I KAZAKI SMENTISCONO: NON ABBIAMO COMPRATO IL 5% DI UNICREDIT - IL TITOLO CONTINUA A SALIRE A +11%, PIAZZA AFFARI +3,2% - LA BCE (1%) E LA BANCA D’INGHILTERRA (0,5%) CONFERMANO I TASSI DI INTERESSE - FONSAI: ATTESA PER OFFERTA DA UNIPOL (EVITANDO L’OPA) - UN MILIARDO DI EVASIONE PER IL BOLLO AUTO - CON PISAPIA E TABACCI CAMBIANO GLI EQUILIBRI DI A2A - INDONESIA, LA NIKE RISARCIRÀ I DIPENDENTI SFRUTTATI - PEPSI CONDANNATA PER DISCRIMINAZIONE - ZADRA SENIOR E IL FONDO ANIMA, AL TERZO POSTO…

1 - BORSA, MILANO VOLA (+3,2%) CON BANCHE: UNICREDIT +11%, MPS +10%...
(LaPresse) - Accelera la Borsa di Milano nel primo pomeriggio, con l'indice Ftse Mib che balza del 3,27% a 15.369,57 punti e il Ftse All-Share che mostra un rialzo del 3,01% a 16.170,11 punti. A spingere Piazza Affari l'asta di Bot di oggi, a sei mesi e a un anno, con rendimenti chiesti dal mercato al Tesoro quasi dimezzati. Volano le banche, con Mps (+10,59%), Banco Popolare (+6,49%), Ubi Banca (+8,17%), Intesa Sanpaolo (+6,12%) e Unicredit (+11,88%) e Madiobanca (+7,06%). Bene anche Mediolanum (+6,54%), Telecom Italia (+3,59%), Fiat (+3,34%), Fiat Industrial (+4,3%), Azimut (+3,25%), Mediaset (+3,04%) e Pirelli (+2,19%).

2 - UNICREDIT: FONDO KAZAKISTAN, ACQUISTO 5% NON CORRISPONDE A REALTA'...
Radiocor - 'Questa informazione non corrisponde alla realta'. Non sappiamo come sia emersa e la smentiamo'. Cosi' a Radiocor un portavoce del fondo sovrano Samruk Kazyna commentando le indiscrezioni secondo cui il fondo kazako avrebbe rastrellato una quota di poco inferiore al 5% di Unicredit. Sul sito web di Samruk Kazyna e' stata anche pubblicata una nota dove il fondo confuta la notizia affermando che l'indiscrezione 'non corrisponde alla realta''.

3 - BCE: CONFERMA TASSO RIFERIMENTO ALL'1%, IN LINEA CON ATTESE...
Radiocor - La Bce ha confermato, come atteso dal mercato, il tasso di riferimento dell'Eurozona all'1%. Di riflesso rimangono fermi anche i tassi sul le operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi, rispettivamente all'1,75% e allo 0,25%. La decisione sara' illustrata dal Presidente Bce, Mario Draghi, in conferenza stampa alle 14.30.

4 - BANCA D'INGHILTERRA MANTIENE TASSI FERMI A MINIMO STORICO DELLO 0,5%
(LaPresse/AP) - La Banca d'Inghilterra ha mantenuto i tassi di interesse fermi al minimo storico dello 0,5% per non allentare lo stimolo monetario. Secondo molti analisti, l'istituto centrale britannico potrebbe intensificare il suo piano di acquisto di asset oltre gli attuali 275 miliardi di sterline già dal prossimo mese.

5 - FONSAI: ATTESA OFFERTA DA UNIPOL, IN RIALZO TITOLO A PIAZZA AFFARI...
Finanza.com - Girandola di indiscrezioni su Fondiaria-Sai. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, Unipol presenterà a breve l'offerta per il salvataggio di FonSai mentre il fondo Clessidra si sarebbe sfilato dalla trattativa constatando la preferenza dei soggetti in gioco, sia creditori sia autorità, per una soluzione industriale. In particolare, Il Sole 24 Ore ipotizza che da subito si percorra la strada della fusione a tre Premafin-FonSai-Unipol dopo aver ricapitalizzato sul mercato sia Unipol che FonSai , raccogliendo in totale circa 1,5 miliardi di euro.

