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Andrea Montanari per milanofinanza.it
Il calcio per molti imprenditori italiani, quotati e non, resta una zavorra. La riprova, certificata da Milano Finanza di sabato 24 agosto, sta nei conti della U.T. Communications, la holding di Urbano Cairo, patron dell'omonimo gruppo pubblicitario-editoriale, di La7 e del Torino Fc.
Proprio il club granata ha pesato l'anno scorso sui conti della finanziaria che peraltro ha una solidità patrimoniale invidiabile: a fronte di nessun debito con le banche, la posizione finanziaria netta è positiva per 122 milioni.
Per questo, l'imprenditore piemontese può dormire sonni tranquilli anche se la squadra di calcio negli ultimi anni ha perso parecchi soldi e solo nell'ultimo esercizio, il 2012, ha fatto registrare un rosso di 11 milioni a fronte di un giro d'affari di 31,8 milioni. Questi numeri, uniti al fatto che la U.T. Communications per sostenere il business del pallone ha dovuto elargire capitali e iscrivere a conto economico una svalutazione di partecipazione di 7,35 milioni, hanno fatto contratto l'utile da 17,86 a 2,23 milioni.
Tra l'altro, come si legge nella relazione di bilancio della holding, «dal confronto tra il valore di carico della partecipazione nel Torino Fc e la valutazione con il metodo del patrimonio netto emerge una differenza negativa di 39,8 milioni». Ma il management ritenendo che il gap «non sia rappresentativo di una perdita durevole di valore», ha deciso di non effettuare adeguamenti in bilancio.
Anche perché il 2013 dovrebbe chiudere in pareggio, se non in attivo, per il club granata: i margini saranno sostenuti dalla plusvalenza (13 milioni) relativa alla cessione, alla Juve degli Agnelli, del difensore Angelo Ogbonna. Ma l'utile 2012 sono stati anche si è ridimensionato anche a causa dei minori dividendi percepiti, da 17,9 a 9,5 milioni.
A controbilanciare l'andamento negativo del calcio c'è il core business editoriale: l'asset di pregio, Cairo Communications, continua a macinare trimestri in crescita grazie a una raccolta che risulterebbe in aumento anche tra giugno e agosto (in quest'ultimo caso, a doppia cifra). E pure l'ultimo trimestre è atteso in miglioramento, grazie alla maggior integrazione con La7.
Vi è infine, un altro fronte di sviluppo per Cairo, ossia Rcs. Con la holding ha comprato il 2,845% del gruppo editoriale e nulla gli vieta di usare la cassa di U.T. per rafforzarsi. Mossa non ancora presa in considerazione.
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