vincent bollore matteo del fante pietro labriola xavier niel

NON C'E' SOLO IL RISIKO BANCARIO: ANCHE IL SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI IN ITALIA È IN GRAN FERMENTO - DOPO LE VOCI DI UNA POSSIBILE ACQUISIZIONE DI TIM DA PARTE DEI FRANCESI DI ILIAD, "IL FOGLIO" RIVELA: "POSTE ITALIANE, SOCIETÀ GUIDATA DA MATTEO DEL FANTE, SAREBBE INTERESSATA A VALUTARE UNA COMBINAZIONE CON TIM CONSIDERATO ANCHE CHE NEI SERVIZI TELEFONICI È GIÀ PRESENTE DA ALCUNI ANNI CON POSTE MOBILE" - IL TITOLO DI TIM VOLA (+6,38%) - A FARE DA OSTACOLO ALL'ACCORDO CON ILIAD I RAPPORTI PESSIMI TRA BOLLORÉ (PRIMO AZIONISTA DI TIM CON VIVENDI) E XAVIER NIEL, PROPRIETARIO DEL GRUPPO FRANCESE...

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Articoli correlati

E PARTITO L'ASSALTO A TIM - ANCHE ILIAD SI LANCIA SUL DOSSIER DELL'EX TELECOM, ORMAI RIDOTTA AI ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ESCLUSIVO: L'INTERESSE DI POSTE ITALIANE PER TIM

Mariarosaria Marchesano per “Il Foglio”

 

MATTEO DEL FANTE

Non solo risiko bancario. Anche il settore delle telecomunicazioni in Italia è in gran fermento ora che la Commissione europea potrebbe adottare un approccio più aperto alle fusioni. Al centro dell’attenzione in Italia c’è Telecom, che, secondo indiscrezioni di stampa di questi giorni, starebbe dialogando con la francese Iliad per un’alleanza. Ma, secondo quanto risulta al Foglio, ci sarebbe un altro possibile partner per l’ex monopolista: Poste italiane.

 

La società guidata da Matteo Del Fante, infatti, sarebbe interessata a valutare una combinazione con Tim considerato anche che nei servizi telefonici è già presente da alcuni anni con Poste Mobile. Per adesso si tratta solo di un’ipotesi allo studio ma che potrebbe incontrare anche la non contrarietà del governo che considera il settore telefonico come strategico.

pietro labriola

 

Dopo l’aggregazione tra Fastweb e Vodafone Italia, sono cresciute le aspettative di un consolidamento tra operatori e la stessa Tim ha ammesso apertamente che questa potrebbe essere l’unica strada per fare un salto nella redditività ora che è diventata essenzialmente una società di servizi telefonici dopo la cessione della rete fissa al fondo americano Kkr. [...]

 

 

GLI OCCHI DI ILIAD E POSTE SU TIM: IL TITOLO VOLA IN ATTESA DEI CONTI

Sara Bennewitz per www.repubblica.it

https://www.repubblica.it/economia/2025/02/07/news/iliad_tim_fusione_ipotesi-423989048/

 

Tim vola sull’onda delle voci di un interesse di Iliad e Cvc, e in attesa dei conti e del piano che saranno presentati giovedì. Ma in realtà Tim starebbe lavorando anche a nuovi contratti, tra cui quello con Poste Mobile (ora di Vodafone), che è in scadenza. In un contesto di tante voci, e poche certezze, fonti finanziarie tornano a parlare anche di possibili accordi commerciali, o di più ampio respiro, tra Tim e Poste.

 

MATTEO DEL FANTE

Il gruppo guidato da Matteo Del Fante e controllato dal Mef e Cdp avrebbe notevoli sinergie con Tim Enterprise, che però non è ancora una società, ma un ramo di azienda del gruppo di telecomunicazioni. [...]

 

Ma il Mef sembra freddo rispetto a questa ipotesi. Giorgetti, però, non sarebbe contrario a un ingresso di Cvc (già azionista con Cdp di Maticmind) nel capitale di Tim al posto di Vivendi (padrone del 23,75%). Solo che le trattative tra Vivendi e Cvc, che come un fiume carsico vanno avanti da mesi, si sarebbero incagliate sul prezzo. Vivendi vorrebbe un premio rispetto ai valori di Borsa (ieri 0,30 euro e +6,28%) per una quota di maggioranza relativa (si parla di circa 1,5 miliardi o 0,41 euro per titolo), che Cvc non è incline a pagare.

poste italiane

 

La presidente di Tim, Alberta Figari, in vista dell’assemblea e del nuovo piano industriale, avrebbe poi contattato i principali azionisti, tra cui Vivendi, per ristabilire il dialogo che si è interrotto dopo la vendita della rete, senza il vaglio dell’assemblea dei soci. I rapporti tra Tim e Vivendi restano freddi, anche se entrambi auspicano una soluzione. Intanto, l’ad Pietro Labriola affina il piano industriale 2025-2027, in continuità con il precedente, con qualche miglioria.

 

ALBERTA FIGARI

A cominciare dal fatto che quest’anno l’azienda dovrebbe tornare a generare cassa. In attesa della vendita di Sparkle (700 milioni) e dell’incasso della causa sul canone (un miliardo) – per cui c’è una trattativa con il Mef – Tim ha le mani legate sul ritorno al dividendo e sul buy back delle rnc.

VINCENT BOLLORExavier niel 5

matteo del fante inaugurazione hub poste italiane landriano