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ALLA GUERRA DELLE MONETE! TRUMP ACCUSA CINA, GIAPPONE E GERMANIA DI SVALUTARE PER FAVORIRE LE ESPORTAZIONI – ATTACCO FRONTALE ALLA GERMANIA CONTRO IL LIVELLO DELL’EURO – WASHINGTON E BERLINO ALLEATI CONTRO LA POLITICA MONETARIA DI DRAGHI - UN AUMENTO DEI TASSI DI INTERESSE RISCHIA DI FAR SALTARE DEFINITIVAMENTE I CONTI PUBBLICI ITALIANI

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DAGONOTA

 

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Trump va alla guerra delle monete e per l’Italia sono guai. Il tempismo americano è molto meno estemporaneo di quel che può sembrare. L’offensiva della Casa Bianca contro la svalutazione dell’euro arriva in concomitanza con i dati dell’inflazione in Germania: ormai prossima al 2%, considerata dalla Bundesbank quale soglia per abbandonare la politica monetaria espansiva della Bce.

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Ne consegue, che il pressing su Mario Draghi per aumentare i tassi da parte dei tedeschi si farà più pressante. Ora che anche gli Stati uniti chiedono, nella sostanza, un aumento dei tassi al fine di indebolire il dollaro; e favorire le esportazioni americane.

 

Il presidente della Bce si difende che la media dell’inflazione europea è nettamente più bassa (appena sopra il mezzo punto percentuale).  E resiste. Ma per quanto potrà farlo ancora?

 

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Ed un aumento dei tassi d’interesse europei rischia di far saltare definitivamente i conti pubblici italiani. Altro che le “letterine” inviate da Bruxelles…

 

 

Da Il Sole 24 Ore Radiocor Plus

 

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In un incontro con i vertici del settore farmaceutico, il presidente americano Donald Trump ha accusato 'altri Paesi di approfittare dell'America attraverso la svalutazione' delle loro valute. Il 45esimo presidente ha citato esplicitamente la Cina e il Giappone, colpevoli secondo lui di 'pianificare il money market', insinuando che manipolano rispettivamente lo yuan e lo yen.

 

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Le parole del successore di Barack Obama hanno fatto seguito a quelle di Peter Navarro, a capo del Consiglio nazionale del commercio della Casa Bianca: parlando al Financial Times ha sferzato un colpo alla Germania, che sta usando un euro 'ampiamente sottovalutato' per avvantaggiarsi sugli Usa e sui suoi partner Ue. E cambiando rotta rispetto alla politica Usa fino ad ora adottata, Navarro ha definito la Germania come uno dei principali ostacoli a un accordo commerciale tra Usa e Ue. Trump ha avuto l'effetto sperato sul dollaro: l'euro ha accelerato contro il biglietto verde (+0,8%) e viene scambiato a 1,0787 dollari.