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Nel terzo trimestre del 2018 il Pil corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e aumentato dello 0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2017. Lo rileva l’Istat spiegando che è il primo dato negativo dopo 14 trimestri di crescita. Il dato è stato rivisto al ribasso rispetto ai dati provvisori (variazione nulla sul trimestre precedente e +0,8% la variazione tendenziale). La variazione acquisita per il 2018 è pari a +0,9% (+1% nei dati provvisori).
Un commento sui dati è stato rilasciato dal premier Conte: «Lo faremo crescere» ha affermato uscendo dall’hotel di Buenos Aires prima di raggiungere il G20.
L’Istat segnala che nel terzo trimestre del 2018 ci sono state due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al terzo trimestre 2017. Rispetto al trimestre precedente tutti i principali aggregati della domanda interna registrano diminuzioni con un calo dello 0,1% dei consumi finali nazionali e dell’1,1% per gli investimenti fissi lordi. Sono crescite invece le importazioni dello 0,8% e le importazioni dell’1,1%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,3 punti percentuali alla crescita del Pil. Dal lato dell’offerta per beni e servizi si registra un andamento congiunturale positivo soltanto per il valore aggiunto dell’agricoltura (+1,6%) mentre quello dell’industria e dei servizi è diminuito rispettivamente dello 0,1% e dello 0,2%.
Disoccupazione al 10,6%
Il tasso di disoccupazione a ottobre sale ancora toccando il 10,6% con una crescita di 0,2 punti su settembre, a seguito di un arrotondamento, e un calo di 0,2 punti su ottobre 2017. Il mese di settembre è stato rivisto al rialzo al 10,3%. Lo rileva l’Istat spiegando che i disoccupati nel mese erano 2.746.000, in crescita di 64.000 unità su settembre e in calo di 118.000 unità su ottobre 2017. Se si guarda al trimestre agosto-ottobre il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,2 punti sul trimestre precedente.
Occupati ottobre stabili, +159.000 sull’anno
A ottobre gli occupati sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto a settembre (+9.000 unità) mentre sono cresciuti di 159.000 unità su ottobre 2017. Lo rileva l’Istat spiegando che il tasso di occupazione è rimasto stabile al 58,7%. L’occupazione appare in calo nel trimestre agosto-ottobre rispetto a quello precedente (-40.000 unità). La stabilità degli occupati su settembre deriva da un aumento dei dipendenti permanenti (+37.000) e da un calo per i lavoratori a termine (-13.000) e degli indipendenti (-16.000).
Tasso disoccupazione giovani ottobre su a 32,5%
Il tasso di disoccupazione dei giovani sale rispetto a settembre arrivando al 32,5% (+0,1 punti ma il mese precedente è stato rivisto dal 31,6% al 32,4%)) ma resta in calo rispetto a ottobre 2017 (-1,6 punti). Lo rileva l’Istat. Il tasso di occupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni è al 17,6%, in lieve crescita sia sul mese (+0,1 punti) e sull’anno (+0,3 punti).
disoccupazionetabella Eurostat su disoccupazione
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