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Francesca Pierantozzi per “il Messaggero”
Le grandi manovre nel mondo del lusso, e in particolare dell'e-commerce, non sono più soltanto voci: ieri mattina il gruppo svizzero Richemont ha confermato con un comunicato che la piattaforma Farfetch entrerà, come socio di minoranza, in Yoox Net-à-Porter (Ynap), la società fondata dall'italiano Federico Marchetti, di cui Richemont aveva preso il controllo tre anni fa.
Le nozze non sono ancora concluse, anche se gli svizzeri confermano che ci sono trattative avanzate e che il matrimonio non sarà a due, e nemmeno un ménage a tre, ma che «altri player del settore e investitori hanno già manifestato il loro interesse a investire in Yoox Net-à-porter con Richemont e Farfetch».
L'obiettivo finale, dice Richemont è che Ynap «diventi una piattaforma neutrale, senza azionisti di controllo». L'annuncio arriva in un momento in cui i colossi del lusso esibiscono risultati da capogiro, con Richemont (proprietario tra l'altro di Cartier e Van Cleef & Arpels) a trainare il settore (più 63 per cento nei primi sei mesi chiusi il 30 settembre, con un utile operativo di 1,95 miliardi), seguito da Kering, Hermès e LVMH.
ACCORDO FORZATO
L'e-commerce resta tuttavia il punto debole del gruppo svizzero, che accusa un ritardo sul fronte delle tecnologie, che ha già cominciato a colmare con un avvicinamento a Farfetch nel novembre 2020 per un accordo di partenariato con il gruppo cinese Alibaba. A forzare la mano di Johann Rupert, fondatore e ceo di Richemont, sarebbero stati anche i nuovi investitori appena entrati nel capitale del gruppo: i fondi Artisan Partners e Third Point di Dan Loeb.
Secondo alcuni analisti francesi, l'obiettivo dei due fondi attivisti (entrati con una partecipazione tra il 2 e il 3%) sarebbe di far saltare la governance condotta con mano di ferro da Rupert, che ha il 10% del capitale e controlla il 51% dei voti del cda.
Dietro a questi movimenti di capitale ci sarebbe l'idea, finora sempre respinta da Rupert, di unirsi al colosso francese Kering, il quale potrebbe essere uno dei player interessati e entrare in Ynap evocati dalla nota degli svizzeri.
LO SCENARIO GLOBALE
L'annuncio dell'ingresso di nuovi soci in Yoox Net-à-porter avviene a pochi mesi dall'uscita definitiva di Federico Marchetti, visionario fondatore nel 2000 di Yoox, la più importante tech company italiana del lusso a livello mondiale. Sempre Marchetti ha accompagnato prima la fusione con l'inglese Net-à-porter nel 2015 e ha poi assicurato il periodo di transizione dopo l'ingresso di Richemont nel 2018.
Nonostante gli investimenti (350 milioni di sterline per rilevare Net-à-porter nel 2010, poi 950 milioni per la fusione alla pari con Yoox, quindi un'Opa su Yoox che l'ha valutata 5,3 miliardi di euro) Richemont non è riuscito a stare al passo con i nuovi colossi del web di lusso come Farfetch o MyTheresa.
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