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TRUMP RADDOPPIA I DAZI SU ACCIAIO E ALLUMINIO CON IL CANADA E MINACCIA DI “FAR CHIUDERE DEFINITIVAMENTE IL SETTORE AUTOMOBILISTICO” NEL PAESE NORD-AMERICANO. RISULTATO? CROLLANO LE BORSE EUROPEE: BRUCIATI 279 MILIARDI. IL TIMORE È CHE LE POLITICHE DELL’AMMINISTRAZIONE TRUMP CAUSINO UNA RECESSIONE IN USA - IL CEO DI JPMORGAN DIMON: “AMERICA FIRST VA BENE, MA SE CI RITROVEREMO SOLI PERCHÉ ABBIAMO LACERATO IL MONDO, AVREMO COMMESSO UN ERRORE”

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Sandra Riccio per lastampa.it - Estratti

 

MEME SUL CROLLO IN BORSA DOPO LE PAROLE DI TRUMP

È guerra dei dazi tra Usa e Canada. Le relazioni tra i due paesi sono ai minimi termini. Donald Trump ha annunciato sul suo social Truth le novità che entreranno in vigore nelle prossime ore. Una risposta, spiega il presidente Usa alla decisione della provincia dell’Ontario alla decisione di aumentare i dazi del 25% sull’energia elettrica venduta agli Stati Uniti. Scattano i dazi al 50% su acciaio e alluminio al Canada. Gravi ripercussioni sul settore auto. Le Borse vanno in rosso.

 

 

 

Le parole di Donald Trump sui dazi e le minacce al Canada e la dichiarazioni di «voler distruggere il mercato delle auto» si abbattono come una scure sulle Borse europee. Lo stoxx 600, l'indice azionario che raccoglie 600 delle principali capitalizzazioni di mercato europee, registra un calo dell'1,7% e manda in fumo 279 miliardi. A Piazza Affari il calo dell'1,38 del listino Ftse Mib porta a bruciare 12,52 miliardi.

 

 

donald trump con una maschera di se stesso

I mercati azionari hanno proseguito per l’intera giornata una seduta caratterizzata dall’incertezza. Piazza Affari dopo un avvio di contrattazioni in territorio positivo ha più volte cambiato rotta e alle 16 poco dopo l’apertura di Wall Street, si è mossa subito in negativo con un calo dello 1,52%, chiudendo a 1,38. Allo stesso tempo a Wall Street l’indice S&P500 era partito sulla parità (-0,12%) mentre l’indice dei titoli tech ha provato a rimbalzare (+0,30%).

 

I dazi Usa, ma non solo. In primo piano c’è, anche, il timore di nuove perdite dopo il forte tonfo registrato ieri dai listini americani con il Nasdaq che ha ceduto il 4% e l’S&P500 il 2,7%. Il timore è che le politiche erratiche dell’amministrazione Trump pesino sull’economia e causino una recessione in Usa. A incidere sono anche le tensioni commerciali.

donald trump

 

Il nervosismo rimane alto. (…) I mercati sono a un bivio? Come fa notare Gabriel Debach, market analyst di eToro, una grande casa d’investimento come JPMorgan ritiene che la correzione del Momentum Trade sia già al 90%completata, ma avverte: se questa è una rottura strutturale del regime di mercato, il drawdown potrebbe estendersi fino a un -25% rispetto agli indici. Il Ceo di JPMorgan, Jamie Dimon, ha lanciato un monito sulla politica americana: «America First va bene, ma se ci ritroveremo soli perché abbiamo lacerato il mondo, avremo commesso un errore».

JAMIE DIMON A DAVOS JAMIE DIMON A DAVOS