In questo modo sarebbe superato il rischio dell'Opa obbligatoria. Non sarebbe comunque accantonata l'ipotesi che la compagnia assicurativa di Bologna entri in Premafin, rilevando la quota dei Ligresti e lanciando in seguito un aumento finalizzato a sostenere pro quota l'aumento di FonSai. In tale scenario, il Sole riporta che l'Opa potrebbe essere evitata invocando lo stato di crisi di FonSai e la holding. Secondo la stampa sembra sicuro che dovrà ricorrere ad un aumento di capitale. Sempre secondo il quotidiano milanese, l'Isvap avrebbe fissato al 23 gennaio il termine ultimo per dare una forma compiuta al progetto di ristrutturazione della galassia. Bene il titolo della compagnia assicurativa dei Ligresti in rialzo del 5,13% a quota 0,635. Positive anche Premafin (+4,31% a 0,302 euro) e Unipol (+0,67% a 0,211 euro).

6 - INDONESIA, NIKE PAGHERÀ UN MLN DOLLARI DI RISARCIMENTI AI DIPENDENTI...
(LaPresse/AP) - Nike dovrà versare un maxirisarcimento di un milione di dollari ai dipendenti in Indonesia per straordinari non pagati. Un gruppo sindacale che rappresenta 4.500 impiegati di una fabbrica dove si cucivano scarpe da ginnastica ha accusato il gigante sportivo di non aver mai pagato 600mila ore di lavoro extra degli ultimi due anni.

Dopo lunghi negoziati, la compagnia di Seattle ha acconsentito a un accordo con il sindacato. Bambang Wirahyoso, presidente dell'associazione di categoria nazionale, spiega che il risarcimento sarà versato entro l'inizio di febbraio. Il caso è particolarmente importante perché l'Indonesia, riferisce Wirahyoso, è un Paese in cui i dipendenti delle fabbriche lavorano sette giorni su sette senza indennità o straordinari pagati. Nike, finita sotto accusa dieci anni fa per sfruttamento minorile e della manodopera, non ha fornito commenti a riguardo.

7 - LA STAFFETTA TRA BRESCIA E MILANO E IL NUCLEO A2A...
Fr.Bas. per il "Corriere della Sera" - Mentre i Comuni di Milano e Brescia cominciano a cercare un'intesa su come ridurre la propria quota in A2A senza perderne il timone ma nello stesso tempo facendo cassa, contemporaneamente lavorano alle nuove nomine di primavera che rinnoveranno i consigli. I vecchi accordi prevedono uno scambio quasi meccanico: la presidenza del consiglio di gestione - ora di nomina milanese - sarà espressione della Leonessa, che viceversa lascerà la sorveglianza al capoluogo lombardo.

Graziano Tarantini è il presidente del consiglio di sorveglianza, apprezzato e stimato dal Comune di Brescia, che sarebbe orientato a confermarlo per la gestione. Il suo curriculum (presidente di Banca Akros, membro del consiglio di amministrazione della Bpm, commissario della Fondazione Cariplo, docente alla Cattolica solo per citare alcuni incarichi) sarebbe in conflitto con il ruolo di presidente della gestione, dunque starebbero pensando di affiancargli un amministratore delegato o un consigliere delegato tecnico, carica che sarebbe affidata all'attuale direttore generale Renato Ravanelli, l'uomo di A2A che in questi mesi ha condotto la trattativa con il colosso dell'energia francese Edf per il riassetto di Edison, di cui la multiutility lombarda è azionista.

