INTERNET HA VINTO: LE OPERE DI SOTHEBY’S ANDRANNO ALL’ASTA SU EBAY - FALCIAI ENTRA IN MPS (CON L’1,3%) - QUEGLI ORFANI DI BANCA MARCHE

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1. SUSSURRI E GRIDA

Da “Il Corriere della Sera

 

SOTHEBY’S SOTHEBY’S

AUMENTO MONTEPASCHI, ENTRA FALCIAI CON L’1,3%

 (f.mas. ) Sia Fabrizio Viola sia Alessandro Profumo hanno detto di non aspettarsi rivoluzioni nell’azionariato del Montepaschi successivamente all’aumento monstre da 5 miliardi di euro. Se dovessero esserci soggetti che hanno rilevato quote oltre il 2% — accanto ai membri del patto di sindacato Fintech Advisory, Btg pactual e Fondazione Mps — non dovrebbero avere ancora tanto tempo a disposizione per rivelarsi. Sotto il 2% invece le possibilità di manovra restando comunque al coperto sono molte.

 

Tra chi ha deciso di puntare sulla ripresa del titolo della banca senese c’è Alessandro Falciai, l’ex patron di Dmt, che tra aumento di capitale e acquisti successivi avrebbe adesso una quota dell’1,2-1,3% di Mps, pari a un investimento totale di circa 60 milioni di euro.

 

EBAY EBAY

Non poco per un imprenditore che dopo aver terminato l’avventura nelle torri televisive - cedute a Mediaset per oltre 50 milioni totali – è diventato finanziere investendo in Assiteca Sim, di cui è primo azionista, oltre che nella cantieristica navale con Mondo Marine. Falciai avrebbe realizzato la mossa su Mps attraverso la sua holding di partecipazioni, Millennium Partecipazioni e con la consulenza di Credit Suisse e Citigroup, nonché della stessa Assiteca sim.

 

IDEAL STANDARD, LO SCIOPERO E LA DISCESA DI BAIN NELL’AZIONARIATO

(f.ch. ) Proprio nei giorni in cui si giocano i destini dello stabilimento di Orcenigo (PN) e dei 400 lavoratori della Ideal Standard Industrial, è in corso un rimescolamento nell’azionariato del gruppo. Il socio di maggioranza, Bain Capital, sta ristrutturando il debito obbligazionario da 275 milioni di euro con i bond holder. In marzo il fondo Usa creato da Mitt Romney ha raggiunto un accordo con il maggior creditore, il fondo australiano Anchorage, che ha accettato di convertire il bond in azioni.

 

WILLIAMS  MERCEDES  WILLIAMS MERCEDES

Stessa cosa potrebbero fare gli altri obbligazionisti e Bain Capital, alla fine della ristrutturazione, potrebbe non essere più l’azionista di maggioranza dell’azienda che produce sanitari. Oggi, giorno in cui è previsto un incontro in Provincia a Pordenone, i sindacati hanno annunciato due ore di sciopero per i lavoratori dei tre siti produttivi e le sedi del gruppo. La protesta segue la rottura di fatto delle trattative per il rilancio dell’azienda avvenuta giovedì al ministero dello Sviluppo economico, quando Ideal Standard ha comunicato di non voler sospendere la mobilità per i 400 lavoratori dello stabilimento friulano e di tener ferma la decisione di chiudere il sito entro fine anno.

 

L’ARTE DI SOTHEBY’S ALL’ASTA SU EBAY

Opere d’arte milionarie comprate sul web. Ebay e la casa d’aste Sotheby’s hanno annunciato di voler lanciare una piattaforma di compravendita online. Può sembrare un azzardo, ma sempre più collezionisti utilizzano il telefonino per comprare oggetti preziosi. Nel 2013 le offerte su Internet hanno rappresentato il 17% di tutti gli oggetti venduti da Sotheby’s, in aumento del 36% rispetto al 2012. Le aste online entro il 2020 potrebbero raggiungere 13 miliardi di dollari secondo le stime della multinazionale.

mpsmps

 

2. BREVI DI ECONOMIA

Da “La Stampa”

 

CARIGE ESCE DA ESAOTE - “AVANTI CON LE DISMISSIONI”  

Banca Carige vende per 17 milioni di euro la quota in Esaote, azienda leader nel settore della diagnostica medicale e del Healthcare nella sanità. A rilevarla, ha annunciato ieri una nota dell’istituto genovese, è Ares Life Sciences, socio di maggioranza dell’azienda. Per Carige la cessione rappresenta una plusvalenza lorda di 1,6 milioni di euro. La banca manterrà una quota marginale dello 0,77%.

