DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Marco Valsania per “Il Sole 24 Ore”
Si prospetta una nuova operazione miliardaria negli Stati Uniti per gli Agnelli. Exor, la finanziaria della famiglia, secondo indiscrezioni ha messo in vendita uno dei leader globali nei servizi immobiliari, Cushman & Wakefield. Il gruppo, davanti alla ripresa dei prezzi nel real estate, è oggi valutato circa due miliardi di dollari.
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Exor, ha rivelato il Wall Street Journal, avrebbe autorizzato il management a ingaggiare Goldman Sachs e Morgan Stanley per dare la caccia ad un compratore. L'obiettivo sarebbe quello di trovare una societa' interessata che non sia quotata e non sia una concorrente diretta.
La decisione di cedere Cushman è stata presa davanti all'incremento di valore già registrato proprio da numerose rivali. Le valutazioni, anche per chi e' impegnato in servizi nel real estate commerciale e non possiede direttamente proprietà, sono lievitate a multipli di oltre dieci volte gli utili di gestione.
Di recente si sono moltiplicate le operazioni: una cordata guidata dal fondo di private equity TPG ha rilevato per 1,05 miliardi la DTZ di Chicago e l'ha combinata con la Cassidy Turley di Washington da 600 milioni. BCG Partners ha investito per sviluppare la Newmark Grubb Knight Frank. E la FirstService di Toronto ha appena annuito piani di scorporo della sua divisione di real estate commerciale Colliers International.
Exor aveva rilevato una quota di Cushman del 67,5% otto anni or sono per 565,4 milioni e in seguito aveva alzato la sua partecipazione all'81 per cento. Cushman, le cui origini risalgono quasi a un secolo fa, è la terza società al mondo nel settore, alle spalle della CBRE di Los Angeles e della JLL di Chicago.
La saga degli ultimi anni e' stata pero' segnata dalla grave crisi immobiliare e finanziaria esplosa nel 2008, che ha colpito anche Cushman infliggendole dure perdite per 127 milioni nel 2009, scatenando fughe di broker e dando il via a riorganizzazioni e cambi al vertice.
Finche' la ripresa economica non ha visto anche il riscatto di Cushman, che nell'anno terminato a settembre 2014 ha incassato profitti operativi pari a 163 milioni di dollari.
La vendita è adesso supervisionata dall'attuale amministratore delegato Edward Frost, ex Goldman, che ha orchestrato un piano strategico triennale concordato con il presidente, il chairman di Exor John Elkann, incentrato sullo stanziamento di oltre 500 milioni di dollari in tecnologia, assunzioni di top talent e acquisizioni a cominciare dal broker newyorchese Massey Knakal Realty Services.
I portavoce della societa' si sono schermiti davanti alla domanda se sia in gioco una cessione o fusione. “Non ci sono al momento transazioni delle quali riferire”, ha detto una portavoce di Cushman al Journal. Aggiungendo tuttavia che la società è dedita a “rafforzare ulteriormente il business e a creare valore”.
Exor, in un comunicato, ha precisato che «l'analisi delle possibili alternative riguardanti le società del suo portafoglio - incluse cessioni, fusioni, acquisizioni e ogni altra opzione finanziaria e strategica - fa parte integrante della propria normale attività di società d'investimento». «Al momento - conclude Exor - non ci sono transazioni da comunicare né vi è alcuna garanzia che l'analisi in corso si concluda con una transazione riguardante Cushman & Wakefield».
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