DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI…
I PALETTI DEL GOLDEN POWER POTETE METTERVELI IN QUEL POSTO – UNICREDIT DICE FINALMENTE ADDIO A MOSCA: IL CEO ANDREA ORCEL È CONVINTO CHE LA CONTROLLATA RUSSA DEL GRUPPO SARÀ “PRATICAMENTE ELIMINATA” ENTRO LA FINE DEL 2026, COERENTEMENTE CON QUANTO RICHIESTO DALLA BCE E DAL GOVERNO ITALIANO, CHE NEL BLOCCARE L’OPS SU BPM AVEVA USATO (ANCHE) LA SCUSA DELLA PRESENZA MOSCOVITA DELLA BANCA ITALIANA – UNA VOLTA ABBANDONATA LA RUSSIA, ORCEL AVRÀ MANI LIBERE PER LANCIARE UN’OPA DOVE E QUANDO GLI PARE, MPS COMPRESA…
Estratto dell’articolo di Luca Gualtieri per “MF”
Il ceo Andrea Orcel è convinto che la controllata russa di Unicredit sarà «praticamente eliminata» entro la fine del 2026. Lo ha dichiarato lunedì 3 novembre in una intervista al Financial Times. Una risposta coerente con le richieste della Bce di uscire dal Paese e con le indicazioni arrivate dal governo italiano, che nel Dpcm Golden Power aveva contestato la presenza a Mosca del gruppo.
Orcel, trimestre dopo trimestre, aveva aggiornato il mercato sui progressi nel derisking russo, e già a ottobre Unicredit aveva introdotto nuove restrizioni sui servizi per la clientela corporate locale, rendendo «di fatto non conveniente per le imprese russe appoggiarsi al gruppo italiano».
Le commissioni per i servizi bancari aumenteranno progressivamente nei prossimi mesi e raddoppieranno il primo dicembre. Inoltre, come già avviene per il retail, la banca non accetterà richieste di apertura di nuovi conti correnti.
Prima della guerra in Ucraina, febbraio 2022, da Mosca arrivava il 5% del fatturato e l’1% dei depositi del gruppo, con una quota di mercato dello 0,5% presidiata da 13 filiali. Da allora, il gruppo ha ridotto drasticamente il rischio-Paese: alla fine del primo semestre 2025, l’esposizione cross border verso Mosca era quasi azzerata (-94%), il retail era sceso del 60% in termini di clientela, le filiali erano passate da 14 a nove e i dipendenti da 3.500 a 2.355 unità.
Oggi la presenza di Piazza Gae Aulenti nel Paese è limitata a un piccolo franchise, con prestiti e depositi locali inferiori allo 0,5% del totale di gruppo e pagamenti transfrontalieri limitati a euro e dollaro, meno del 2% del volume complessivo.
Alla presentazione dei risultati trimestrali Orcel aveva già annunciato la volontà di chiudere le attività retail a Mosca entro giugno 2026, mentre il portafoglio crediti locali, oggi circa 700 milioni, sarebbe calato gradualmente verso quota 500 milioni e i depositi sarebbero rimasti sotto un miliardo.
Se la exit dalla Russia è insomma imminente Unicredit rimane cauta sulle partite di m&a. Dopo il ritiro dell’ops su Bpm, il principale dossier rimane Commerz, che continua però a opporre una tenace resistenza alla scalata del gruppo italiano.
[…] Gli analisti rimangono comunque ottimisti sul titolo: dalla nomina di Orcel nell’aprile 2021, il prezzo delle azioni è salito di quasi il 650%, superando i principali concorrenti europei. […]
ANDREA ORCEL FOTO LAPRESSE
ANDREA ORCEL
ANDREA ORCEL FOTO LAPRESSE
verbale della riunione del 18 aprile 2025 a palazzo chigi del gruppo di coordinamento sul golden power
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