E che ha fatto ottenere ai soci italiani riuniti in Delmi il controllo completo di Edipower (nove centrali termo e idroelettriche distribuite lungo tutto il Paese), in cambio dell'uscita dal gruppo di Foro Buonaparte. Resta da capire chi Milano sceglierà per il consiglio di sorveglianza, tenuto conto che le precedenti nomine sono il frutto del Comune guidato da Letizia Moratti (centrodestra).

Ora a Palazzo Marino il colore politico è cambiato, c'è Giuliano Pisapia e assessore al Bilancio è Bruno Tabacci, che ad anno appena iniziato ha annunciato l'intenzione di ridurre la propria quota in A2A. Dunque, dal tipo di nomina si intuiranno anche le reali intenzioni del Comune: un avvocato d'affari nel caso in cui si voglia organizzare al meglio la vendita, oppure un esperto del settore qualora l'obiettivo sia invece sviluppare la società. Comunque vada, in questo modo Brescia e Milano sarebbero soddisfatte.

8 - BURANI, PARTE L'ASTA. MA ANTICHI PELLETTIERI NON È IN VENDITA...
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Parte l'asta di Mariella Burani Fashion group, in amministrazione straordinaria da quasi due anni. Con un bando di gara, pubblicato anche sul Financial Times, i commissari Rossella Strippoli, Francesco Ruscigno e Giampiero Martini puntano a ricevere offerte per il cuore produttivo dell'ex impero della famiglia Burani, travolto dalle vicende giudiziarie che lo hanno portato al crac.

In vendita il polo produttivo di Cavriago (Reggio Emilia) (con il portafoglio marchi, Le donne di Mariella Burani, Mariella Burani, Burani Collezioni e le licenze, Alessandro dell'Acqua, Ungaro Fucsia, Lancetti) e i cinque negozi di Roma, Pescara, Genova, Parma e Mantova. Mentre rimane esclusa dal bando la pelletteria che fa capo ad Antichi Pellettieri, con marchi prestigiosi come Baldinini.

La tabella di marcia prevede che le manifestazioni di interesse non vincolanti arrivino entro il 10 febbraio. «Puntiamo a salvaguardare i posti di lavoro, 182 dipendenti in tutto e a rilanciare l'azienda valorizzandola come merita - spiega il commissario Strippoli - come abbiamo fatto con la sfilata vintage di dicembre per celebrare i 50 anni del marchio Mariella Burani alla presenza di Maria Grazia Cucinotta». A Reggio Emilia si aspettano un investitore coraggioso (anche se non si deve far carico del passivo di circa 500 milioni che rimane nella gestione dei commissari) e consapevole del patrimonio di creatività in mano alle tante sarte che sono rimaste fino all'ultimo a difendere la «loro» azienda e il loro lavoro.

9 - ZADRA E IL FONDO ANIMA. AL TERZO POSTO...
G. Mar. per il "Corriere della Sera" - La «nuova» Anima del risparmio gestito è arrivata alla fine del lungo processo di fusione che ha creato una sorta di polo dei fondi comuni, il terzo per dimensioni dopo i giganti di Intesa e Unicredit, e «il maggior operatore indipendente italiano», tiene a sottolineare Giuseppe Zadra, l'ex presidente Abi alla guida di AM holding, che controlla Anima sgr. Un soggetto che gestisce 35 miliardi di euro di cui 27 in fondi, e che è posseduto da una holding dove l'azionista di riferimento non è un solo gruppo bancario ma un vero e proprio pool di azionisti finanziari.

Le quote più rilevanti fanno capo a due banche (Mps e Pop Milano) che controllano il 23,4% e il 36,3%, e al fondo di private equity Clessidra che detiene il 38,1%. Percentuali residuali sono di Banca Finnat, della Popolare di Etruria e Lazio e del management. Anima sgr, di cui Marco Carreri è amministratore delegato e direttore generale, non è quindi la fabbrica «captive» di una banca, ma un produttore di risparmio gestito con 150 convenzioni di collocamento.

