorre la denuncia e, poi, una successiva verifica, con tempi lunghissimi rispetto a quelli del mondo delle imprese. In sostanza solo dopo anni è possibile stabilire se c’è stata una violazione della clausola di salvaguardia.

 

ETTORE PRANDINI E GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

Il problema è che nel frattempo si sarà conclamata una situazione di concorrenza sleale con danni irreparabili per le nostre imprese. Ma c’è a mio avviso un ulteriore problema».

 

Quale?

«Se l’Europa non ha il coraggio di costituire un’agenzia che, al pari di quanto avviene negli Stati Uniti, in Cina o in Australia, effettua controlli e verifiche sulle importazioni, è del tutto inutile continuare a stabilire regole, cavilli e certificazioni. Oggi in Europa viene controllato solo il 3% dei prodotti importati, una percentuale di gran lunga inferiore rispetto ai controlli in Cina, Australia e Stati Uniti. [...]»

 

La volontà di chiudere l’intesa sul Mercosur può essere una risposta europea al vertice di Tianjin tra Cina, Russia e India?

MERCOSUR - TRATTATO LIBERO SCAMBIO UE AMERICA MERIDIONALE

«Quello che osserviamo è un rafforzamento dell’asse tra paesi destinati ad avere una forza economica e un’elevata crescita demografica, basti pensare a Cina e India. Di fronte a questo l’Europa vive in un mondo parallelo con una lentezza imperdonabile nell’individuare meccanismi a sostegno dell’economia reale. La presidente della commissione Ue Von Der Leyen continua a ragionare come se la competizione fosse tra stati membri, senza cogliere che lo scenario è ormai globale».

 

Quindi cosa dovrebbe fare l’Europa?

URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI - VERTICE SUL PIANO MATTEI PER L AFRICA - FOTO LAPRESSE

«Dovrebbe essere più unita, fare debito pubblico comunitario, emettere eurobond e garantire agli stati membri le condizioni per competere fuori dall’area Ue. E, torno a dire, la responsabile della situazione in cui ci troviamo è la presidente Von Der Leyen, a partire dalla scelta di non sostenere l’economia reale, tagliando le risorse sulla politica agricola comune per circa 90 miliardi di euro. [...]»

ETTORE PRANDINI GIORGIA MELONIfrancesco lollobrigida ettore prandiniursula von der leyen giorgia meloni conferenza sulla ricostruzione dell ucraina foto lapresse