 

Da parte sua Ares Life Sciences, società di investimenti specializzata nel settore dell’healthcare, ha aumentato la propria partecipazione in Esaote dell’8,2% per 19 milioni di euro, dal 39,8% al 48%. Nel dettaglio la società ha rilevato da Carige il 7,4% e lo 0,8% da un ex manager di Esaote: «La dismissione delle attività non strategiche è parte integrante del progetto di riposizionamento della banca», ha detto Piero Montani, numero uno di Carige.

fabrizio violafabrizio viola

[r. e.]

 

3. PARTERRE

Da “Il Sole 24 Ore”

 

WILLIAMS IN SALITA AD HOCKENHEIM

Venerdì il circo della Formula 1 accenderà i motori in Germania, ad Hockenheim. Ma la scuderia Williams Mercedes, quotata a Francoforte come Williams Grand Prix holding, arriva all'appuntamento già in affanno. Nonostante goda della motorizzazione vincente, quella che ha permesso alla Mercedes di dominare fino ad ora la stagione di Formula 1, il team fondato da Francis Williams è fuori dalla zona podio, solo quarto in classifica generale, e inevitabilmente anche le quotazioni stanno risentendo dei mancati successi: le azioni, che sulla speranza di una buona annata sportiva erano balzate dai 15,6 euro di fine gennaio ai 20,77 euro di fine marzo, hanno ripiegato nelle scorse settimane e attualmente segnano un ribasso del 2,68% da inizio 2014.

 

Una flessione che, in assenza di una svolta sulle piste, potrebbe continuare. Williams Grand Prix ha chiuso il 2013 con ricavi in calo e attualmente, con 184 milioni di capitalizzazione, quota 46,5 volte gli utili stimati (dato Bloomberg) per il 2014. (R.Fi.)

alessandro profumoalessandro profumo

 

QUEGLI ORFANI DI BANCA MARCHE

C'è un rischio concreto per Banca Marche, l'istituto commissariato da Bankitalia dopo la disastrosa gestione dell'ex dg Massimo Bianconi. Il rischio è quello di rimanere orfano e senza mezzi. Il Presidente delle Regione Gian Mario Spacca ha voluto rassicurare, reduce da un incontro con Ignazio Visco nei giorni scorsi, sul fatto che non c'è nessun intento liquidatorio per l'istituto. Bene, ma non basta. Se nessuno si farà avanti per ricapitalizzare la banca, difficile intravedere un orizzonte.

 

 Sul tappeto ci sono non solo gli 800 milioni di perdite cumulate, ma anche gli oltre 3 miliardi di crediti deteriorati che i commissari stanno pulendo. Quel qualcuno è atteso da tempo, ma come pensare che qualche banca si avventuri prima degli stress test europei a soccorrere l'istituto marchigiano? Per ora i soci forti contano le perdite. La Fondazione di Pesaro ha svalutato di 59 milioni la partecipazione e anche le altre Fondazioni dovranno fare altrettanto, così come Intesa che ha rettificato per 72 milioni il valore. Serve un cavaliere bianco che per ora latita. (Fa.P.)

marchio sisalmarchio sisal

 

SISAL E QUELLA CALL CHE SALVA IL BOND

Il debutto in Borsa di Sisal non c'è stato e in una giornata in cui il mercato ha ripreso fiato a risentirne è stato il bond della società sceso a 101,9 ben lontano dai massimi toccati a maggio di 104,5 dopo essere stato collocato alla pari. Un valore ancora sopra il prezzo del collocamento, ma per questo titolo poco liquido a salvarlo da ulteriori scivoloni potrebbero essere le clausole sottostanti. Prima di tutto la call che scatta il prossimo novembre la quale lascia la società libera di decidere se ritirare l'intero ammontare in circolazione pari a 275 milioni di euro oppure in parte al prezzo di 102 centesimi (una seconda call è prevista il prossimo anno al prezzo di 101).

Banca Marche index Banca Marche index

 

Per chi avesse sottoscritto il titolo prima del calo di ieri, in caso di ritiro del titolo il rendimento assicurato sarebbe attorno al 3,6% al di sotto di quanto si potrebbe guadagnare se venisse rimborsato alla scadenza naturale ovvero tra 4 anni al 6,27 per cento. Il titolo resta altamente speculativo ma se il prezzo dovesse continuare a scendere la call rischia di saltare ed essere rimandata al prossimo anno. (Ma.Mo.)