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GOD SAVE STARMER – È ALTA TENSIONE SUL DEBITO BRITANNICO, CON IL RENDIMENTO DEI TITOLI TRENTENNALI AI MASSIMI DAL 1998 – IL PREMIER BRITANNICO PROVA A RADDRIZZARE LA BARRA DI UN GOVERNO CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI E ISTITUISCE UNA “CELLULA OPERATIVA” A DOWNING STREET PER GESTIRE I CONTI, DI FATTO COMMISSARIANDO LA CANCELLIERA DELLO SCACCHIERE RACHEL REEVES – IL DEBITO PUBBLICO DI LONDRA SFIORA IL 100% DEL PIL E IL TESORO DEVE RIPIANARE UN BUCO DI BILANCIO DI 60 MILIARDI DI EURO – LA STERLINA CROLLA...
ALTA TENSIONE SUL DEBITO INGLESE, TASSI AI MASSIMI DAL 1998
(ANSA) - ROMA, 02 SET - Alta tensione sul debito britannico, con il rendimento dei titoli trentennali ai massimi dal 1998 fra i timori per i conti pubblici di Londra e la corsa globale al rialzo del costo di finanziamento del debito.
Il rendimento del Gilt trentennale è volato fino al 5,7%, in rialzo di 6 punti base, segnando i massimi di 27 anni e su livelli che superano quelli di qualsiasi Paese dell'area euro: la Gran Bretagna paga, oltre alle tensioni di bilancio, il forte deficit corrente in un momento di gravi tensioni commerciali per i dazi. Il gilt a 10 anni, al 4,82% in rialzo di sei punti base, resta poco al di sotto del massimo di 16 anni segnato a gennaio al 4,93%.
Fra nervosismo degli operatori per il rimpasto nell'esecutivo Starmer e pressioni sul cancelliere dello Scacchiere Rachel Reeves, soffre anche la sterlina, in calo dell'1,2% sul dollaro e dello 0,6% sull'euro.
GRAN BRETAGNA, STARMER «COMMISSARIA» IL TESORO
Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per www.corriere.it
rachel reeves in lacrime mentre parla keir starmer
La Cancelliera dello Scacchiere commissariata? Tutti lo negano, ma è la sensazione che si ricava dal rimaneggiamento di governo annunciato dal premier britannico Keir Starmer al rientro dalla pausa estiva: l’autorità di Rachel Reeves come responsabile del Tesoro appare diminuita, nel momento in cui il primo ministro ha creato una potente «cellula operativa» a Downing Street col compito di supervisionare l’economia.
Il problema è che i mercati non l’hanno presa troppo bene: i rendimenti dei titoli di Stato – cioè gli interessi che Londra paga sul debito – sono schizzati ai livelli più alti da quasi 30 anni e il gap con gli altri Paesi del G7 continua ad aumentare.
[…] il debito pubblico sfiora il 100% del Pil e il Tesoro deve ripianare un buco di bilancio di 50 miliardi di sterline (quasi 60 miliardi di euro).
Con una crescita economica anemica ed elusiva, l’unica strada è aumentare ulteriormente le tasse (e deprimere ancor di più la crescita): non sorprende dunque che Londra sia ormai «sorvegliata speciale» sui mercati finanziari e che le Cassandre di turno evochino lo spettro degli anni Settanta e del ricorso al salvataggio da parte del Fondo Monetario Internazionale (un’umiliazione clamorosa).
Starmer ha provato a raddrizzare la barra di un governo che fa acqua da tutte le parti chiamando a Downing Street il vice di Rachel Reeves al Tesoro, quel 38enne Darren Jones considerato un mago dei numeri: ora sarà il Capo Segretario del premier con delega agli affari economici e sarà affiancato dalla baronessa Minouche Shafik, ex vice governatrice della Banca d’Inghilterra, in qualità di capo consigliera economica.
rachel reeves in lacrime mentre parla keir starmer
Un «dream team» che risponde direttamente al premier, che di fatto avoca a sé le principali responsabilità in termini di economia e finanza.
Starmer era stato più volte accusato di non interessarsi all’economia – o di non capirci molto – e di aver delegato tutto alla Cancelliera Reeves: ma il risultato sono state una serie di passi falsi e marce indietro che hanno minato l’autorità e la popolarità del governo, dall’abolizione – poi in gran parte rientrata – dei sussidi al riscaldamento per i pensionati a una radicale riforma del welfare poi svuotata in dirittura d’arrivo.
Un’altalena di annunci e smentite culminata nella scena delle lacrime in Parlamento della Cancelliera a luglio, uno choc che aveva fatto crollare la sterlina.
Il riallineamento della squadra è stato presentato dal premier come l’avvio della «fase due» del governo, quella in cui dovrebbero cominciare a vedersi i risultati: «Realizzare, realizzare, realizzare», ha detto, aggiungendo di aver voluto rendere Downing Street «più potente per portare avanti i cambiamenti di cui abbiamo bisogno. Capisco la frustrazione e la rabbia degli elettori», ha ammesso Starmer.
[...] La popolarità del partito langue attorno a un misero 20%, mentre la destra populista di Nigel Farage veleggia attorno al 35% (quanto laburisti e conservatori messi assieme): per il tribuno della Brexit è stata una buona estate, laddove lui ha riempito il vuoto di annunci governativi con una martellante propaganda anti-immigrazione che ha ormai fatto breccia nell’opinione pubblica.
La tensione sociale è palpabile, fra proteste contro gli hotel che ospitano i migranti e bandiere inglesi dispiegate ovunque a significare un risveglio nazionalista (quando non etnocentrico e xenofobo). [...]
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