10 - INVESTITORI TEDESCHI IN FILA PER I TITOLI DI PIAZZA CORDUSIO...
Paola Pica per il "Corriere della Sera" -Non si può escludere che il fantomatico fondo cinese sia in manovra e magari già prossimo alla prima soglia rilevante del 2% di Unicredit. Ma almeno fin qui, le rilevazioni di mercato non sembrano in grado di confermarlo. I dati sui movimenti di azioni e diritti sono raccolti nei cosiddetti «tabulati», preziose istantanee del mercato che vengono scandagliate con grande attenzione ogni sera. Il tipo di mappatura che ne esce rende difficile la costruzione di un singolo identikit e tuttavia offre indicazioni interessanti.

Emerge per esempio con una certa chiarezza l'attivismo dei tedeschi. La Germania risulta essere il secondo Paese di provenienza degli acquisti, alle spalle della Gran Bretagna che fa la parte del leone attraverso la City. Una sorpresa relativa per Unicredit, che della Repubblica Federale (e dell'Austria, altra piazza a tripla A) ha fatto il suo secondo mercato domestico nel 2005, anno della fusione con Hvb, il terzo istituto tedesco allora guidato da Dieter Rampl (a sinistra nella foto con Federico Ghizzoni), ancor oggi presidente a Milano.

C'è chi ipotizza che Francoforte e Monaco di Baviera vogliano tornare nell'unica banca paneuropea che hanno contribuito a creare. Di sicuro vengono da lì gli investitori che, tra i primi, hanno puntato sul rimbalzo. Una scommessa non troppo azzardata. Stando alla media dei prezzi obiettivo calcolati sui fondamentali da un panel di 14 banche d'affari internazionali risulta che, ai prezzi di ieri, la quotazione di Unicredit è depressa del 123 per cento.

11 - AUTO, UNRAE: AMMONTA A 1 MLD EVASIONE BOLLO IN ITALIA...
(LaPresse) - Un miliardo di euro sarebbe l'ammontare dell'evasione del bollo auto in Italia. E' quanto stimato dal Centro Studi Unrae, l'Associazione delle aziende automobilistiche estere operanti in Italia. Lo studio è stato condotto incrociando i dati dell'Aci riferiti al parco circolante 2010 (36.751.311) con le banche dati dell'associazione stessa. Circa 2,1 milioni di auto sono esentate in parte o in toto dal pagamento dell'imposta (auto possedute da disabili, storiche, giacenti presso i depositi giudiziari, circolanti in aree private o facenti parte dello stock di usato presso i concessionari), mentre le auto che nel 2010 avrebbero dovuto pagare il bollo sono 34.650.000.

A fronte di un'entrata complessiva di 5,6 miliardi di euro accertata dall'Aci, l'imposta di bollo per l'anno di riferimento avrebbe dovuto generare un gettito per 6,6 miliardi. Secondo Gianni Filipponi, direttore generale dell'Unrae, "le maggiori entrate potrebbero essere di ausilio a un recupero del mercato automobilistico italiano, qualora destinate a progetti mirati. Non è un caso che l'Italia mantenga il più basso rapporto, rispetto agli altri maggiori mercati europei, fra vendita di auto usate e nuove. Nel 2010 questo rapporto è stato pari a 1,4 contro il 2,2 della Germania, il 2,4 della Francia e addirittura il 3,3 del Regno Unito".

12 - PEPSI MULTATA PER 3,1 MLN PER DISCRIMINAZIONE RAZZIALE IN ASSUNZIONI...
(LaPresse/AP) - Pepsi Beverages Co. pagherà una multa da 3,1 milioni di dollari dopo essere stata accusata di discriminazione razziale nell'ambito dell'assunzione di lavoratori. Secondo la Equal Employment Opportunity Commission, l'agenzia federale americana che ha il compito di garantire pari opportunità al lavoro, l'azienda ha respinto le candidature di persone con precedenti penali. Di conseguenza sono stati esclusi oltre 300 candidati di colore, che più spesso vivono in quartieri a rischio e finiscono per avere problemi con la legge.

 

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